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documenti contraffatti

(di Renata Włodarczyk – Traduzione dalla lingua polacca di Jolanta Grębowiec Baffoni)

Sintesi

L’obiettivo del presente articolo è la sintesi e la presentazione pratica della problematica della sicurezza dei nostri documenti di fronte alle possibilità a disposizione dei falsari contemporanei e le attività propedeutiche alla persecuzione di tali crimini. In termini concreti la problematica, costituita dalla possibilità di elaborare i documenti e la dalla dimostrazione della falsificazione avvenuta, è rappresentata in questo elaborato sulla base di due casi di pratica criminalistica. L’autrice del presente articolo non è un perito o esperto dell’ambito degli studi dei documenti, per questo motivo si è servita del materiale proveniente da una tesi di master in “Sicurezza Interna” svolta presso la Scuola Universitaria della Polizia di Szczytno. Il candidato – dott. Paweł Włodarski, come esperto e perito giudiziario ha scritto la tesi intitolata “Lo studio della problematica della falsificazione dei documenti” (“Zarys problematyki fałszowania dokumentów”), che riflette la sua specializzazione professionale. L’indagine sui documenti da lui svolta in conformità alla richiesta del giudice, con il ricorso ad illuminazione con diverse lunghezze d’onda, ha permesso, in ambedue casi, di esprimere opinioni categoriche. Gli esempi esposti hanno ottenuto il consenso alla pubblicazione da parte dell’esperto del laboratorio criminalistico. Uno di essi riguarda un atto di nascita, l’altro invece un atto di morte. Di conseguenza, sull’esempio di questi due casi, realtivi a documenti che segnano l’inizio e la fine della vita di ogni uomo, si giunge all’osservazione che ogni persona può diventare la potenziale vittima di falsificazione dei documenti, in ogni fase della vita.

Parole chiave: sicurezza, falsificazione, falsari, documenti alterati, documenti contraffatti, indagine sui documenti, illuminazione con diverse lunghezze d’onda.

 

The security of our documents in the modern counterfeiters hands – on the example of two cases of forensic practice

Abstract

The aim of the article is a very general and practical presentation of the security of our documents in the face of opportunities available to modern counterfeiters and professionals pursuing the perpetrators of such crimes . Specifically , this problem , i.e. the fact of the possibility of remaking documents and proving that the offender has committed an act of forgery was illustrated on the example of two cases of forensic practice . The author of this report is neither an expert nor a cognoscente in the field of classical document studies , and therefore its report is based on source material derived from the work which is the summary of postgraduate studies in the major: “Homeland Security” at the Police Academy in Szczytno, Poland. Graduate – Mr Paweł Włodarski as a cognoscente and court expert wrote the paper entitled “Outline of problems of document falsification”, which reflects what he copes with professionally. An expert examination of documents commissioned to him – which involved illumination of the documents with different wavelengths – allowed him, in both cases, to give a categorical opinion. The basis for presenting those contents was to obtain a permission from the author to the “borrowing” of his examples, himself being a former forensic expert at a lab and a practicing cognoscente. And so it happened . One of the presented examples concerns a birth certificate, and the second – a death certificate. Therefore it is easy to see that these two basic documents close with “a buckle” the whole life of every human being.

Keywords: safety, forgery, counterfeiters, counterfeit documents, converted documents, inspections of the documents, lighting by different wavelengths of light.

Bezpieczeństwo naszych dokumentów w rękach współczesnych fałszerzy – na przykładzie dwóch przypadków z praktyki kryminalistycznej

Streszczenie

Celem prezentowanego artykułu jest bardzo ogólne a praktyczne przedstawienie problematyki bezpieczeństwa naszych dokumentów w obliczu możliwości jakimi dysponują współcześni fałszerze i służby ścigające popełniających te przestępstwa. Konkretnie problem ten, tzn. fakt możliwości przerobienia dokumentów i udowodnienia sprawcy dopuszczenia się czynu fałszerstwa, został zobrazowany na przykładzie dwóch przypadków z praktyki kryminalistycznej. Autorka niniejszego opracowania nie jest ani ekspertem, ani biegłym z zakresu klasycznych badań dokumentów, dlatego swoje doniesienie oparła na materiale źródłowym, pochodzącym z pracy stanowiącej podsumowanie studiów podyplomowych na kierunku: „Bezpieczeństwo Wewnętrzne” w Wyższej Szkole Policji w Szczytnie. Absolwent – Pan Paweł Włodarski jako ekspert i biegły sądowy napisał pracę pt. „Zarys problematyki fałszowania dokumentów”, która odzwierciedla to czym on zajmuje się zawodowo. Przeprowadzone w ramach zleconej mu ekspertyzy badania dokumentów – oświetlanych różnymi długościami fal, pozwoliły w obu przypadkach wydać opinię kategoryczną. Podstawą do zaprezentowania tych treści było uzyskanie od autora zgody na „zapożyczenie” jego przykładów jako byłego eksperta laboratorium kryminalistycznego i biegłego-praktyka. Tak też się stało. Jeden z przedstawionych przykładów dotyczy aktu urodzenia, a drugi – aktu zgonu. Zatem łatwo zauważyć, iż te dwa podstawowe dokumenty zamykają „klamrą” całe życie każdego człowieka.

Słowa kluczowe: bezpieczeństwo, fałszerstwo, fałszerze, dokumenty przerobione, dokumenty podrobione, badanie dokumentów, oświetlenie różnymi długościami fal świetlnych.

 

Безопасность наших документов в руках сегодняшних фальшивомонетчиков – Пример двух случаeв из практики судебно

Bezpieczeństwo naszych dokumentów w rękach współczesnych fałszerzy – na przykładzie dwóch przypadków z praktyki kryminalistycznej

Introduzione

La sicurezza dell’uomo contemporaneo si imbatte in pericoli presenti in quasi ogni ambito della vita, per questo motivo continuamente vengono predisposti tantissimi sistemi di protezione, metodi biometrici, innovazioni mediche e tecniche in tutti i campi della scienza intesa in senso lato. Tuttavia, in questo lavoro, non si tratta dei pericoli per la nostra vita o per la nostra salute dovuti alle attività criminose svolte dagli altri o ad un incidente. Il tema presentato ci costringe a riflettere sulla sicurezza dei nostri documenti, che sono a rischio di varie forme della loro contraffazione, alterazione, ovvero falsificazione. Da questa prospettiva, prendendo in considerazione l’industrializzazione del diciannovesimo secolo e il continuo progresso tecnologico, accanto alle indubbie conquiste in vari campi della vita, incontriamo il progressivo sviluppo della criminalità, al cui inseguimento si pongono sempre più audacemente le tecniche criminalistiche. Il senso stesso di questa scienza multidisciplinare si basa su: compimento, indagine e prevenzione dei reati. Osservando le attività criminose contro i documenti sappiamo che i falsari sono attivi da sempre, che le falsificazioni avvenivano molto prima della nascita della scienza criminalistica. La storia del crimine riporta numerosi esempi delle falsificazioni realizzate molti secoli fa su diversi tipi di iscrizioni, documenti, dipinti, o altre opere d’arte, che venivano contraffatti, realizzando le procedure criminose conformemente alle conquiste tecnologiche dell’epoca e alla “creatività” del falsario, ovvero in vari modi. Quindi la storia di falsificazione del documento è tanto vecchia quanto il documento stesso e i modi di falsificazioni e delle loro scoperte progredivano nel corso dei secoli. Per motivi della loro sicurezza venivano introdotti i mezzi comprovanti la loro veridicità in forma di timbri, registri, diverse segnature (conosciute soltanto agli interessati). Praticamente il continuo sviluppo della civilizzazione e il veloce progresso tecnologico si connettevano con l’introduzione dei documenti sempre più nuovi, con le loro protezioni sempre più sofisticate e complicate, fino ad arrivare alle nuove forme dei documenti elettronici – utilizzati sempre più frequentemente. La scala dei pericoli quindi aumenta con l’accesso alle tecnologie avanzate che incoraggiano l’introduzione dei metodi di falsificazione sempre più ricercati. Dall’altra parte, l’utilizzo appropriato di queste tecnologie dovrebbe garantire l’alta qualità delle protezioni per ogni forma del documento, dalla possibilità della sua contraffazione o alterazione.

Prendendo in considerazione il numero e i tipi di documenti utilizzati e in circolazione oggi è molto difficile creare una loro lista completa. Ne esistono centinaia e continuamente nascono le loro forme sempre più nuove, magari prendendo il posto degli altri che da sempre accompagnavano l’uomo nella sua vita quotidiana. Contemporaneamente fra i documenti più utilizzati si elencano: i documenti di pagamento, di ricevute, estratti di conti bancari, documenti d’identità, certificati medici, certificati del datore di lavoro, assegni, cambiali, ricette, libretti universitari, diplomi di maturità, tesserini, richieste di vario tipo, certificazioni, testamenti, certificati di retribuzione del datore di lavoro, certificati di battesimo e di cresima, atti di matrimonio, fatture con IVA, carte di pagamento, patenti automobilistiche, contratti civili e legali, garanzie, permessi, licenze, oppure già ricordati atti di nascita o di morte. In questo gruppo si possono comprendere anche le informazioni sui potatori informatici come per esempio i hard disk, CD e DVD, carte di memoria, USB “PenDriver”, ecc.

Nella legge polacca nel § 14 art. 115 del codice penale è stato spiegato il concetto del documento “Il documento è ogni oggetto o un altro portatore delle informazioni con il quale è connessa una legge specifica, oppure il quale per motivi del contenuto compreso in esso rappresenta la prova di legge, della relazione di legge oppure della circostanza avente il significato legale” [I decreti del 6 giugno 1997 – Codice penale (G.U. del 1997, N. 88, posizione 553, con ulteriori modifiche]. Quindi ogni forma del documento “funzionante” nella circolazione pubblica presenta l’oggetto tutelato dalla legge.

Lo sviluppo della civilizzazione e l’accrescimento del numero dei documenti che ci accompagnano nella vita, genera l’espansione della produzione dei documenti falsi la cui messa in circolazione ha per l’obiettivo il raggiungimento di un fine illegittimo da parte del falsario o dalla persona che si serve di tale documento. Per questo motivo è difficile stabilire quali documenti vengono falsificati più spesso e in quale numero, ma probabilmente quelli utilizzati più frequentemente e comportanti il maggior profitto. Ovviamente, in questi casi il tipo di falsificazione è connesso con l’obiettivo del falsario, ovvero con la tendenza di ottenere i specifici profitti materiali.

In questo luogo vale la pena di chiarire il termine “falso” che nella concezione comune viene compreso come: contrario alla verità, insincerità, bugia, truffa, tono inesatto di un suono specifico di uno strumento musicale o della voce umana. Invece la parola “falsificazione” – nei termini delle spiegazioni enciclopediche significa “il crimine consistente in contraffazione o alterazione dei documenti, denaro, carte di valore, opere d’arte, ecc.”. Generalmente parlando – in criminalistica la parola “falsificazione” si riferisce a un oggetto, molto spesso un documento sottoposto all’indagine con l’obiettivo di verifica della sua autenticità o della sua falsificazione, delle tecniche utilizzate per raggiungere l’obiettivo di falsificazione e, attraverso gli studi comparativi, con obiettivo di rivelare l’autore del reato.

Il documento contraffatto – è il documento falso eseguito per intero secondo il modello e la somiglianza al documento autentico. Con l’alterazione del documento abbiamo a che fare quando vengono riportati dei cambiamenti nel documento autentico. Di conseguenza la criminalistica usa i metodi e le tecniche per scoprire la falsificazione e i falsari di vari tipi di documenti (in ampio significato di questo termine), che agiscono illegittimamente nel confronti della legge penale. Le questioni dell’autenticità del documento come eventuale oggetto del reato sono state precisate dal Codice penale di cui § 1 art. 270 codice penale: “Chi contraffa o trasforma il documento per utilizzarlo come autentico oppure chi utilizza tale documento, è soggetto alla pena pecuniaria, pena di riduzione della liberta o di privazione della libertà da 3 mesi fino a 5 anni” [Decreti del 6 giugno 1997 – Codice penale (G.U. del 1997 n. 88, posizione 553, con ulteriori modifiche)]

 

Due casi scelti dalla pratica criminalistica illustranti l’alterazione dei documenti da parte dei criminali (falsari)

In entrambi i casi, l’organo che ha convocato il perito forense ha commissionato la perizia al fine di determinare “se i documenti mostrano segni di alterazione, in caso affermativo, se esiste la possibilità di leggere le scritte originarie su questi documenti e se le iscrizioni presenti in questi documenti sono state eseguite con lo stesso mezzo scrivente”.

I documenti sono stati sottoposti alle indagini strumentali con l’utilizzo dell’apparecchiatura: ottica (microscopio stereo con la scala variabile degli ingrandimenti), di illuminazione (fonti di luce di varie lunghezze d’onda, fonte di luce monocromatica), di misurazione e i filtri ottici interferenziali. Le indagini svolte hanno permesso di stabilire in modo categorico che i documenti probatori portavano le tracce di alterazione, le annotazioni manuali sono state eseguite con l’uso di diversi mezzi scriventi.

Nel primo caso:

  1. Sono state stabilite le tracce di alterazione;
  2. Sono stati riportati alla luce i contenuti delle scritte originali (rimosse chimicamente).

Nel secondo caso:

  1. Sono state stabilite le tracce di alterazione;
  2. Per motivi della rimozione meccanica delle scritture è stata rimossa anche la superficie del documento, quindi non è stato possibile leggere le scritte originarie.

 

Il primo esempio di utilizzo delle tecniche di illuminazione che dimostrano l’alterazione del documento nella luce con diverse lunghezze d’onda:

Fig1

Fig. 1. Le scritte illuminate con la luce bianca radente riflettente. Nelle due immagini è visibile la differenza dei colori dei mezzi coprenti.

Fig2

Fig. 2. Le scritte illuminate con le luci di diverse lunghezze d’onda. Nell’immagine è visibile la differenza nelle proprietà ottiche.

Fig3

Fig. 3. Le scritte illuminate con la luce trasmessa. Nell’immagine sono visibili i resti di un altro mezzo coprente.

Fig4

Fig.4. Le scritte illuminate con le luci di diverse lunghezza d’onda. L’immagine osservata attraverso i filtri ottici interferenziali.

Fig5

Fig. 5. Le scritte illuminate con la luce trasmessa. Nell’immagine sono visibili i resti di un altro mezzo coprente.

Fig6

Fig. 6. Le scritte illuminate con la luce di diverse lunghezze d’onda. L’immagine è osservata attraverso i filtri ottici interferenziali.

 

Il secondo esempio di utilizzo delle tecniche di illuminazione che dimostrano l’alterazione del documento nella luce con diverse lunghezze d’onda:

Fig7

Fig. 7. Le scritte illuminate con la luce trasmessa. Nell’immagine osservata sono visibili i danneggiamenti della superficie.

Fig8

Fig. 8. Le scritte illuminate con la luce radente riflessa. Nell’immagine sono visibili le rimanenze del mezzo scrivente originario, osservate con il filtro ottico interferenziale.

Fig. 9. Le scritte illuminate con la luce radente riflessa. Nell’immagine sono visibili le rimanenze del mezzo scrivente originario, osservate con il filtro ottico interferenziale.Fig9

 

Fig. 10. La scritta è stata eseguita con un altro mezzo scrivente. Il documento è osservato con illuminazione di luce radente riflessa. L’immagine è osservata con il filtro ottico interferenziale.

Fig10

 

Conclusioni

Lo sviluppo tecnologico, in particolare la rapida informatizzazione e il facile accesso alle più recenti tecniche (ad esempio: Computer, scanner, stampanti, fotocamere digitali, fotocopiatrici) permette la falsificazione dei documenti, anche alle persone con poca esperienza in questo ambito. I criminali moderni – falsari che si occupano di contraffazione e di alterazione dei documenti realizzano le falsificazioni in modi e ai livelli molto diversi. Ciò dipende dall’importanza del documento, capacità del falsario, mezzi finanziari impegnati, conoscenze delle protezioni del documento autentico e delle possibilità delle loro sostituzioni. Le mass media frequentemente riportano che la contraffazione dei documenti, come marche da bollo, accise, banconote di carta si svolge in serie in decine o addirittura in centinaia di migliaia di copie.

Oggi della contraffazione dei documenti su larga scala si occupano i centri specializzati nella contraffazione. Tuttavia di alterazione dei documenti si occupano anche i falsari meno specializzati e in pratica spesso si verificano i metodi molto più semplici di alterazione del documento autentico, come per esempio:

  • rimozione di parte del testo con l’aiuto delle azioni meccaniche;
  • rimozione di parte del testo con l’aiuto delle azioni chimiche;
  • ritocco dei segni specifici;
  • aggiunte dei particolari al testo – aggiunte che cambiano il senso del contenuto del documento.
  • aggiunte dei particolari al testo con il danneggiamento della superficie – aggiunte eseguite dopo la precedente rimozione dei segni specifici;
  • Cambiamento dei particolari all’interno del testo attraverso utilizzo dei segni originari come base per le nuove lettere o le cifre.

Oggi, se da una parte lo sviluppo informatico e tecnologico permette di ottenere le stampe di alta qualità, dall’altra presenta diverse difficoltà nell’attività di indagine sui documenti. Molte volte il perito dei documenti si trova in reale difficoltà a giungere alla verità oggettiva, soprattutto in presenza di maggiore l’esborso finanziario per la “produzione” dei documenti falsi. E’ indispensabile e indiscutibile la formazione dei periti di questo ambito di criminalistica, come anche la strumentazione di altissima qualità, per garantire l’efficacia delle indagini criminalistiche in questo settore.

Fonte bibliografica.

Włodarski, Zarys problematyki fałszowania dokumentów, Szczytno 2010, publikacja napisana na podstawie pracy absolwenta studiów podyplomowych kierunek Bezpieczeństwo Wewnętrzne. Kryminalistyka w procesie karnym.

 

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