Le prospettive di estensione della no tax area
(di Francesco Pizzuto)
Nell’ ottica di un’ insopprimibile esigenza di incentivare i primi passi dell’ auspicata ripresa economica, la Legge di Stabilità 2016 profila, a partire però dal 2017, l’elevazione della soglia della “no tax area” per i pensionati. In concreto, si tratta di uno spostamento dell’ asticella che marca il limite entro il quale il reddito percepito durante l’anno solare resta esente dalla tassazione. Si passerà da 7500 a 7750 Euro per gli under 75 e da 7750 a 8000 Euro per gli ultrasettantacinquenni.
L’ aumento del limite minimo da cui partire per applicare la tassazione si troverebbe così a coincidere con quello già in vigore per i lavoratori dipendenti.
L’esenzione, nello specifico, riguarda tanto l’ Irpef, quanto le addizionali regionali e comunali. In questo senso, il beneficio netto dovrebbe variare a seconda del comune di residenza. Secondo una proiezione a cura del Servizio Politiche Fiscali e Previdenziali Uil, un pensionato al di sotto dei 75 anni, con un reddito pari a 7625 Euro, residente a Roma, usufruirà di un aumento pari a 170 Euro mensili; se residente a Milano, il beneficio sul rateo mensile sarà di circa 130 Euro; infine, se lo stesso pensionato fosse residente a Palermo si ritroverebbe accreditati 220 Euro in più al mese.
Ogni buona notizia, tuttavia, ci conduce alla scoperta di almeno un lato negativo della stessa medaglia. Per esempio, proprio l’ innalzamento della no tax area rappresenta uno dei motivi che costringerà il Governo a prolungare il blocco dell’ indicizzazione delle pensioni, introdotto dal Governo Letta, quindi:
- nella misura del 100 % per i trattamenti pensionistici pari o inferiori a 1500 Euro, equivalente a tre volte il trattamento minimo;
- del 95 % per i trattamenti di importo compreso tra 1500 e 2000 Euro;
- del 75 % per le pensioni superiori a quattro volte il trattamento minimo e pari o inferiori a cinque volte il trattamento medesimo;
- nella misura del 50 % qualora l’importo dovesse superare i 2500 Euro;
- del 45 % per le pensioni superiori a sei volte il trattamento minimo.
Bisogna sottolineare che il processo di equiparazione della no tax area decollerà soltanto a partire dal 2017, un intervento rivolto a favore dei pensionati italiani che continuano ad essere tra i più tassati d’ Europa, dovendo sopportare un’ aliquota media del 21 %, cioè quasi il doppio rispetto a quella della media OCSE, pari al 12,4 %. Inoltre, la perequazione automatica costituisce un diritto per i pensionati, ed il blocco, benché parziale, configura un’ ostentata presa di posizione da parte del Governo che si pone altresì in antitesi rispetto a quanto sancito dalla Corte Costituzionale con la Sentenza n. 70/2015 nel senso della illegittimità dell’ art. 24 del Decreto Legge n. 201 del 2011 (cd. Riforma Fornero) in riferimento al blocco dell’ adeguamento per il biennio 2012-2013.