La Stabile Organizzazione (Occulta) nell’economia digitale
La Stabile Organizzazione (Occulta) nell’economia digitale
(di Claudio Melillo)
Il legislatore nazionale ha proposto, all’art. 2 del DDL n. 2526 intitolato “Misure in materia fiscale per la concorrenza nell’economia digitale”, l’introduzione del nuovo articolo 162-bis del TUIR che dovrebbe disciplinare il concetto di “Stabile Organizzazione Occulta”.
La proposta normativa nasce a seguito del dibattito, convulso e a tratti confuso, sulla tassazione delle multinazionali del settore digitale, con l’influenza rilevante da parte dell’OCSE che, con l’Action n. 7 del progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting) ha inteso fornire indicazioni sulle modalità di attribuzione dei profitti alle stabili organizzazioni, al fine di tutelare i redditi prodotti nel Paese della fonte (source).
Il progetto BEPS, con le sue 15 raccomandazioni, ha come obiettivo la lotta alla sottrazione di base imponibile, attraverso lo scambio automatico delle informazioni e la «Convenzione sulla multilateralità» (Multilateral Instruments) che il 7 Giugno 2017 ha visto 68 Paesi firmatari (ad oggi 71).
Questi temi, con particolare riferimento all’art. 10 dei Multilateral Instruments (MLI) e alla Stabile Organizzazione Occulta nell’economia digitale, sono stati illustrati, rispettivamente, dal Dott. Michele Gusmeroli (autorevole membro della Commissione) e dal Dott. Claudio Melillo (vice-Presidente della Commissione), nell’ambito della Commissione Fiscalità Internazionale riunitasi il 5 ottobre 2017 presso la sala convegni dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano.
Per gli iscritti alla rivista sono disponibili gratuitamente le slides dell’intervento del Dott. Claudio Melillo sul tema della Stabile Organizzazione Occulta nell’economia digitale, il testo completo (in italiano) della Convenzione Multilaterale (MLI) dell’OCSE e l’elenco dei Paesi aderenti.
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