Diritto Criminologia e criminalistica

La pratica della lotta contro i crimini economici. Un resoconto sulla Terza Conferenza Internazionale di Londra dedicata alla Criminalità dei Colletti Bianchi

(Anna Płońska[i] – Traduzione dalla lingua polacca di Jolanta Grębowiec Baffoni)

 

La pratica della lotta contro i crimini economici. Un resoconto sulla Terza Conferenza Internazionale di Londra dedicata alla Criminalità dei Colletti Bianchi

A metà del mese di ottobre del 2014, nel pieno cuore del quartiere degli affari di Londra, ormai per la terza volta ha avuto luogo la conferenza internazionale riguardante la criminalità economica “Third International White Collar Crime Istitute”, organizzata dalla Sezione per le Cause Penali dell’Associazione Americana degli Giuristi (American Bar Association, Criminal Justice Section). ABA Criminal Justice Section è stata fondata nel 1920 e oggi conta oltre 20 mila membri, fra l’altro: giudici, magistrati, avvocati, pubblici ministeri, professori delle leggi penali, studenti di giurisprudenza ma anche gli altri funzionari della giustizia impiegati nelle cause penali. Questa molteplicità delle mansioni indubbiamente permette di mantenere l’approccio interdisciplinare, necessario nelle attuali sfide di fronte alle quali si trova la legge penale.

Nella sede della cancelleria legale Berwin Leighton Paisner che si trova in Adelaide House presso London Bridge a Londra, oltre 120 importanti specialisti dell’ambito della criminalità economica provenienti da numerosi paesi, fra l’altro: Gran Bretagna, Stati Uniti, Cina, Indie, Corea del Nord, Francia, Germania, Polonia, Svizzera, Danimarca, Austria, Grecia e Turchia, hanno discusso sui problemi essenziali nell’ambito delle differenze legislative che diventano il fondamento per attuazione della responsabilità penale per i crimini economici, ma anche nell’ambito dei risultati della crisi economica che ha toccato i singoli paesi, a diversi livelli.

Nella prima giornata, dopo una breve introduzione di James E. Felman, CynthiaHujar e Michael Caplan e dopo l’apertura della conferenza da Nicholas Purnell, si è svolta la prima sessione sul tema “Il procedimento penale e il procedimento preliminare: la comparazione dei meccanismi di esecuzione della legge, di funzionamento degli organi di inseguimento e di scambio internazionale delle prove”, nella quale hanno partecipato Nina Marino, Ilias G. Anagnostopoulos, Jennifer Downing, Ross Dixon, Elvan Sevi Firat e Jimmy Pappas. I relatori, in modo chiaro e interessante, hanno presentato i casi della loro quotidiana esperienza lavorativa, e la loro discussione ha reso possibile l’individuazione degli alcuni aspetti differenti negli singoli paesi. Come un esempio delle differenze legislative è interessante indicare il sistema greco dove nella legge penale non esiste la responsabilità penale societaria

Nella fase successiva sono state svolte due sedute parallele. Nella prima Aaron Stephens, Tushar Ajinkya, Indrani Franchini, Paul Laffan, Janet Levine oraz Richard Sallybanks hanno discusso sul tema “I cambiamenti globali nell’osservanza della politica di anticorruzione nelle attività di investigazione e nell’esecuzione della legge”. Durante il dibattito sono state toccate fra l’altro le questioni delle nuove norme e delle iniziative che sorgono in vari paesi, delle problematiche connesse con lo svolgimento delle attività internazionali di investigazione, ma anche alcune questioni legate con i fattori culturali ed etici che influiscono sul fattore della vita umana.

Nello stesso tempo aveva luogo un’altra seduta, altrettanto interessante, sul tema “Le conseguenze negative – non è la fine quando credi che sia la fine – immigrazione, esclusione, e gli altri fattori influenti sul cambiamento della vita”. Il dibattito svolto da Prof. Lucian E. Dervan dalla Facoltà di Legge di Southern Illinois University, Roger A. Burlingame, Amanda Pinto, William N. Shepherd e Joe D. Whitley, riguardava i risultati delle condanne per i crimini economici di carattere globale (come per esempio il lavaggio di soldi sporchi svolto da uno o più delinquenti sui territori di alcuni paesi). I relatori hanno toccato fra l’altro le questioni dei trend attuali di questo fenomeno soprattutto negli Stati Uniti e nella Gran Bretagna, con la considerazione di tutto il mondo. Si discuteva sugli “effetti collaterali” che possono sorgere davanti ai legali e ai loro clienti nella fase di procedimento penale nelle cause per i crimini economici.

Un argomento interessante e nello stesso molto importante è stato sollevato nella relazione “L’etica nello sport: le sfide nella sua introduzione”, esposta da Michael G. Garcia, durante il pranzo svoltosi nel rappresentativo Fishmongers’ Company Banqueting Hall. L’autore, Michael G. Garcia, è il responsabile della Camera Investigativa della Commissione Etica presso la Federazione Internazionale di Calcio (FIFA). Facendo riferimento all’attuale problema della corruzione nel calcio mondiale, Garcia ha rivolto la richiesta di pubblicare il suo ampio rapporto sull’asta per i Campionati Mondiali di Calcio del 2018 e 2022. Riferendosi agli esempi dell’Comitato Olimpico Internazionale e del Professionale American Football League (NFL), Garcia ha messo in evidenza che le controversie connesse con il procedimento dell’asta, è per FIFA un’ottima occasione alle riforme.

            Un altro dibattito, svoltosi ormai nella seconda sessione delle sedute dei sottogruppi, è stato dedicato al tema “Informatori/attività Qui Tam”. Durante la discussione è stata sollevata soprattutto la problematica di sviluppo del fenomeno degli informatori e dell’influenza della loro attività sulle imprese, sulle indagini interne ma anche sulla giustizia. Sono state esposte anche le più importanti conquiste e le concrete proposte di far fronte a questo fenomeno. Nella discussione hanno partecipato: Scott L. Marrah, Christine Braamskamp, Nicholas C. Harbist e Felicity Johnston.

Nello stesso momento, nell’altro gruppo di seduta, si è discusso su “I regolamenti delle istituzioni finanziarie: il consolidamento della collaborazione fra gli organi globali”. Il tema principale della discussione è stata “la congestione dell’ambiente regolativo”, come sfida nelle attuali attività delle istituzioni finanziarie. Il tema sollevato, tuttavia, non è l’unico problema che sorge oggi davanti alle istituzioni finanziarie, che sempre più spesso devono risolvere i problemi dei regolatori dai paesi di tutto il mondo. In questo dibattito hanno partecipato i relatori: Pamela Chepiga, Marc P. Berger, Calum Burnett, e Robert Patton.

L’altra sessione plenaria riguardava un argomento molto attuale di cibersicurezza, nella discussione intitolata “La cibersicurezza – le nuove norme riguardanti la tutela della privacy e i nuovi pericoli della criminalità organizzata”. Il tema per la sua attualità ha suscitato molto interesse poiché la cibercriminalità è uno dei pericoli più grandi che si verifica in ogni settore della vita e ad ogni livello sociale. Durante la discussione Edward R. Mcnicholas, Andy Archibald, Michael Drury i AmyJeffress hanno indicato sia i pericoli che le indicazioni pratiche per i giuristi che si trovano di fronte alle sfide della sicurezza cibernetica.

Il secondo giorno della conferenza è stato aperto da Emily Thornberry MP. La prima sessione plenaria è stata intitolata “Le politiche antitrust: investigazioni globali condotte dagli Stati Uniti, investigazioni condotte dall’UE, querele collettive e richieste di risarcimento dei danni”. Questa parte è stata dedicata alla politica della tutela della concorrenza e alle importanti problematiche riguardanti le intese attuate da due o più imprese con l’obiettivo di controllo e di coordinamento delle condotte della concorrenza sul mercato. Le intese di questo tipo sono illegali sia negli Stati Uniti che nei paesi dell’Unione Europea. Nella discussione, oltre i rappresentanti di questi paesi, hanno partecipato anche i delegati della Cina e della Corea del Sud, ciò ha permesso la più complessiva percezione del fenomeno delle intese illegali e comprendere l’importanza della necessità di una collaborazione internazionale volta all’inseguimento di queste condotte e di una collaborazione internazionale nell’ambito di procedimenti penali delle pratiche concorrenziali illegali. Nello stesso ambito si è discusso sulle procedure riguardanti le aste. Le discussioni sono state aperte alla conclusione delle relazioni di Kirby Behre, Yong SeokAhn, dr. Markus Rubenstahl e dr. Zhan Hao.

La sessione plenaria finale è stata dedicata al tema “La moneta virtuale – l’onda del futuro o una tendenza transitoria”. Secondo o resoconti dei relatori, funzionari governativi ed esperti del settore privato: Laura Colombelle Marshall, Michael J. Driscoll, Kathryn R. Haun, Susan Lea Smith, e Carol R. Van Cleef, nel corso dell’ultimo anno l’utilizzo delle valute virtuali, soprattutto della valuta Bitcoin, nel giro degli affari, è notevolmente aumentato. Contemporaneamente è aumentato anche il suo utilizzo nella criminalità economica. Durante questa sessione plenaria si è discusso non solo sulle regolamentazioni nel settore del diritto penale e civile, ma anche sui problemi attuali e sule prospettive future del sistema di pagamento, spesso controverso, con l’uso della moneta virtuale.

Al termine della Conferenza, “Third International White Collar Crime Institite”, le donne partecipanti alla Conferenza sono state invitate al pranzo presso la Cancelleria Legale K&L Gates, durante il quale è stata svolta la tavola rotonda “Le donne e i Colletti Bianchi”. Le partecipanti hanno potuto toccare le questioni riguardanti la diversità di genere negli ambienti giuridici. Non sono mancate le storie ispiratrici e il sostegno reciproco.

Link al programma della Conferenza

http://www.americanbar.org/content/dam/aba/events/criminal_justice/london14_agenda.authcheckdam.pdf

Praktyka zwalczania przestępczości gospodarczej – sprawozdanie z Trzeciej Międzynarodowej Konferencji poświęconej Przestępczości Białych Kołnierzyków w Londynie.

W połowie października 2014 r., w samym sercu biznesowej dzielnicy Londynu, już po raz trzeci odbyła się międzynarodowa konferencja dotycząca przestępczości gospodarczej „Third International White Collar Crime Istitute” organizowana przez Sekcję do Spraw Karnych Amerykańskiego Stowarzyszenia Prawników (American Bar Association, Criminal Justice Section). ABA Criminal Justice Section została założona w 1920 r., a w jej skład wchodzi ponad 20 tysięcy członków, w tym między innymi: sędziów, prokuratorów, adwokatów, oskarżycieli, profesorów prawa karnego, studentów prawa, a także innych pracowników wymiaru sprawiedliwości zajmujących się sprawami karnymi. Ta różnorodność niewątpliwie pozwala zachować niezbędne w dzisiejszych czasach interdyscyplinarne podejście do wyzwań stawianych prawu karnemu.

W siedzibie kancelarii prawnej Berwin Leighton Paisner, mieszczącej się w Adelaide House przy London Bridge w Londynie ponad 120 wybitnych specjalistów w dziedzinie przestępczości gospodarczej z wielu krajów, w tym m.in. z Wielkiej Brytanii, Stanów Zjednoczonych, Chin, Indii, Korei Północnej, Francji, Niemiec, Polski, Szwajcarii, Danii, Austrii, Grecji i Turcji dyskutowało na temat istotnych problemów, powstających na gruncie zarówno różnic legislacyjnych będących podstawą konstruowania odpowiedzialności karnej za przestępstwa gospodarcze, jak i skutków kryzysu ekonomicznego, który w różnym stopniu dotykał poszczególne kraje, czy wreszcie różnic socjologicznych i kulturowych, które mają niebagatelny wpływ na efektywność ścigania owych przestępstw.

     W pierwszym dniu, po krótkim wprowadzeniu James E. Felman, Cynthia Hujar oraz Michael Caplan oraz otwarciu konferencji przez Nicholas Purnell, odbyła się pierwsza niezwykle interesująca sesja plenarna na temat „Postępowanie karne i postępowanie przygotowawcze: porównanie mechanizmów egzekwowania prawa, funkcjonowania organów ścigania oraz międzynarodowej wymianie dowodów”, w której udział wzięli Nina Marino, Ilias G. Anagnostopoulos, Jennifer Downing, Ross Dixon, Elvan Sevi Firat oraz Jimmy Pappas. Prelegenci w niezwykle jasny sposób przedstawiali precedensy, z jakimi spotykają się na co dzień reprezentując swoich klientów, a w wyniku prowadzonej przez nich dyskusji można było klarownie zauważyć wybrane aspekty różnicujące poszczególne systemy prawne. Jako przykład odmienności legislacyjnych poszczególnych państw można wskazać chociażby na fakt, iż w greckim systemie prawa karnego nie występuje korporacyjna odpowiedzialność karna.

            W dalszej części konferencji równolegle prowadzone były dwa panele, z których w pierwszym Aaron Stephens, Tushar Ajinkya, Indrani Franchini, Paul Laffan, Janet Levine oraz Richard Sallybanks dyskutowali na temat „Globalne zmiany w przestrzeganiu polityki antykorupcyjnej, czynnościach dochodzeniowych oraz egzekwowaniu prawa”. Poruszano m.in. kwestie nowych przepisów oraz inicjatyw powstających w różnych krajach, problemów związanych z prowadzeniem międzynarodowych czynności dochodzeniowych, jak również kulturowych i etycznych czynników wpływających na czynnik ludzki.

W tym samym czasie odbywał się równie interesujący panel na temat „Negatywne konsekwencje – To nie koniec, kiedy myślisz, że to koniec – imigracja, wykluczenie i inne czynniki wpływające na zmianę życia”, gdzie o skutkach, jakie niosą za sobą skazania za przestępstwa gospodarcze o charakterze globalnym (np. przestępstwo prania pieniędzy popełnione przez sprawcę/sprawców na terenie kilku państw) dyskutowali: Prof. Lucian E. Dervan z Wydziału Prawa Southern Illinois University, Roger A. Burlingame, Amanda Pinto, William N. Shepherd oraz Joe D. Whitley. Prelegenci poruszali przede wszystkim kwestie aktualnych trendów występujących w tej dziedzinie w Stanach Zjednoczonych, Wielkiej Brytanii, jak i na całym świecie. Poruszone zostały także zagadnienia skutków ubocznych, jakie mogą dotknąć prawników oraz ich klientów na etapie postępowania karnego w sprawach o przestępstwa gospodarcze.

Bardzo ważną częścią konferencji był wykład na temat „Etyka w sporcie: wyzwania w jej wdrażaniu” wygłoszony podczas obiadu, odbywającego się w bardzo reprezentacyjnym Fishmongers’ Company Banqueting Hall, przez Michael G. Garcia, pełniącego funkcję niezależnego przewodniczącego Izby Śledczej Komisji Etyki Międzynarodowej Federacji Związku Piłki Nożnej (FIFA). W nawiązaniu do palącego problemu korupcji w światowej piłce nożnej, Garcia wezwał do opublikowania swojego obszernego raportu dotyczącego przetargu na Mistrzostwa Świata 2018 i 2022. Powołując się na przykłady Międzynarodowego Komitetu Olimpijskiego oraz Zawodowej Ligii Futbolu Amerykańskiego (NFL), podkreślił on, iż kontrowersje wiążące się z procedurą przetargową dają FIFA idealną okazję do reformy.

Kolejny panel dyskusyjny, w drugiej już serii paneli w podgrupach, poświęcony był tematowi „Informatorzy/działania „Qui Tam””. Dyskutowano w nim w szczególności o rozwoju zjawiska informatorów i ich wpływu na przedsiębiorstwa, dochodzenia wewnętrzne a także wymiar sprawiedliwości. Omówione zostały również najnowsze osiągnięcia i trendy radzenia sobie z omawianym zjawiskiem. W powyższym panelu udział wzięli: Scott L. Marrah, Christine Braamskamp, Nicholas C. Harbist, oraz Felicity Johnston.

W tym samym czasie, w drugiej grupie panelowej dyskutowano na temat „Regulacje instytucji finansowych: wzmocnienie współpracy między globalnymi organami”. Główny tematem podjętej dyskusji było „zatłoczenie środowiska regulacyjnego”, z którym to wyzwaniem zmierzać się muszą obecnie instytucje finansowe. Nie jest to jednak jedyne wyzwanie stawiane globalnym instytucjom finansowym. Stają one bowiem również przed problemem coraz większej liczby zapytań ze strony regulatorów z krajów na całym świecie. Prelegentami w powyższym panelu dyskusyjnym byli: Pamela Chepiga, Marc P. Berger, Calum Burnett, oraz Robert Patton.

Kolejna sesja plenarna dotyczyła bardzo aktualnego zagadnienia cyberbezpieczeństwa, a tematem panelu dyskusyjnego było „Cyberbezpieczeństwo – nowe przepisy dotyczące ochrony prywatności i nowe zagrożenia przestępczości zorganizowanej”. Obecnie bowiem cyberprzestępczość stanowi jedno z najpoważniejszych zagrożeń. Podczas dyskusji, Edward R. Mcnicholas, Andy Archibald, Michael Drury i Amy Jeffress wskazywali zarówno na zagrożenia jak i na praktyczne wskazówki dla prawników stojących przed wyzwaniami bezpieczeństwa cybernetycznego.

Drugiego dnia konferencji, słowo wstępne wygłosiła Emily Thornberry MP. Pierwsza sesja plenarna, zatytułowana „Polityka antymonopolowa: globalne dochodzenia prowadzone przez Stany Zjednoczone, dochodzenia prowadzone przez UE oraz powództwa zbiorowe i roszczenia o odszkodowanie”. Panel ten poświęcony był polityce ochrony konkurencji oraz istotnym zagadnieniom związanym z kartelami oraz procedurami przetargowymi. Jak wiadomo, tworzenie karteli, tj. porozumień pomiędzy dwoma lub więcej przedsiębiorstwami w celu koordynacji zachowań konkurencyjnych na rynku, jest traktowane jako zachowanie bezprawne zarówno w Stanach Zjednoczonych jak i krajach UE. W dyskusji, oprócz przedstawicieli powyższych krajów udział wzięli także przedstawiciele Chin i Korei Południowej, co pozwoliło na globalne spojrzenie na zjawisko bezprawnych karteli i współpracy międzynarodowej mającej na celu ich ściganie, a także międzynarodowych postępowań karnych w zakresie prawnie zabronionych praktyk antykonkurencyjnych. Prelegentami w tym panelu byli: Kirby Behre, Yong Seok Ahn, dr Markus Rubenstahl, oraz dr Zhan Hao.

Końcowa sesja plenarna, poświęcona była tematowi „Wirtualna Waluta – powiew przyszłości czy przemijający trend”. Jak wskazywali prelegenci – zarówno urzędnicy państwowi jak i eksperci z sektora prywatnego: Laura Colombell Marshall, Michael J. Driscoll, Kathryn R. Haun, Susan Lea Smith, oraz Carol R. Van Cleef, w ostatnim roku wykorzystywanie w obrocie gospodarczym wirtualnych walut, w szczególności waluty Bitcoin znacznie wzrosło. Tym samym wzrosło również ich wykorzystanie w ramach przestępczości gospodarczej. W trakcie tej sesji plenarnej omawiano nie tylko unormowania z zakresu prawa karnego i cywilnego, ale również aktualne problemy i prognozy na przyszłość dla, bez mała, kontrowersyjnego systemu płatności, jakim jest wirtualna waluta.

Po zakończeniu konferencji „Third International White Collar Crime Institite” kobiety w niej uczestniczące miały okazję wzięcia udziału w odbywającym się w Kancelarii Prawnej K&L Gates obiedzie i panelu dyskusyjnym pt. „Kobiety i Białe Kołnierzyki”, gdzie poruszane były kwestie różnorodności płci w środowisku prawniczym. Nie zabrakło także inspirujących historii oraz wzajemnego wsparcia.

Link do programu konferencji: http://www.americanbar.org/content/dam/aba/events/criminal_justice/london14_agenda.authcheckdam.pdf

Note

[i] Anna Płońska phd – ricercatrice presso la Cattedra di Legge sui Reati e del Diritto Penale Tributario – Facoltà di Legge, Amministrazione ed Economia dell’Università di Wrocław.

dr Anna Płońska – Katedra Prawa o Wykroczeniach i Karnego Skarbowego – Wydział Prawa, Administracji i Ekonomii, Uniwersytet Wrocławski