Fisco Diritto tributario

Nuovi adempimenti in materia di IVA: il paradosso della mancata semplificazione annunciata

Nuovi adempimenti in materia di IVA: il paradosso della mancata semplificazione annunciata

di Claudio Melillo

In prossimità delle scadenze utili alla presentazione delle dichiarazioni annuali IVA 2017, si delinea un quadro critico avente ad oggetto le modifiche apportate dal legislatore. Il paradosso consiste nel fatto che, con l’obiettivo (dichiarato ma mai del tutto attuato) di semplificare il rapporto Fisco-Contribuente, il legislatore fiscale introduce costantemente nuovi e rilevanti oneri in capo ai professionisti.

La dichiarazione annuale IVA non rappresenta un mero riepilogo di tutte le operazioni attive e passive poste in essere nel periodo d’imposta. Permette al contribuente di effettuare la riliquidazione del tributo riferita all’intera annualità rendendo definitiva la sua posizione rispetto all’Erario, con conseguente determinazione di un debito o credito d’imposta.

Un tema, dunque, che desta forte interesse e, al contempo, forte preoccupazione, nonostante le modifiche introdotte. Tra le principali novità, la modalità di presentazione.

Si prevede che la dichiarazione IVA non si presenti più unitamente al Modello Unico ma in forma autonoma entro e non oltre il 28 febbraio, fermo restando il termine ultimo, previsto per il versamento, del 16 marzo. Ciò implica che, in sostituzione della comunicazione annuale dell’IVA, siano introdotte otto nuove comunicazioni trimestrali: quattro riguardanti l’invio delle fatture emesse e ricevute, il cd. spesometro; altre quattro riguardanti le liquidazioni IVA.

Modifiche ulteriori riguardano la compilazione e le istruzioni relative al modello.

Lungi da una semplificazione, a titolo esemplificativo, è da notare la soppressione del rigo VE3, in virtù dell’inserimento di tre nuove righe che, con riferimento alle operazioni attive, definiscono tre diverse percentuali di compensazione.

Tralasciando altre simili modifiche, a suscitare maggiore interesse sono i quadri VO e VG.

Il quadro VO, utile a comunicare opzioni e revoche in materia di imposte, vede la maggiore novità nel rigo VO33 in cui si introduce la casella “revoca” per comunicare l’abbandono del regime contabile ordinario, scelto dal contribuente forfettario dal 2015. Nel rigo VO34 è stata invece soppressa la casella “opzione”, in quanto dal 2016 non è più possibile aderire al regime forfettario per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità.

Il quadro VG è del tutto nuovo. Concerne l’adesione al regime previsto per le società controllanti che intendono avvalersi della procedura di compensazione dell’Iva in riferimento ad una o più società controllate.

La presente trattazione, ben lontana dal ricomprendere tutte le modifiche apportate, vuole invece essere spunto di riflessione in merito al dibattito che, da qualche mese, è oggetto di proteste da parte delle categorie professionali. Si può prendere atto di un quadro normativo, in materia fiscale, del tutto instabile e incerto, pervaso da molteplici scadenze, tutt’altro che favorevoli all’operato dei professionisti. A conferma di quanto appena sostenuto, è emblematica l’agitazione dei commercialisti, simbolo di un disagio causato dall’indifferenza delle istituzioni e della politica.

Un compromesso pare essere stato raggiunto con il decreto Milleproroghe che farebbe ben sperare in un riordino del sistema fiscale a seguito di una maggiore apertura ad alcune tematiche tra cui lo spesometro annuale e non più semestrale a partire dal 2018.

In conclusione, si può sostenere che la protesta dei professionisti, per la prima volta così incisiva, rappresenti sicuramente un passo avanti nel tentativo di dispiegare una materia travagliata e complessa come quella fiscale ma sia ancora ben lontana dal garantire una semplificazione concreta e duratura, anche a beneficio del Contribuente.

- Dottore Commercialista ed Esperto Contabile iscritto all’ODCEC di Milano. - Membro delle Commissioni “Fiscalità Internazionale” e “Contenzioso” dell’ODCEC di Milano. - Membro del Comitato Scientifico dell’Istituto Nazionale di Ragioneria (INR). - Owner presso “Studio Tributario Melillo” in Milano e Legnano. - Founder & Managing Partner presso Melillo & Partners Studio Legale Tributario. - Of Counsel (Tax Advisor) presso Studio AGFM – Alinovi, Guiotto, Ferrari & Mattioli (www.studioagfm.it) di Parma e Milano. - Of Counsel (Tax Advisor) presso Eurocons S.r.l. (www.eurocons.it) di Torino. - Dottore di Ricerca in Diritto Tributario presso la Seconda Università degli Studi di Napoli. - Direttore Scientifico del Centro Studi di Economia e Diritto – Ce.S.E.D.. - Direttore Editoriale del periodico digitale free ECONOMIAeDIRITTO.it, iscritto al Tribunale di Milano. - Co-responsabile scientifico (insieme al Prof. Ing. Antonio Nesticò) del progetto di ricerca in materia di valutazione dei beni intangibili a fini tributari, condotto dal Ce.S.E.D. di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Fisciano (SA). - Docente e membro del Comitato Scientifico del Corso di Laurea in Scienze Criminologiche, dell’Investigazione e della Sicurezza presso l’Università L.U.de.S. di Lugano e Malta. - Collaboratore delle principali riviste specializzate in materia tributaria e societaria. - Cultore di Diritto Tributario. - Docente in materia tributaria in master, corsi, seminari e convegni in Italia e all’estero (es. Master in Diritto Tributario, Contabilità e Pianificazione Fiscale presso LUISS Guido Carli). - In attesa di iscrizione all’Albo dei CTU del Tribunale di Milano (Sezione Civile e Penale). - In procinto di conseguire la Laurea in Ingegneria Gestionale. - Idoneo all’insegnamento di Diritto Tributario, Scienza delle Finanze, Finanza Aziendale e Politica Economica presso l’Università LUISS di Roma. - Correlatore di tesi di laurea specialistica presso la cattedra del Prof. Alberto Nobolo dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

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