Le declinazioni della CSR
di Giuseppe Pepe
Il classico binomio strategia – struttura (Chandler,1962), che prevede una strategia diversa per le diverse forme strutturali organizzative delle aziende, si può ritenere superato se si prende in considerazione una visione di stakeholder relationship che determina innovazioni di sistema tramite l’utilizzo di alleanze e partnership. Prendendo come punto di riferimento tale teoria diventa ancora più evidente che il concetto di CSR non può essere utilizzato come strumento per realizzare un consenso facile e unanime bensì può essere declinato come:
1. Driver di pattern sostenibili di sviluppo a livello locale e globale;
2. Agente differenziale per modelli competitivi superiori;
3. Componente base per le relazioni tra imprese, società e enti pubblici.
Cerchiamo di chiarire in maggior dettaglio ciascuno dei punti che seguono.
1. Driver di pattern sostenibili di sviluppo a livello locale e globale
La correlazione tra responsabilità e sviluppo è evidente. Infatti, gli imprenditori devono incrementare e sostenere la domanda sviluppatasi nel paese per obiettivi sociali, collaborando con altre forze sociali per risolvere problemi di ordine quotidiano. Nel corso del tempo si sono affermati modelli innovativi di sviluppo locale, evidenziando come le PMI riescano a cooperare con gli enti pubblici e la società per ottenere coesione sociale e benessere economico, ma tutelando, allo stesso tempo, le risorse naturali. A livello globale, assistiamo ad un ruolo sempre più imponente delle grandi imprese che con le loro capacità e risorse devono progettare dei pattern di sviluppo globali. Un esempio, è il Millennium Development Goals, dichiarazione firmata dagli stati formanti le Nazioni Unite comprendente una serie di punti, tra i quali sradicare l’estrema povertà, rendere universale l’istruzione, promuovere la parità dei sessi, ridurre la mortalità infantile, tutelare la maternità, garantire anche la sostenibilità ambientale e incoraggiare un partenariato mondiale per lo sviluppo.
2. Agente differenziale per modelli competitivi superiori
La responsabilità sociale, oltre a valorizzare le relazioni con gli stakeholder, deve rendere possibile un’innovazione sostenibile a livello sociale e ambientale. Solo in tal modo le aziende potranno cogliere le crescenti opportunità di mercato nei developed and developing countries. In particolar modo paesi come Brasile, India, Cina e il continente africano rappresentano realtà in cui, proponendo soluzioni che coniugano efficienza economica, compattezza sociale e tutela ambientale, si può pensare di costruire un mercato con elevate prospettive di crescita. La responsabilità e la sostenibilità in tal modo ridefiniscono i mercati, il concetto imprenditoriale, i processi di creazione del valore, i meccanismi di management e di accountability. L’Europa, nel Green Paper, ritiene che “To become the most competitive and dynamicc knowledge-based economy in the world, capable of sustainable economic growth with more and better jobs and greater social cohesion” (Commissione delle Comunità Europee, 2001). Le driving forces per lo sviluppo, secondo il modello delineato dalla UE, sono la conoscenza e sostenibilità, puntando sulla capacità di innovazione e sul capitale umano, culturale, ambientale e sociale. Infatti, l’Europa deve applicare una logica di values-based competition, facendo dell’intelligenza, della conoscenza e della componente valoriale i fattori critici di successo.
3. Componente base per le relazioni tra imprese, società e enti pubblici
La CSR è il fondamento per collaborazioni e partnership tra soggetti pubblici e privati, tanto che gli attori sociali si assumono impegni sempre più gravosi cercando di governare il processo di globalizzazione secondo principi di responsabilità e sussidiarietà (Velo, 2003). Un ruolo importante è quello delle imprese che modernizzano i meccanismi di welfare attraverso soluzioni di welfare mix, che presumono la compartecipazione dei soggetti economici che fanno parte della società, senza imposizioni legislative, in modo da massimizzare le loro performance.
Bibliografia
Chandler A.D. (1962), Strategy and Structure: Chapters in the History of the American Industrial Enterprise, MIT Press, Cambridge.
Commissione delle Comunità Europee (2001 b), Green Paper Promoting a European Framework for Corporate Social Responsability, Bruxelles, COM(2001)366final.
Velo D., La responsabilità sociale dell’impresa nel mercato globale, Sinergie, n.60, 2003, pp.35-49.