Direttore Scientifico: Claudio Melillo - Direttore Responsabile: Serena Giglio - Coordinatore: Pierpaolo Grignani - Responsabile di Redazione: Marco Schiariti
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Milano, 27 marzo 2019, convegno Claudio Melillo

Il 27 marzo 2019 il team di Melillo & Partners Studio Legale Tributario e del Lavoro è stato particolarmente impegnato in attività ad alto contenuto tecnico-scientifico nell’ambito di due importanti convegni tenutisi entrambi a Milano ed aventi ad oggetto i seguenti temi di Fiscalità Internazionale:

  • La prevenzione del rischio fiscale per l’imprenditore tra sanzioni amministrative, penali e riscossione internazionale“;
  • La nuova frontiera del Diritto Penale Tributario con riferimento all’Economia Digitale: la Web Taxation in Italia e nel Mondo e la nuova nozione di Stabile Organizzazione”.

Il primo evento, al quale ha partecipato, tra gli altri, il dott. Claudio Melillo, Founder e Managing Partner dell’omonimo Studio di Milano, via A. Massena 2/A, è stato organizzato dalla prestigiosa Associazione Giovani Avvocati di Milano (AGAM) e si è svolto nella meravigliosa sala convegni del Tribunale di Milano.

L’evento è stato sapientemente moderato dall’avv. Andrea Orabona, Penalista milanese, membro di Melillo & Partners.

Il secondo, al quale ha partecipato, tra gli altri, il dott. Marco Vergani, Dottore Commercialista e membro di Melillo & Partners, è stato organizzato dal Centro di Diritto Penale Tributario di Torino, fondato dal prof. avv. Ivo Caraccioli e si è svolto nella suggestiva cornice dell’Aspria Harbour Club di Milano.

L’evento è stato brillantemente coordinato dall’avv. Vito D’Ambra, Founder e Managing Partner dello Studio Legale D’Ambra e Associati di Milano e ideatore di Youtax.

Tra gli ospiti di rilievo dei due eventi: il dott. Luigi Vinciguerra e il dott. Marco Carrozzino, entrambi ufficiali della Guardia di Finanza.

Gli argomenti trattati dai membri di Melillo & Partners sono stati i seguenti:

  •  “Modelli di gestione e controllo del rischio fiscale: il caso dell’esterovestizione“;
  • La Web Tax italiana, i presupposti dell’imposta e le sue peculiarità nel quadro tributario internazionale“.

Da segnalare la presenza, tra gli illustri relatori, del prof. Piergiorgio Valente, Presidente della CFE e Managing Partner di Valente Associati Studio Legale Tributario GEB/Crowe Valente.

Il supporto logistico (fotografia, documentazione e interviste) è stato garantito dall’avv. Pierpaolo Grignani, Legal Partner, e dal dott. Antonio Stigliano, addetto al Marketing e alla Comunicazione di Melillo & Partners.

Si ringraziano gli enti organizzatori e i colleghi tutti per il cortese invito.

Il M@ster Transfer Pricing dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano, alla sua prima edizione (2018/2019), si conferma uno dei corso di alta formazione più attrattivi e più seguiti. Gli iscritti – non solo commercialisti ma anche avvocati, funzionari della Guardia di Finanza e delle Dogane – sono stati circa 100 per ciascuna lezione, senza considerare l’elevato numero di persone che hanno scelto di seguirlo in streaming o in differita attraverso la piattaforma e-learning dell’Ordine.

Un Sud che “attrae” grazie al credito d’imposta

di Claudio Melillo

Il credito d’imposta a poco più di un anno dalla sua introduzione: un resoconto riepilogativo dalle origini ai limiti che ne hanno incoraggiato una ulteriore messa a punto

Istituito dalla legge di Stabilità 2016, che lo ha reso operativo dall’1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2019, il credito d’imposta è un’agevolazione di cui possono fruire, mediante apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, le imprese disposte ad acquisire beni strumentali nuovi da destinare alle strutture operative localizzate nel Mezzogiorno.

Corte di Giustizia UE: ammessi i limiti alla compensazione IVA

di Claudio Melillo

Dubbi sulla compensazione dell’IVA hanno richiesto l’intervento della Corte di Giustizie UE che il 16 marzo 2017 si è pronunciata in merito ad un rinvio pregiudiziale effettuato dalla CTP di Torino (sentenza C-211/16).

La controversia attiene ad una questione pregiudiziale sollevata dinanzi alla Corte di Giustizia UE dalla Commissione Tributaria Provinciale di Torino in relazione all’applicazione dell’art. 34, legge n. 388/2000, che fissa un tetto massimo ai crediti d’imposta e ai contributi compensabili, nella misura di 700.000 euro per ciascun anno solare.

Nuovi adempimenti in materia di IVA: il paradosso della mancata semplificazione annunciata

di Claudio Melillo

In prossimità delle scadenze utili alla presentazione delle dichiarazioni annuali IVA 2017, si delinea un quadro critico avente ad oggetto le modifiche apportate dal legislatore. Il paradosso consiste nel fatto che, con l’obiettivo (dichiarato ma mai del tutto attuato) di semplificare il rapporto Fisco-Contribuente, il legislatore fiscale introduce costantemente nuovi e rilevanti oneri in capo ai professionisti.

La dichiarazione annuale IVA non rappresenta un mero riepilogo di tutte le operazioni attive e passive poste in essere nel periodo d’imposta. Permette al contribuente di effettuare la riliquidazione del tributo riferita all’intera annualità rendendo definitiva la sua posizione rispetto all’Erario, con conseguente determinazione di un debito o credito d’imposta.

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Lo Sportello del Contribuente – Servizio “SOS FISCO

Hai un dubbio in materia fiscale? Hai ricevuto una lettera dell’Agenzia delle Entrate o dall’Agente della Riscossione (ex Equitalia) e non ne comprendi il significato? Sei stato invitato a consegnare documenti agli Uffici fiscali senza un motivo apparente? Hai ricevuto una visita inaspettata in azienda da parte della Guardia di Finanza in un momento in cui Ti trovi all’estero per lavoro? Hai trovato una lettera in cui qualcuno (non bene identificato) Ti chiede di pagare una somma (non meglio giustificata) vagamente riferibile ad un lontano debito fiscale già pagato?

NIENTE PANICO. SEI NEL POSTO GIUSTO ED IO

SONO IN GRADO DI TROVARE LA SOLUZIONE (SE ESISTE) AL TUO PROBLEMA!

Ho lavorato per 15 anni nella Guardia di Finanza e conosco perfettamente le dinamiche e le criticità relative ai rapporti tra Fisco e Contribuenti. Dopo aver sperimentato sul campo le difficoltà applicative di una normativa (quella fiscale) che incide pesantemente – e talvolta in maniera iniqua – sulla capacità finanziaria di cittadini e imprese, ho deciso di lavorare per la tutela dei diritti dei più deboli (che, nel caso di specie, sono i Contribuenti).

Fatta questa doverosa premessa, non esitare neppure un minuto! Evita di perdere tempo prezioso e chiamami immediatamente!

Non rivolgerTi al primo consulente che trovi nella Tua rubrica del cellulare o al Tuo vecchio compagno di scuola né al Tuo amico “praticone. Ogni secondo che passa potrebbe rendere vana qualunque azione di tutela.

Se segui attentamente i miei suggerimenti affronteremo la situazione nel miglior modo possibile e, se esiste una soluzione, io la troverò, credimi!

Il 90% di coloro (imprese, professionisti, privati, enti, ecc.) che si sono rivolti a me a partire dal primo giorno in cui ho deciso di difendere i Contribuenti (1 settembre 2009) hanno ottenuto benefici eccezionali, annullando totalmente (o quasi) ogni pretesa, sia in termini amministrativi che (in alcuni casi) penal-tributari.

Per ottenere il mio consulto, dopo che avrai ricevuto la mia conferma di ricezione via e-mail o whatsapp dovrai procedere al versamento della quota associativa e del contributo (quest’ultimo sarà determinato in base alla complessità del quesito).

E’ possibile richiedere informazioni in materia di:

  • Fiscalità nazionale e internazionale delle persone fisiche e delle persone giuridiche, tra cui:
    • verifica fiscale;
    • processo verbale di verifica;
    • processo verbale di constatazione;
    • adesione al processo verbale di constatazione;
    • diritto alla riduzione delle sanzioni;
    • diritto alla privacy in sede di verifica;
    • diritto alla riservatezza dei dati in sede di verifica;
    • poteri dell’Amministrazione finanziaria in sede di verifica;
    • avviso di accertamento;
    • contraddittorio in sede di verifica;
    • contraddittorio in sede di accertamento;
    • riesame in autotutela degli atti dell’Amministrazione finanziaria;
    • diritti e doveri del contribuente sottoposto a verifica fiscale;
    • accertamento con adesione;
    • indagini finanziarie (accertamenti bancari);
    • inviti ricevuti dall’Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza;
    • cartella di pagamento;
    • ogni atto e/o provvedimento dell’Amministrazione finanziaria;
    • ogni atto e/o provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ex Equitalia);
    • responsabilità penal-tributaria e reati tributari.

Puoi utilizzare la nostra applicazione SOS FISCO per il Tuo smarthpone:

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oppure puoi procedere in uno dei seguenti modi, come meglio credi:

  1. VIA E-MAIL: descrivi sinteticamente il Tuo problema in una e-mail e trasmettila all’indirizzo sosfisco@economiaediritto.itIn tempi rapidissimi riceverai una e-mail di conferma in cui Ti fornirò le prime semplici istruzioni da seguire e la tipologia di servizio (base, intermedio, complesso) di cui hai bisogno.
  2. VIA WHATSAPPdescrivi sinteticamente il Tuo problema in un messaggio scritto o vocale di whatsapp e trasmettilo al numero di cellulare 335/7660876In tempi rapidissimi riceverai un messaggio di conferma in cui Ti fornirò le prime semplici istruzioni da seguire e la tipologia di servizio (base, intermedio, complesso) di cui hai bisogno.

QUANTO COSTA IL SERVIZIO?

Dopo che avrai ricevuto le istruzioni via e-mail o whatsapp, lo step successivo è il pagamento del servizio.

Nota: l’importo previsto include anche la quota associativa annuale obbligatoria di 50,00 euro con cui il Cliente diventa Socio Ordinario della nostra Associazione Scientifico-Culturale Centro Studi di Economia e Diritto – Ce.S.E.D. che eroga il servizio SOS FISCO.

Per attivare il servizio SOS FISCO è sufficiente effettuare il pagamento in maniera molto semplice, tramite PAYPAL, utilizzando il modulo qui sotto e comunicando l’avvenuto pagamento (allegando ricevuta) via e-mail all’indirizzo sosfisco@economiaediritto.it.

Scegli la soluzione più adatta alle Tue esigenze tra le seguenti:

  • SOS FISCO (base): costo 150,00 euro per una risposta verbale (tramite telefono o whatsapp);
  • SOS FISCO (intermedio): costo 250,00 euro per una risposta scritta (tramite e-mail);
  • SOS FISCO (complesso): costo 350,00 euro per una risposta scritta approfondita (tramite e-mail).

ATTIVA SOS FISCO



MILANO BICOCCA

TAX LAB: ELEMENTI DI PIANIFICAZIONE FISCALE E FINANZIARIA INTERNAZIONALE ED EUROPEA

A partire da quest’anno, nell’ambito del TAX LAB 2017, alla sua terza edizione, il Prof. Claudio Melillo, noto fiscalista milanese, spiegherà agli studenti dell’Università di Milano-Bicocca i principi della Pianificazione Fiscale e Finanziaria Internazionale ed Europea.

A differenza delle precedenti edizioni (la prima nel 2014 presso Tecnocity Legnano e la seconda nel 2015 presso la sede di Melillo & Partners a Milano, zona Duomo), svoltesi in ambito professionale, con l’accreditamento degli Ordini professionali, quest’anno, l’evento si svolge per la prima volta in ambito accademico, presso uno dei più grandi e prestigiosi Atenei italiani e con una platea diversa.

Il Laboratorio si svolge, infatti, ad integrazione del corso di Planning e Consulenza Fiscale e Societaria del Prof. Alberto Nobolo e della Prof.ssa Anna De Toni, rispettivamente, Responsabile scientifico e Coordinatrice didattica del TAX LAB 2017.

SCARICA PROGRAMMA E INTRODUZIONE AL TAX LAB

Brevi note in materia di responsabilità penale dell’intermediario finanziario – per concorso nella condotta di riciclaggio di denaro perpetrata dal proprio cliente/investitore

(di A. Orabona e G. Piva)

La recente riforma di cui alla L. 15 dicembre 2014 n. 186 ha nuovamente modificato la normativa in materia di riciclaggio ex artt. 648 bis e ss. C.p., introducendo, da un lato, sanzioni più severe per i reati de quo e, dall’altro, la nuova fattispecie criminosa di autoriciclaggio p. e p. ex art. 648 ter1 C.p. – così da rendere ancor più efficace ed incisiva la repressione di condotte volte a riciclare denaro di provenienza illecita, a tutela dell’amministrazione della giustizia, nonché dell’ordine pubblico e/o economico -.

LEGAL AND PRACTICAL ASPECTS OF EUROPOL AND EUROJUST’S  SUPPORT IN COMBATING  TRAFFICKING IN PERSONS  FOR FORCED LABOUR IN INDUSTRIES OTHER THAN SEX INDUSTRY BASED ON THE EXAMPLE OF OPERATION ,,TERRA PROMESA”

by

Tomasz Safjański[i]

Mariusz Michalski[ii]

Forced labour is not the subject of separate regulations in transnational public laws but it constitutes one of the wider forms of offence described as human trafficking. The problem of forced labour is outlined in the following documents:

  • Article 3 letters a – c of Protocol to Prevent, Suppress and Punish Trafficking in Persons, especially Women and Children, supplementing the UN Convention against Transnational Organised Crime of 15th November 2000 (Palermo Protocol)[iii];
  • Article 4 of Council of Europe Convention on Action against Trafficking in Human Beings, drafted in Warsaw on 16th May 2005 (Warsaw Convention)[iv];
  • Article 1 section 1 of Council of Europe Convention Framework Decision (2002/629/WSiSW) from 19th July 2002 against Trafficking in Human Beings[v].

Taking the advantage of people for forced labour in industry other than sex industry involves translocation of people for long distances and multiple borders crossing. Organised crime groups specialising in forced labour follow the rule that the country of origin of a recruited person should not be the country of their forced labour. As a result, offenders right after recruitment, often relocate victims to the territory of other country. Taking the above into consideration, it must be stated that effectiveness of forced labour offence detection involves conducting coordinated activities of law enforcement authorities in the countries of origin, transit and exploitation. This results in the need of cross-border mechanisms of cooperation on both the operational and legal level of proceedings.

The principal elements of the support of EUROJUST  and EUROPOL are illustrated by the example of  operation „Terra  Promesa” dealing with forced labour camps in the region of Apulia in Italy where Polish citizens were exploited. Particularly in harvesting field and vegetable crops in Orta Nova, Foggia and Ceriniola regions. Most of the suspects involved in participation in organised crime group originated from Italy.

Joint action of Polish and Italian law enforcement authorities was conducted in the form of mirror investigation. I Poland the investigation was led by Municipal Police Station in Cracow supervised by District Prosecutor’s Office in Cracow. Whereas in Italy it was led by the special unit of R.O.S. Carabinieri under the supervision of Anti-mafia Prosecutor in Bari.

Mirror investigation is a form of police and prosecutor’s cooperation enabling them to initiate indirect cooperation between law enforcement authorities of two member states of the EU in the situation where immediate legal action is required on the territory of both countries. The above-mentioned investigation is applicable in particular before establishing joint investigation team or in a situation where there are certain limitations in forming joint investigation team (due to economic or procedural policy). The mirror investigation is based on selected competence of EUROJUST[vi] (European Judicial Cooperation Unit) and EUROPOL[vii] (European Police Office).

The role of EUROJUST in the respective case was to improve the Polish – Italian cooperation based on guided activities to bring to justice the offenders of described crime. One of the major mechanisms used in “Terra Promesa” operation were the coordinating meetings with the participation of the countries’ prosecutors who led the investigations. The meetings took place in EUROJUST headquarters in Hague. Among the participants were Polish and Italian police officers as well as representatives of EUROPOL.

During the ongoing meetings all the newly developed problems were discussed which emerged while the investigations were carried out within different  jurisdictions, bearing in mind any potential outcomes of conflicts in jurisdiction when it came to executing an European arrest warrant. With the support of EUROJUST 15 European arrest warrants were issued concerning forced labour.

In addition to that, within the policy of EUROJUST, a transnational team of analysts came into existence and was responsible for detailed analysis of materials gathered during the investigation by both Polish and Italian police. Representatives of EUROPOL also participated in working group. The cooperation was mainly realised with the use of criminal intelligence activities i.e. exchanging criminal records[viii] and operational analysis[ix] and the involvement of operation liaison officers[x]. Analysts prepared the findings on the basis of the EUROPOL Information System.

During the implementation of the operation „Terra Promesa”, thanks to EUROJUST i EUROPOL, 30 persons suspected of committing the crime of human trafficking and 119 victims of the given crime (held as “slaves” in forced trade camps in the region of Apuilia) were released.

It must be stated that Polish party offered Italian party the preparation of the contract establishing joint investigation team. It did not come to life due to obstacles of formal nature[xi].

In authors’ judgement, the establishment of joint investigation team enabled EUROJUST and EUROPOL to provide full support.

EUROPOL representatives may participate in joint investigation teams’ proceedings established to deal with human trafficking issues. Detailed regulations of EUROPOL representatives’ participation as well as conditions to be fulfilled in order to be placed at joint investigation team’s disposal are included in the agreement between the Director of EUROPOL and the Member States’ competent authorities participating in the joint investigation team, with the involvement of the national units (co-called agreement upon range of proceedings).

The Management Board specifies regulations of such agreements[xii].

EUROPOL staff may, within the limits provided for by the law of the Member States in which a joint investigation team is operating and in accordance with the arrangement, assist in all activities and exchange information with all members of the joint investigation team. They shall not, however, take part in the taking of any coercive measures[xiii].

In accordance with the arrangement, EUROPOL staff may liaise directly with members of a joint investigation team and provide members and seconded members of the joint investigation team, with information from any of the components of the information processing systems. In the event of such direct liaison, EUROPOL shall at the same time inform the national units of the Member States represented in the team as well as those of the Member States which provided the information thereof[xiv].

Information obtained by a EUROPOL staff member while part of a joint investigation team may, with the consent and under the responsibility of the Member State which provided the information, be included in any of the components of the information processing systems of EUROPOL[xv].

The above means that of a joint investigation team has access to valid information originating from analysis work files. Simultaneously, EUROPOL may receive directly and process any valid information from a joint investigation team.

Due to common activities performed by a joint investigation team it is possible to gain financial assistance from European Commission. The financial resources may be used to finance operation and cooperation meetings.

Joint investigation teams’ activities are related to further operational and operational facilitation. It allows to implement all activities within the investigation of transnational character without the need of sending formal requests of legal assistance.

Thanks to  cooperation of joint investigation teams of police officers and prosecutors from different EU countries, it is possible to eliminate operational challenges concerning language, cultural and administrative barriers (knowledge of law and contacts)[xvi].

        Summary:
This very article illustrates the role of specialised EU agencies combating criminal activity involving forced labour other than in the sexual services. The activities of EUROPOL and EUROJUST have been characterised to show the support legal authorities of State Members fighting against trafficking in human beings.

The subject matter is extremely complicated due to the range of actions taken as well as the location of specialised agencies in the institutional system of EU. Major elements of EUROPOL and EUROJUST’s support have been shown on the example of operation „Terra  Promesa” dealing with forced labour camps in the region of Apulia in Italy where Polish citizens were exploited.

Key words:

UE Agency    Europol   Eurojust    forced labour    mirror investigation    joint investigation teams.

[i] Dr Tomasz Safjański, Ph.DWSPiA Rzeszowska Szkola Wyzsza (Scuola Universitaria di Legge e di Amministrazione, Resovia – Polonia)

[ii] Dr Mariusz Michalski, Ph.DWyzsza Szkola Ekonomii, Prawa i Nauk Medycznych im. prof. Edwarda Lipinskiego w Kielcach (Scuola Universitara di Economia, di Legge e di Scienze Mediche „Edward Linski” di Kielce – Polonia)

[iii] Dz. U. z 2005 r., nr 18, poz. 160.

[iv] Dz. U. z 2009 r. nr 20, poz. 108.

[v] Dz. U. WE L 203 of 1 August 2002, p. 1.

[vi] EUROJUST is an EU body established by Council Decision 2002/187/JHA to improve judicial cooperation in the fight against serious crime (amended by Council Decision 2003/659/JHA and Council Decision 2009/426/JHA. Since 2003, its seat has been in The Hague.

[vii] COUNCIL DECISION of 6 April 2009 establishing the European Police Office (Europol) (2009/371/JHA). The establishment of a European Police Office (Europol) was agreed in the Treaty on European Union of 7 February 1992, and regulated in the Convention based on Article K.3 of the Treaty on European Union, on the establishment of a European Police Office (Europol Convention). Its main objective was to combat trafficking in human beings. There is no formal need of organised crime existence. In practice, the EUROPOL potential can be used especially in the situation of human trafficking with the involvement of two or more Member States of EU. The cooperation enhances the chances of effective crime combat.

[viii] The exchange of information is based on collecting, storing, processing, analysing and exchanging information and intelligence by the legal or other competent authorities of the Member States.

[ix] Operational analysis is a method based on logical and ordered research, processing and comparison of information gathered which is realised through searching, identifying and detecting the links between data relevant to the offence or any other data obtained from various sources in order to support the process of detection of evidence. The strategic analysis is a crime analysis supporting longterm decisions and aims. It serves setting the priorities and strategies to combat crime on the basis of detailed research and its development forecast.

[x] Liaison officers shall constitute the national liaison bureaux at Europol and shall be instructed by their national units to represent the interests of the latter within Europol in accordance with the national law of the seconding Member State and the provisions applicable to the administration of Europol. Liaison officers shall provide Europol with information from the seconding national unit; forward information from Europol to the seconding national unit; cooperate with Europol staff by providing information and giving advice; and assist in the exchange of information from their national units with the liaison officers of other Member States under their responsibility in accordance with national law. Such bilateral exchanges may also cover crimes out with the

competence of Europol, as far as allowed by national law.

[xi] GRETA Group of experts on Action Against Trafficking in Human Beings, Strasbourg 2013,  p. 28.

[xii] Article 6 section 2 and 3 COUNCIL DECISION of 6 April 2009 establishing the European Police Office (Europol) (2009/371/JHA)

[xiii] Article 6 section 1, ibidem.

[xiv] Article 6 section 4, ibidem.

[xv] Article 6 section, 5, ibidem.

[xvi] Europejski oficer śledczy. Walka z przestępczością międzynarodową, Haga. p. 18.

Alcuni profili di illegittimità degli swap, sul modello degli interest rate swap: i costi impliciti e la mancata indicazione del mark to market.

(di Carlo Nunzio Sforza).


Sommario: 1. Introduzione. Gli strumenti finanziari derivati, in generale. – 2 Gli interest rate swap. Caratteri principali. – 3 I costi impliciti. – 4 La mancata indicazione del mark to market. – 5 Conclusioni.

1. Gli strumenti finanziari derivati, in generale.

Gli strumenti finanziari derivati sono contratti la cui caratteristica principale, da cui il nome “derivati”, è rappresentata dal fatto che il loro valore deriva dall’andamento del valore di una attività ovvero dal verificarsi di un evento osservabile oggettivamente[1].
L’attività ovvero l’evento, che può essere di molteplice natura o genere (derivati su azioni, indici, tassi di interesse, tassi di cambio, merci, obbligazioni, etc), costituisce il “sottostante” del prodotto derivato, definito anche “underlying asset”.

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