Arbitraggio Fiscale: la Strategia OCSE
(di Alessio Rombolotti)
Pochi giorni fa l’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OCSE) ha mosso il suo secondo passo contro l’erosione della base imponibile nazionale e il trasferimento dei profitti verso paesi a bassa imposizione fiscale. L’anno scorso l’OCSE aveva varato il progetto BEPS (Base Erosion and Profit Shifting[1]) proprio mentre negli Stati Uniti alcune importanti multinazionali stavano trasferendo all’estero la propria residenza per per ottenere vantaggi fiscali. Oggi le tax-inversions sono una delle questioni di maggior rilevanza per l’Amministrazione americana e per il Congresso.
La strategia dell’OCSE per contrastare quello che viene definito “arbitraggio fiscale” è stata illustrata il 18 settembre a Mosca, durante l’incontro dei ministri finanziari del G20. Il programma BEPS è basato su 15 punti, a parte la ricerca di garantire le entrate riallineando il livello di tassazione con l’attività economica e la creazione di valore il BEPS ha l’obiettivo di affrontare l’erosione della base imponibile nazionale e il trasferimento dei profitti verso paesi a bassa imposizione fiscale creando, relativamente a questo problema, un’unica regolamentazione fiscale internazionale ed eliminando la doppia non-tassazione.
Le 15 azioni del BEPS sono:
- Affrontare le questioni fiscali poste dall’economia digitale
Identificazione degli ostacoli principali e delle migliori opzioni disponibili per adottare un approccio olistico della tassazione diretta e indiretta. Fra i diversi casi da affrontare quello di una società con presenza digitale in un paese diverso da quello di residenza non soggetta a tassazione a causa della mancanza di coordinamento nella fiscalità internazionale.
- Neutralizzare gli effetti degli hybrid mismatch arrangements[2]
L’adozione di disposizioni per neutralizzare gli effetti degli hybrid mismatch arrangements, e.g. doppia non-tassazione, doppia deduzione, deferimenti a lungo termine, potrebbe richiedere cambiamenti alla Model Tax Convention[3].
- Revisione della regolamentazione sulle CFC (Controlled Foreign Companies)
Adozione di disposizioni relative alla struttura delle CFC.
- Limitare l’erosione fiscale derivante dalle deduzioni di interessi ed altri costi finanziari
Adozione di disposizioni per limitare le deduzioni di costi finanziari. Per esempio con l’utilizzo del debito di parti terze o parti correlate per ottenere forti deduzioni fiscali o per finanziare la produzione di reddito non tassabile o tassabile a lungo termine.
- Contrastare strategie fiscali elusive
Revisione delle possibilità di agevolazioni ed esenzioni fiscali con un approccio olistico.
- Impedire l’abuso dei benefici fiscali
Sviluppo di un modello per la definizione dei regolamenti fiscali locali per prevenire l’attribuzione di benefici fiscali non appropriati.
- Impedire di evitare lo status di “stabile organizzazione”
Il BEPS richiede di cambiare la definizione di “stabile organizzazione” per impedire di evitarne l’attribuzione.
8,9,10. Assicurare che i prezzi di trasferimento siano in linea con la creazione di valore
Adozione di regole per prevenire trasferimenti di profitto riattribuendo attività intangibili, rischi, capitale alle diverse consociate del gruppo e per prevenire l’assunzione di rischi non arm’s length.
- Adozione di metodologie per acquisire ed analizzare i dati sui trasferimenti di profitto
Misurazione dei fenomeni di trasferimento dei profitti e di erosione fiscale per valutare l’efficacia delle azioni previste dal programma BEPS.
- Richiedere la dichiarazione di strategie fiscali aggressive
Rendere obbligatoria la dichiarazione delle strategie fiscali aggressive adottate dal contribuente.
- Revisione della documentazione sul transfer pricing
Incremento della trasparenza ed adozione di un modello standard per la dichiarazione dell’allocazione dei profitti, dell’attività e delle tasse pagate dalle consociate del gruppo.
- Aumentare l’efficacia del sistema di risoluzione delle controversie
Rimuovere gli ostacoli che limitano l’utilizzo del MAP[4].
- Sviluppare uno strumento multilaterale
Analizzare le questioni fiscali relative ad uno strumento multilaterale che permetta alle giurisdizioni che lo vogliano di emendare i trattati bilaterali per adottare le misure previste dal programma BEPS.
Il BEPS è un progetto ambizioso che, in funzione del tipo di azione, richiederà alcuni anni per essere reso operativo. Al G-20 di Mosca l’OCSE ha presentato un documento che affronta sette delle quindici azioni previste dal programma: la 1,2, 5, 6, 8, 13, 15. L’azione 11, che richiede la misurazione dell’entità dell’arbitraggio fiscale per valutare l’efficacia del programma non è fra queste, ma ovviamente, come sempre, l’ostacolo maggiore al funzionamento di un progetto multilaterale è la volontà dei singoli di collaborare ed applicarlo.
Note
[1] Action Plan on Base Erosion and Profit Shifting, OECD luglio 2013 http://www.oecd.org/ctp/beps-2014-deliverables.htm.
[2] Gli hybrid mismatch arrangements sono transazioni che sfruttano le differenze di trattamento fiscale, di entità, prodotti e servizi, fra due, o più, nazioni.
[3] La OECD Model Tax Convention ha lo scopo di risolvere le principali questioni di fiscalità internazionale relative alla doppia imposizione.
[4] MAP è l’acronimo di Mutual Agreement Procedure, un sistema dell’OCSE per risolvere le controversie fiscali internazionali.