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Certificazione ambientale di prodotto: il tradizionale sistema imprenditoriale è insostenibile

  1. Abstract
  2. La sostenibilità all’interno di un impresa
  3. Il sistema delle certificazioni per la competitività delle imprese
  4. I vantaggi della certificazione ambientale per le imprese
  5. Conclusione

Il presente lavoro ha l’obiettivo di analizzare il ruolo dell’impresa sostenibile attraverso la certificazione ambientale di prodotto, nel processo innovativo, quale stimolo alla competitività dell’impresa. La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Environmental Product Declaration) è un documento che descrive in modo trasparente, reale e oggettivo, l’impatto ambientale di un determinato prodotto o servizio che offre l’impresa sul mercato.

E’ una certificazione su base volontaria. Le imprese che decidono di ottenerla, in virtù dei vantaggi di cui possono beneficiare sono aumentate nell’ultimo decennio.

Si determina che l’azienda attraverso le proprie scelte  sostenibili, le proprie attività, servizi o prodotti offerti tramite una piena consapevolezza,  né ricava vantaggi non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale e sociale, assicurandosi un impatto positivo o almeno neutro sul mercato.

La ricerca condotta è di natura esplorativa, per questa ragione non è grado di misurare e spiegare completamente il fenomeno indagato, tuttavia consente di fare emergere alcune dimensioni rilevanti del fenomeno, che si trova nella fase iniziale del suo sviluppo e sul quale la letteratura esistente presenta numerose lacune e questioni aperte.

La sostenibilità all’interno di un impresa

Per dettare le linee guida del seguente elaborato, prima di tutto bisogna capire perché un’impresa decide di adottare uno schema di certificazione ambientale di prodotto. Richiamando il concetto di sostenibilità, un’impresa può essere definita sostenibile se abbraccia ed implementa i principi di uno sviluppo sostenibile.

E’ necessario nello scenario odierno, cogliere opportunità e sviluppare nuovi servizi, trasformare vecchie formule imprenditoriali in strutture innovative in grado di intraprendere nuovi percorsi di sviluppo per la competitività sul mercato.

La grande sfida per l’impresa sostenibile è quella di produrre e condividere allo stesso tempo valore per l’impresa e per la comunità. Questo è possibile considerando tutti gli aspetti sociali, ambientali e culturali quali fattori chiave di competitività di medio-lungo termine per le imprese.

L’impegno delle imprese nei confronti di uno sviluppo più sostenibile per il Pianeta, non è più da considerare semplicemente come un atto di responsabilità nei confronti della società in cui esse operano; non è più da considerare alla stregua del mecenatismo o del sostegno a cause sociali o ambientali, ma deve essere a tutti gli effetti considerato come un investimento orientato all’efficienza dell’impresa stessa.

Il sistema delle certificazioni per la competitività delle imprese

Il recupero di competitività di un azienda che intende affacciarsi su un sistema sostenibile, passa per molte strade che hanno un fattore comune, ovvero l’innalzamento qualitativo e la diffusione di sistemi che spingano ad adottare una cultura della qualità e della sostenibilità quanto più ampia ed aperta possibile.

Questa appare una sfida non solo delle imprese, ma anche e soprattutto di chi è chiamato a

proporre policy che la incentivano.

Negli ultimi decenni, si è data la possibilità attraverso norme e certificazioni ai consumatori di avere più informazioni sul prodotto da acquistare. Per informare il mercato sulle caratteristiche e sulle prestazioni ambientali di un bene è stata diffusa la certificazione ambientale di prodotto, il cui obiettivo è quello di apportare un miglioramento dei prodotti in ottica ambientale.

A livello di definizione generale, la certificazione si considera il mezzo principale attraverso il quale si riescono a fornire informazioni: grazie ad essa, infatti, da una parte i consumatori vengono informati e sono quindi in grado di orientare le proprie scelte d’acquisto, mentre dall’altra le imprese comunicano la loro “sostenibilità” per poter conquistare la domanda e sostenere i costi di produzione.

Questa dichiarazione permette ai produttori, quali aziende – imprese – industrie su larga scala, di dimostrare la propria attenzione verso problematiche ambientali, analizzando e descrivendo il prodotto e dando modo ai consumatori di avere informazioni precise e dettagliate riguardo alle caratteristiche ambientali dello stesso. Tutte le forme di certificazione sono volontarie; vengono richieste dalle aziende produttrici per proprio interesse e per sfruttare opportunità competitive, oltre a mettere in rilievo nome, immagine e reputazione.

L’azienda con queste certificazioni può inoltre ottenere incentivi, impiegare i propri investimenti in tecnologia e comunicare risultati certi relativi a indagini sul proprio prodotto.

Le imprese che adottano la certificazione risultano più innovative poiché sperimentano vantaggi e benefici economici derivanti dal miglioramento delle proprie prestazioni ambientali quali risparmio energetico, riduzioni nei costi delle risorse e delle materie prime,

recupero dei materiali di scarto, valorizzazione economica dei residui di lavorazione, minimizzazione dei rischi e dei costi connessi. Questa attenzione nei confronti dell’ambiente

porta l’impresa ad accrescere la propria competitività garantendo maggiore sostenibilità alla

propria produzione.

La certificazione ambientale permette inoltre all’azienda di ridurre i costi assicurativi, particolarmente rilevanti per i bilanci.

I vantaggi della certificazione ambientale per le imprese

Dotarsi di una certificazione ambientale di prodotto, permette ad un’azienda di identificare i risparmi che è possibile avere sui costi di produzione. Una volta presa la decisione di entrare a far parte del circuito delle imprese – aziende certificate è raro che un’impresa specialmente strutturata con un’organizzazione settoriale decida di uscirne.

Le aziende che decidono di lavorare nell’ambito di strategie e politiche ben confutate, avendo ottimizzato i propri processi produttivi si troveranno meno esposte alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime e dell’energia e saranno più facilmente allineate con le aspettative degli stakeholder.

Le imprese proattive in questo ambito, inoltre, saranno meno vulnerabili ai cambiamenti delle regolamentazioni in materia ambientale e saranno maggiormente in grado di attirare investimenti. Oltre ai vantaggi appena illustrati, di ampio spettro e difficilmente misurabili, l’investimento in processi produttivi più sostenibili, porta a dei risparmi nell’immediato quantificabili e a dei benefici sia per i processi che per i prodotti.

Una strategia di sostenibilità, è l’innovazione apportata da tecnologie e processi meno dannosi per l’ambiente, infatti, può sposarsi con concreti risparmi nei costi di gestione, di approvvigionamento e di smaltimento dei materiali, con prodotti più moderni ed efficienti che incontreranno le esigenze di una clientela sempre più attenta.

I vantaggi che ne trae l’impresa nell’aderire su base volontaria ad una certificazione ambientale di prodotto, sono molteplici, sotto elencheremo i principali:

  • Raggiungere e monitorare la conformità e il rispetto delle norme ambientali;
  • Garantire una gestione più attenta dei fattori di rischio, il monitoraggio degli impatti ambientali e degli indicatori per la valutazione delle prestazioni;
  • Riconoscimento a livello nazionale ed internazionale;
  • Affidabilità, reputazione, competenza e competitività in termini di sostenibilità, aumentando così il business e aprendo nuovi mercati anche esteri;
  • Migliorare i rapporti con stakeholder, azionisti, organi di controllo;
  • Ottenere maggiore partecipazione dei dipendenti, migliore ambiente di lavoro;
  • Ottimizzare, semplificare ed efficientare i processi;
  • Creare adattamento ed innovazione dei processi tecnologici;
  • Risparmiare materie prime ed energia, ridurre gli sprechi e i costi di produzione ottimizzando l’utilizzo delle risorse e i processi operativi;
  • Evitare la possibilità di incidenti ambientali e pesanti sanzioni con interruzione delle attività aziendali;
  • Possibilità di ottenere agevolazioni, quali contributi pubblici, incentivi statali, agevolazioni fiscali per migliorare l’eleggibilità e abbassare i costi assicurativi;
  • Opportunità per partecipare a gare pubbliche e private e ricevere valutazioni positive da società accreditate;
  • Migliorare continuamente le prestazioni ambientali

Per quanto riguarda il miglioramento della performance ambientale e la produttività delle risorse possiamo suddividere i vantaggi riguardanti il processo e i vantaggi riguardanti il prodotto.

Per i vantaggi che riguardano il processo:

  • risparmio di materiali produttivi derivante da un più completo trattamento degli stessi, dalla loro sostituzione, riutilizzo o riciclo;
  • incremento dei rendimenti di processo
  • minori tempi di inattività attraverso un più attento monitoraggio e manutenzione
  • migliore utilizzo dei sottoprodotti
  • conversione dei rifiuti in qualcosa che abbia valore
  • risparmio energetico durante il processo di produzione
  • riduzione del materiale di stoccaggio e dei relativi costi di gestione
  • risparmi derivanti da un ambiente di lavoro più sicuro
  • eliminazione o riduzione dei costi delle attività inerenti gli scarichi o il trattamento, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti
  • miglioramenti nel prodotto ottenuti come un sottoprodotto di modifiche di processo.

Per i vantaggi relativi al Prodotto:

  • qualità più elevata
  • costo ridotto ( grazie ad esempio alla sostituzione di materiale riciclato )
  • costi inferiori per l’imballaggio
  • uso delle risorse più efficiente da parte dei prodotti
  • prodotti più sicuri
  • costi di smaltimento inferiori per i clienti
  • valore di rivendita più elevato

 Conclusione

E’ una ricerca multidimensionale e racchiude tutti i principali pilastri discussi nella parte introduttiva dell’elaborato. Tuttavia, sono ancora pochi gli studi di valutazione della sostenibilità e di comparazione. Si sono individuate alcune aree di intervento, agendo sulle quali, potrebbero ridurre tali gap e massimizzare i loro obiettivi di tutela dell’ambiente e di vantaggio competitivo.

Il panorama appare, dunque, promettente, tuttavia, appare altrettanto evidente la necessità da parte di istituzioni e imprese di investire nell’attuazione di strategie di marketing e comunicazione, talvolta congiunte, per diffondere conoscenza e fiducia per aumentare le vendite dei prodotti certificati.

L’attuale fase di mercato registra la presenza di aspetti critici che destano preoccupazione e rendono necessaria l’adozione di misure correttive.

Per quanto riguarda gli aspetti normativi, la questione più complessa e delicata riguarda gli equilibri tra il concetto di volontarietà che dovrebbe essere proprio della decisione di sottoporsi a certificazione  e l’obbligo sostanziale di certificarsi o comunque il trattamento privilegiato di cui beneficiano le aziende certificate per quanto attiene ai rapporti con l’Amministrazione Pubblica.

A fronte di questo impegno, la pubblica amministrazione dovrebbe dare un riconoscimento alle imprese che adottano standard volontari, concedendo vantaggi dal punto di vista amministrativo sotto forma di incentivi indiretti. Nella pratica però questo non avviene: le aziende certificate lamentano l’assenza di supporto e soprattutto la mancanza di agevolazioni che potrebbero tradursi nella semplificazione della normativa.

(A cura di Sabrina Ciullo)

Bibliografia

  • Caroli, 2021, Economia e gestione sostenibile delle imprese, McGraw-Hill Education
  • Kerry ,V. Turner , I Bateman, 2003, Economia ambientale, manuali, Il Mulino
  • Iraldo, E. Cancila, 2010, Le certificazioni ambientali per le imprese. Metodologie, approcci operativi e casi di eccellenza, Il sole 24 ore
  • Lombardo, 2021, Economia e gestione delle imprese sostenibili. Ricerche sui modelli per l’innovazione e la sostenibilità economica, sociale e ambientale, McGraw-Hill Education
  • Gazzetta ufficiale – Testo unico Ambientale
  • accredia.it

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