La Rivista

La Circolare 25/E dell’Agenzia delle Entrate: indirizzi operativi per la previsione e il contrasto all’evasione

(di Valerio Micheli)

L’interessante Circolare 25/E dell’Agenzia delle Entrate datata 6 agosto 2014 ha per oggetto la prevenzione e il contrasto all’evasione e illustra gli indirizzi operativi per l’anno in corso.

I principali obiettivi dell’Agenzia sono il consolidamento dei risultati conseguiti in passato e lo sviluppo di una strategia che contrasti evasione ed elusione fiscale.

Tra i cardini dell’azione dell’Agenzia sembrano potersi identificare in particolare quelli di un’efficientamento della sua azione che porti a concentrarsi su casi e soggetti rilevanti, e comportamenti evasivi più gravi (ad es. quelli che oltre ad avere impatto sul gettito provochino distorsioni alla libera concorrenza) “tralasciando” quelli con un più basso rapporto costi/benefici; l’analisi del rischio e il presidio della centralità del rapporto con il contribuente, anche per renderlo più partecipe e disposto verso le attività dell’Agenzia.

Facendo una panoramica sulla sezione delle “Attività specifiche”, dopo aver ribadito che il tutoraggio verso i “Grandi Contribuenti” potrà essere più sintetico qualora il loro livello di rischio non sia alto, l’Agenzia ribadisce che l’attività dovrà essere concentrata su posizioni rappresentative di una reale evasione o elusione tributaria. Si richiamano, a titolo di esempio, le delocalizzazioni di redditi in Paesi a fiscalità più favorevole che abbiano finalità di arbitraggi impositivi.

Per quanto riguarda le imprese di medie dimensioni, l’attenzione verrà particolarmente posta su quelle appartenenti a gruppi; su quelle appartenenti a gruppi societari coinvolte in fenomeni di evasione o elusione da imprese medio-grandi e su quelle che hanno perso la qualifica di grandi contribuenti, anche a seguito di operazioni societarie il cui fine era proprio contrarne la dimensione.

La circolare continua poi con la descrizione delle attività specifiche su imprese minori, lavoratori autonomi e persone fisiche e con la terza sezione dedicata alle attività trasversali.

Queste ultime riguardano:

l’attività in materia di antifrode, con particolare attenzione ai fenomeni di frode intracomunitaria, delle false lettere di intento e di compensazione di crediti erariali inesistenti;

l’attività di contrasto all’evasione internazionale;

l’attività a proiezione internazionale; si sottolinea ad esempio come l’attività di verifica su fattispecie di prezzi di trasferimento debba sempre avere un elevato grado di approfondimento, per comprendere l’effettiva realtà economica sottostante alle transazioni infragruppo.

l’attività in materia di riscossione, definita come una priorità strategica nell’ambito degli obiettivi istituzionali dell’Agenzia (si ritiene importante un’attività di intelligence finanziaria il cui fine sia quello di individuare crediti esigibili o per i quali vi sia pericolo per la riscossione).

La circolare si chiude con un paragrafo che tratta la pianificazione, la consuntivazione e la riscossione da attività di controllo.