Diritto Criminologia e criminalistica

Studi sulla scrittura in ambito forense. Gli sviluppi e i risultati della collaborazione internazionale

(di Jolanta Grębowiec Baffoni)

Gli studi sulla scrittura svolti nel rispetto dell’interdisciplinarità, sono l’oggetto di scambio che permettono un continuo sviluppo di ricerche e di conoscenze della complessità umana. L’interesse per la scrittura si sviluppa a pari passo con le conoscenze delle applicazioni criminalistiche, mediche e psicologiche.

Un compito particolare nelle ricerche e nello scambio con la considerazione di interdisciplinarietà degli studi dei documenti, in luce di collaborazione internazionale, è realizzato dalla Cattedra di Criminalistica della Facoltà di Legge, Amministrazione ed Economia dell’Università di Wrocław, dove dal 1983, ogni due anni si svolgono i Simposi Internazionali dedicati allo studio della scrittura. Gli simposi iniziati dal prof. Zdzisław Kegel, pluriennale preside della Facoltà di Legge, Amministrazione ed Economia, oggi sono continuati dai suoi seguaci fra i quali è necessario elencare prof. Rafał Cieśla – coordinatore generale del Master in Perizia criminalistica dei documenti e le professoresse Iwona Zieniewicz e Sylwia Skubisz. Durante i Simposi gli specialisti dei vari paesi e delle diverse discipline discutono e scambiano le loro ricerche e le loro esperienze connesse alla scrittura.

Gli incontri fra i rappresentanti delle varie discipline portano ad un comune obiettivo: discutere sui vari aspetti della scrittura, come l’espressione delle caratteristiche psicofisiche dell’uomo e del mondo da cui egli è circondato. La scrittura in questo modo, diventa lo strumento di indagine non solo di esperti della scrittura manuale, ma anche di criminologi, medici, tecnici informatici, chimici, giuristi, linguisti e psicologi. In questo modo si amplia il valore interpretativo dei manoscritti che fornisce sempre più ampie competenze nelle indagini sull’uomo.

Gli anni di ricerche, di confronti e di scambi scientifici hanno consentito di raccogliere ed elaborare il materiale che incrementa le conoscenze della scrittura. Lo scambio di opinioni degli esponenti delle diverse discipline: giuridiche, criminologiche, informatiche, mediche, linguistiche, psicologiche, sulla materia dell’analisi dei documenti permette di conoscere il procedimento dell’indagine sulla scrittura dai diversi punti di vista.

La vastità degli argomenti e dei temi connessi alla scrittura, trattati dagli studiosi provenienti da diversi campi scientifici, dimostra che la scrittura è un prodotto umano complesso e globale, bisognoso di studi solidamente strutturati sulle leggi epistemologiche e connessi ad una metodologia che mette in rapporto le varie discipline che si occupano di scrittura dai propri punti di vista.

La collaborazione internazionale. Considerazioni metodologiche

La collaborazione internazionale della Cattedra di Criminalistica dell’Università di Wrocław comporta alcune ricerche sulle scritture e sui documenti, scambi sugli studi e sugli aggiornamenti, lezioni universitarie con la partecipazione degli insegnanti stranieri ed infine una collaborazione nelle pubblicazioni di libri e articoli. L’articolo sottotitolato Alcune considerazioni metodologiche relative alle analisi della scrittura[i] è stato presentato all’ XI Simposio di Studi sulla Scrittura presso l’Università di Wrocław nel 2004.

I seguenti autori: il professore Maciej Szostak, della Cattedra di Criminalistica dell’Università di Wrocław e il professore Sorin Alamoreanu, della Cattedra di Criminalistica dell’Università Babes-Bolyai di Cluj Napoca in Romania, hanno unito le loro competenze ed esperienze per occuparsi del tema riguardante l’accettazione delle nuove procedure di adattamento dei nuovi standard nel processo di integrazione con l’Unione Europea. Questa problematica esige uno studio ed una necessità di scelta di “pratiche valide o meno valide adottate dai membri appartenenti da tempo all’Unione Europea. Malgrado i procedimenti penali, che si distinguono da paese a paese, esiste la necessità di adottare la stessa metodologia, la stessa conoscenza e la stessa comprensione dell’oggetto di studio. Gli incontri internazionali svoltisi da anni presso l’Università di Wrocław hanno comportato un’apertura favorevole alla conoscenza delle ipotesi scientifiche e delle esperienze, il che ha permesso di trarre numerosi benefici nel campo della scienza e delle singole pratiche peritali.

Gli autori sollevano la problematica dei procedimenti penali differenti in ogni paese, della non facile introduzione e realizzazione dei procedimenti in base ai Codici dei Procedimenti Penali e dei sistemi legali dei paesi europei. Mentre i procedimenti e i codici di legge sono diversi in ogni stato europeo, si pone in evidenza la necessità di mettere in atto la stessa metodologia. La metodologia nasce e si sviluppa in base alle discussioni, anche se gli standard non vengono mai messi in discussione. Attuare lo stesso metodo di lavoro permetterebbe una cooperazione internazionale più efficace, tuttavia occorre ancora sollevare molte altre questioni.

Le differenze nei procedimenti sugli studi scientifici sono state presentate grazie ad esempi di analisi di scritture eseguite con alfabeti stranieri.

I cambiamenti politici e internazionali in Europa hanno comportato nuove problematiche, in particolare:

  1. la verifica della scrittura e della firma di uno straniero (con una particolare considerazione dell’alfabeto arabo e cinese);
  2. identificazione dell’autore del testo anche per quei testi composti con alfabeto latino, ma eseguiti da uno scrivente cinese o arabo;
  3. dimostrazione delle prove sulla somiglianza della scrittura europea eseguita da un autore straniero.

A causa delle caratteristiche specifiche che riscontriamo nei relativi gruppi degli immigranti, la problematica di ogni paese destinatario si presenta in modo diverso. Mentre gli immigranti cinesi costituiscono un gruppo chiuso che risolve i propri conflitti e problemi all’interno del suo ambito, subendo alle volte punizioni corporali e omicidi, tuttavia una gran parte dei loro documenti contestati e delle loro scritture diventano abbastanza spesso oggetto di studi giuridici. Invece, gli arabi presentano molto raramente delle domande presso le istituzioni (polizia, tribunali), tuttavia non si possono dimenticare i potenziali pericoli di terrorismo, rappresentati dagli emigranti arabi, come “le pedine nascoste” di Al-Kaida, oppure semplici funzionanti cittadini lavoratori.

   Ai periti spesso viene richiesto di dare opinioni sulle scritture e sulle lettere. La difficoltà dei periti sta soprattutto nella conoscenza degli alfabeti stranieri, poiché i periti europei studiano l’alfabeto europeo.

Il perito europeo in questi casi conosce una serie di movimenti grafici (da destra a sinistra), i simboli e la combinazione dei tratti. Si potrebbe chiedere l’aiuto un traduttore specializzato, ma il traduttore non possiede le capacità di analisi della scrittura. Un caso logico proposto dagli autori è quello di trattare la scrittura come una firma illeggibile.

 

Alcune caratteristiche specifiche della scrittura cinese

Quando una scrittura viene eseguita con alfabeto cirillico, arabo, ebraico, giapponese o indù, il perito riscontra contemporaneamente alcuni problemi, fra l’altro:

  • comprendere la direzione naturale del percorso grafico, tipica per la scrittura analizzata;
  • distinguere elementi insoliti nella grafia (innaturali) dagli errori comuni, tenendo in considerazione che esista questa possibilità;
  • osservare e spiegare alcune caratteristiche personali dei movimenti nelle scritture contestate.

Qualche volta i cinesi possono scegliere fra l’esecuzione della firma per intero e l’esecuzione di una firma “per sé”, poiché si intende che tutte e due le forme hanno lo stesso valore. Questa possibilità crea a volte qualche problema.

Analizzando la scrittura cinese bisogna prendere in considerazione gli errori più comuni:

  • bisogna osservare che i periti di scrittura europei spesso hanno dei dubbi quando studiano le diverse forme pittografiche dello stesso segno cinese;
  • bisogna prendere in considerazione che un basso livello di abilità nello scrivere può causare una deformazione della forma pittografica o gesti grafici eseguiti in modo scorretto (paragonabili agli errori ortografici nel manoscritto europeo).

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Figura 1. La scrittura cinese mascherata.

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Figura 2. L’imitazione della firma cinese.

 

Alcune caratteristiche specifiche per il manoscritto arabo

Oltre alla combinazione complessa dei movimenti, le firme arabe e la scrittura manuale possiedono delle caratteristiche specifiche.

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Figure 3-4. La scrittura araba e l’imitazione di tale scrittura di uno scrivente europeo

  1. La struttura della composizione dei segni nelle firme può cambiare in tutta la stesura della firma, ad esempio la stesura del cognome “Walid Mohammad Abdallah el-Khadi” può essere eseguita con le sole lettere iniziali “M A el K” oppure essere semplificata al modello “Walid el-Khadi”.
  2. Qualche volta il modello semplificato può essere abbellito con diverse linee, che non hanno significato di testo.

Una caratteristica della firma manuale è che le vocali (a, e, i, o, u) non hanno delle lettere corrispondenti nella scrittura. Bisogna anche osservare che:

  • le vocali “e” e “i” molto raramente vengono confuse dalle persone che parlano e scrivono in lingua araba;
  • la stessa problematica riguarda le consonanti “p” e “b” (non esistono i segni diversi per questi consonanti);
  • le combinazioni delle lettere non sono differenti per le lettere maiuscole e minuscole.

Queste caratteristiche diventano più ovvie quando un cittadino arabo scrive utilizzando l’alfabeto latino.

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Figura. 5. La scrittura di uno studente arabo dopo tre anni di studi in un paese europeo.

L’utilizzo della scrittura di un alfabeto nuovo (appena acquisito) porta talvolta ad “un aspetto distorto” delle lettere (la scrittura tecnica). Per esempio, la scrittura di uno studente arabo durante il suo primo anno di soggiorno e di studi nei paesi stranieri, attraversa diverse tappe, dalla “scrittura tecnica” – lettere staccate – fino ad una scrittura più flessuosa. Il progresso dipende dalla frequenza nello scrivere in una lingua nuova (probabilmente con segni latini). Qualche volta si acquisisce una buona padronanza della tecnica scrittoria con l’alfabeto appena acquisito.

Un caso di due firme contestate eseguite con la scrittura araba

Per affrontare la questione di scrittura straniera imitante la scrittura in caratteri latini, gli autori dell’articolo presentano un caso del processo civile sul proscioglimento della società internazionale “joint venture” (saudita-giordana-rumena) con alcuni documenti di valore. L’analisi della scrittura dei documenti ha portato alla conclusione che i due documenti contestati sono stati falsificati. In uno di essi la firma dell’autore del documento è stata falsificata da uno scrivente arabo, mentre il secondo documento era una “ chiara imitazione dell’autore europeo”. Inoltre lo scrivente arabo non avendo il senso normale dell’orientamento del movimento (in arabo la direzione della scrittura tendente a sinistra comincia dalla parte destra del rigo) nello scrivere IOU [I owe you – ti devo”] che costituiva un tipo di cambiale, era eseguito con un gesto insicuro, con qualche esitazione e con dei movimenti involontari visibili.

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Figure 6-7. La firma contestata.

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Figura 8. Le firme comparative originali.

Un caso di una lettera intimidatoria in lingua araba

Un altro esempio è presentato da un caso inverso, in cui la polizia e la procura dovevano individuare l’autore di una lettera intimidatoria ed il sospettato negava qualsiasi coinvolgimento nella causa. Durante la perizia della scrittura è stato verificato il calibro alto delle lettere, mentre la grafia del sospettato era caratterizzato da un calibro medio e medio – piccolo.

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Figura 9. La lettera contestata (il frammento)

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Figura 10. Il manoscritto del sospettato

Tuttavia sono stati altri aspetti della scrittura ad escludere il sospettato. Questi aspetti sono per lo più la mancanza di spontaneità nelle linee curve, un’esecuzione imperfetta dei simboli combinati, l’uguaglianza nell’esecuzione di tutte le linee curve, il modo di conduzione del movimento verso la sinistra e la mancanza di capacità di risolvere i movimenti abbastanza semplici. Prendendo in considerazione tutti questi elementi si è giunti alla conclusione che lo scrivente non è un arabo.

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Figura 11. la scrittura contestata       

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Figura. 12. la scrittura del sospettato

Gli autori propongono alcune considerazioni metodologiche:

  • per analizzare una scrittura straniera il perito deve conoscere gli elementi della scrittura contestata;
  • se il perito non possiede un’adeguata conoscenza della scrittura contestata dovrebbe trattare il testo secondo le tecniche di analisi di una firma illeggibile;
  • Bisogna valutare la spontaneità dei movimenti, i punti di congiunture dei segni e degli altri elementi.

Ogni perizia richiede oggettività ed il tempo necessario. Nel caso di perizia di una scrittura eseguita con un altro alfabeto straniero non ci si può basare esclusivamente secondo un proprio giudizio soggettivo delle forme letterarie, ma occorre valutare tutti gli elementi e, di conseguenza, sarebbe opportuno chiedere l’opinione di un altro perito.

La collaborazione internazionale dei due autori è un esempio della vastità delle esperienze e della loro applicazione nei casi specifici, poiché si sono avvalsi di un’ampia conoscenza scientifica e culturale.

Note

[i] Alamoreanu S., Szostak M.; Kilka metodologicznych uwag dotyczących badań pismoznawczych in Logiczne podstawy opiniowania ekspertyz dokumentόw a praktyka, Anex, Wrocław, 2006 pp. 5-13.