Economia

Da 'Systempathy' a 'Governship'

di Giorgio Beltrami

Il termine ‘Systempathy’ è stato codificato da Charles Leabeater[1] quale termine sintetico della matrice (fig.1) da lui stesso sviluppata per rappresentare gli impatti sul contesto urbano dell’interazione tra la variabile ‘sistema[2]’ (dimensione verticale) e la variabile ’empatia[3]’ (dimensione orizzontale).
Secondo Leabeater l’incrocio delle due variabili (sistema ed empatia) consente di ottenere quattro quadranti cui corrispondono specifiche connotazione qualitative del contesto cittadino.

Figura 1Il primo quadrante (1) è quello dove nessuno vorrebbe vivere. La sua caratterizzazione può essere ben rappresentata dalle foto seguenti:

Figura 2Immagini che testimoniano il degrado del sistema urbano (carenza di ‘sistema’) e la conseguente impossibilità a costruire relazioni improntate al riconoscimento dell’altro e del suo portato emotivo (carenza di ’empatia’).
Il secondo quadrante (2) testimonia di un luogo “altamente regolamentato[4]” la cui paradossale conseguenza, da un lato, diventa l’immobilismo e l’impossibilità a compiere scelte autonome e, dall’altro, la spersonalizzazione dei rapporti umani. Anche in questo caso le immagini possono aiutarci a cogliere meglio il senso di quanto affermato:

Figura 3

Il terzo quadrante (3) descrive un contesto caratterizzato da un elevato potenzialità empatica che però viene inibita, non valorizzata e/o non positivamente incanalata da un sistema di governo carente e/o assente dal punto di vista della regolamentazione e dell’organizzazione. Anche in questo caso ci possono aiutare le immagini.

Figura 4
Infine il quarto (4) quadrante rappresenta la situazione ideale e, naturalmente, mai del tutto compiuta: quella in cui un governo illuminato della città è capace di generare condizioni ottimali per lo sviluppo di relazioni umane qualitativamente importanti e improntate al riconoscimento dell’altro e delle sue istanze all’interno di una cornice logico- normativa certa e garantita. In questo caso le immagini raccontano di due buone prassi: la prima a Milano e (Spaziocuore[5]) la seconda a Freiburg (quartiere Vauban[6]), Germania.

Figura 5

‘Governship’
L’interessante approccio proposto da Charles Leabeater potrebbe essere più utilmente riformulato utilizzando come variabili termini maggiormente inclusivi, permeabili e coerenti con i temi emergenti delle smart city quali governance, open government, co-partecipazione etc. La proposta è quindi quella di sostituire ‘system’ con ‘governance’ e ’empath’ con ‘relationship’ dando vita alla crasi ‘governship’ (fig. 2).

Figura 6Ad esempio, il termine ‘governance'[7] apre a una visione del ruolo dell’attore pubblico che, superando un approccio top down (government), approdi ad una visione dei meccanismi di coordinamento degli attori e dei progetti del territorio improntata sia ai principi della sussidiarietà che a quelli della ‘rete del valore’ sociale: visione che difficilmente emerge dal termine ‘sistema’. Allo stesso modo ’empatia’ appare un termine “chiuso” e troppo caratterizzato da connotazioni psicologiche e/o emotive. ‘Relationship’ invece apre a scenari più ariosi e, in un certo qual modo più operativi e pragmatici, che consentono di aggregare una più ampia gamma di temi quali la co-operazione e la co-produzione di valore rispetto a politiche e azioni sociali, culturali e inclusive. Temi, tra l’altro, fortemente connessi e connaturati al concetto stesso di governance.
Pare inoltre importante riaffermare come l’utilizzo di ‘governance’ e ‘relationship’ sia più in linea con le istanze tipiche delle smart city quali la co-partecipazione dei cittadini all’azione di governance della città, partnership tra attori pubblici e privati, valorizzazione di relazione di mutuo benefici tra temi (ad esempio lavoro, economia e sviluppo sostenibile) e parti interessate settore per settore.

Note

[1] Per maggiori dettagli sulla sua attività vedi il sito personale: http://www.charlesleadbeater.net/orange-buttons/we-think.aspx
[2] Sistema, “insieme di elementi interagenti, connessi da interazioni/relazioni” (fonte, Von Bertalanffly)
[3] Possiamo intendere l’empatia come la capacità di riconoscere le emozioni che sono esperite da altri esseri viventi.
[4] Al limite della iper – regolamentazione.
[5] Spaziocuore, nato a Milano, è l’esempio di un’ idea diventata realtà grazie alla tenacia e all’impegno di un gruppo di persone che hanno deciso di mettersi al servizio della comunità rispondendo alle esigenze delle famiglie proprio all’interno del luogo in cui abitano, i condomini. L’iniziativa nasce dall’attenzione alla realtà e dalla sensibilità di voler rispondere con lucida intelligenza ad un bisogno impellente e diffuso per rendere la vita nelle città italiane sempre più qualitativamente elevata.
[6] Nel 1993, invece, la municipalità di Friburgo, in Germania, acquista dalla Federal Authorities, per venti milioni di euro, il sito dell’ex caserma francese di Vauban e avvia la pianificazione di un distretto tutto basato sulle energie rinnovabili. Si decide così di dare vita ad un distretto completamente green basato sulla cooperazione e la partecipazione degli abitanti per incontrare i bisogni sociali, culturali, economici ed ecologici del posto.