Diritto Diritto amministrativo

L’Open Government nella Pubblica Amministrazione

Dott.  Pastore Paolo

Sommario

Nel corso dell’ultimo decennio sono state stilate le regole tecniche che rappresentano un elemento fondamentale per la gestione e la conservazione sicura e corretta del documento informatico, l’ultimo tassello per la piena applicazione del Codice dell’Amministrazione digitale. Ora la pubblica amministrazione ha tutti gli elementi per lo switch off dal cartaceo al digitale. Con le medesime regole vengono definite le misure tecniche, organizzative e gestionali volte a garantire l’integrità, la disponibilità e la riservatezza delle informazioni contenute nel documento informatico.

Nel presente lavoro vengono focalizzati l’iter di formazione delle regole tecniche, la formazione di un documento informatico, l’uso della firma digitale e la conservazione del documento, nonché la sicurezza ed i protocolli ammessi dello stesso.

Open Government nella Pubblica Amministrazione

Introduciamo il concetto di “Open government” (amministrazione aperta) inteso come un modo di governo trasparente, partecipativo e responsabile nei confronti dei cittadini. Applicando tali principi si permette alla popolazione di comprendere l’attività di un’amministrazione, facilitando l’accesso alle sue informazioni, attuando misure di condivisione dati e di gestione degli archivi.

Quindi l’Open Government si fonda sui principi di trasparenza, partecipazione ed accountability. Attuando tali principi si giunge ad un’erogazione più efficace dei servizi pubblici ad ogni livello, oltre che un rafforzamento della fiducia dei cittadini e una riduzione della corruzione.

A livello internazionale, la Carta internazionale dei dati aperti (2015), adottata in occasione del Vertice mondiale dell’iniziativa “Open Government Partnership” si pone l’obiettivo di migliorare l’efficacia e la qualità della buona governance a tutti i livelli di governo, adottando regole comuni per la realizzazione di un’amministrazione aperta.

L’Open Government Partnership (OGP) consiste in un’iniziativa multilaterale dei Governi, nata nel 2011, che mira a promuovere politiche innovative al fine di rendere le istituzioni pubbliche più aperte e responsabili. In questo modo è possibile garantire la trasparenza della P.A, la lotta alla corruzione ed i principi della democrazia partecipata.

L’OGP attualmente è composta da 70 membri, tra cui l’Italia. La “Dichiarazione sull’open government” che gli Stati sottoscrivono tramite i rappresentanti dei rispettivi Governi esplicita gli obiettivi dell’OGP. In particolare, risulta fondamentale approvare un Piano d’azione, il cui contenuto è stabilito in modo partecipato con la società civile. L’Italia ha redatto il primo Piano d’azione nel 2012, indicando misure relative alla trasparenza, integrità, semplificazione e politiche di open data   in favore della collaborazione e partecipazione dei cittadini all’attuazione delle politiche pubbliche.

Il passaggio dal concetto di “Open government” a quello di “Open State”, sembra dunque rappresentare il fine ultimo cui mira l’intervento dell’OCSE, intendendosi con l’espressione “open State“, “la situazione in cui i poteri esecutivo, legislativo e giudiziario, le autorità amministrative indipendenti e tutti i livelli di governo – fatti salvi i rispettivi ruoli e prerogative e, più in generale, l’indipendenza loro riconosciuta dagli assetti giuridici e istituzionali vigenti – collaborano, sfruttano sinergie e condividono buone pratiche ed esperienze tra di loro e con gli stakeholder per promuovere trasparenza, integrità, responsabilità e partecipazione degli stakeholder, a sostegno della democrazia e della crescita inclusiva”.

Il principio di trasparenza

Nell’ambito del processo di riforma della pubblica amministrazione iniziato negli anni ’90, la trasparenza passa attraverso tre fasi fondamentali, collegate a tre fondamentali interventi legislativi: la L. n. 241 del 1990, il D. Lgs. n. 150 del 2009 e soprattutto il D. Lgs. n. 33 del 2013. A questi interventi si aggiunge la Legge 7 agosto 2015, n. 124 (c.d.  Legge Madia) e, in attuazione della delega in essa contenuta, con il D. Lgs. 97/2016 (cd. FOIA italiano), che introduce un’ulteriore misura per la trasparenza della macchina pubblica, finalizzata, oltre che a favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’ utilizzo delle risorse pubbliche, anche a promuovere la partecipazione al dibattito pubblico.

Con il D. Lgs. 150/2009 assistiamo all’affermarsi della trasparenza come accessibilità totale, finalizzata al controllo sull’operato delle pubbliche amministrazioni ed al rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità. Quindi, la riforma del 2009 è incentrata su due obiettivi prioritari: efficienza e responsabilizzazione delle pubbliche amministrazioni. Questi ultimi passano attraverso la valutazione della performance del dipendente pubblico, alla quale deve corrispondere un sistema di premialità e tutto nella logica del miglioramento dei servizi pubblici. Questa riforma va oltre quanto delinea la trasparenza che diventa uno strumento volto alla prevenzione della corruzione, sulla scia di quanto già affermato a livello internazionale con la Convenzione dell’ONU contro la corruzione (UNCAC) di Merida del 2003, sottoscritta dall’Italia nel 2003. Quindi i temi della trasparenza, dell’accountability e del controllo sono strettamente all’esigenza di prevenzione della corruzione.

L’Accountability

Il principio di accountability è presente nella Convenzione internazionale anticorruzione, oltre quello di trasparency. Si tratta del principio del “rendere conto”, ovvero dell’obbligo di dare conto del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, cioè delle risorse che sono state assegnate per il raggiungimento delle finalità che l’amministrazione persegue.

Il termine, di origine anglosassone, si afferma negli anni 80 in cui si diffondono nuove tecniche di gestione manageriali che implicano l’esigenza di misurare e valutare le performance delle amministrazioni pubbliche per rendere conto delle azioni pubbliche nei confronti della cittadinanza. Si affermano, quindi, nuovi paradigmi organizzativi della PA, basati sulla responsabilizzazione dei manager sui risultati, sulla direzione per obiettivi e sulla valutazione delle performance e aventi come precondizione imprescindibile la separazione tra politica e amministrazione (New Public Management – NPM).

A partire dagli anni ’90 si assiste poi al passaggio dal government alla governance, basato principalmente sul coinvolgimento di tutti gli stakeholders sociopolitici (Public Governance). Questo nuovo modello non si sostituisce al NPM, ma si aggiunge ad esso, superandone alcune criticità. Esso è incentrato, oltre che sulla partecipazione ai processi decisionali di attori non istituzionali, anche sulla cooperazione tra diversi livelli di governo, finalizzata comunque alla costruzione di processi decisionali partecipativi ed aperti. Si tratta, quindi, di una multilevel governance, poiché si registra un’azione coordinata di governo tra attori di natura diversa ai vari livelli istituzionali.

È possibile distinguere diverse forme di accountability, tutte finalizzate a migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’agire pubblico:

  • Accountability politica: rendere conto ai partiti politici e da ultimo agli elettori;
  • Accountability legale: rendere conto agli organi dell’amministrazione giudiziaria;
  • Accountability amministrativa: render conto ad autorità amministrative indipendenti, come l’ANAC;
  • Accountability sociale: rendere conto agli stakeholders, intesi quali gruppi di interesse.

Dunque, la necessità di accedere all’informazione pubblica per valutare le performance delle amministrazioni pubbliche mette in correlazione i due principi di trasparenza e accountability. Maggiori sono i livelli di trasparenza, maggiore è la probabilità che molti aspetti dell’amministrazione possano essere misurati.

La possibilità di consentire ai cittadini di partecipare in modo attivo alla gestione della macchina pubblica determina un radicale cambiamento delle dinamiche di potere, anche e soprattutto al fine di prevenire fenomeni di corruzione. Quindi, trasparenza e accountability possono contribuire fortemente a migliorare i risultati dell’amministrazione, sia prevenendo fenomeni di cattiva amministrazione, sia imponendo una rendicontazione dell’azione pubblica nei confronti degli stakeholders, così come postulato nei nuovi paradigmi organizzativi della PA.

Bibliografia

a) Fonti dottrinarie

Filippo Patroni Griffi, La Trasparenza della pubblica amministrazione tra accessibilità totale e riservatezza, in www.federalismi.it, (2013), n. 8, p. 2.

Luigi Reggi, Cosa è l’accountability, in Formez PA, (2017), p. 3.

Borgonovi, Fattore, Longo, Management delle Istituzioni Pubbliche, EGEA, Milano, 2009.

Ermanno Granelli, Trasparenza, accountability, controllo. I tre pilastri per la prevenzione della corruzione, in UN NUOVO MANAGEMENT PUBBLICO COME LEVA PER LO SVILUPPO Atti del seminario “Istituzioni norme risultato”, 2016.

Luigi Reggi, Normativa per la trasparenza e l’accountability, in Formez PA, (2017), p. 4-5.

Gianluca Gardini, La nuova trasparenza amministrativa: un bilancio a due anni dal “FOIA Italia”, in www.federalismi.it, (2018), n. 19, p. 7.

b) Sitografia

https://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/Attivitadocumentazione/Trasparenza/AttiMateriaTrasparenza/AccessoCivico

https://www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1104167.pdf

https://www.foia.gov.it/wp-content/uploads/2020/08/Monitoraggio-FOIA-2017-2019_Dfp-uid-luglio-2020-.pdf

https://rm.coe.int/trasparenza-e-open-government-commissione-per-la-governance-relatore-a/16808ee8b7

http://www.funzionepubblica.gov.it/attivita-internazionali/ogp

http://open.gov.it/wp-content/uploads/2017/06/addendum-istituzioni.pdf

Stefano Marci, Dall’open government all’open State: la nuova raccomandazione dell’OCSE, in Senato della Repubblica, Esperienze (2018), n.30, p.19

http://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/dipartimento/30-03-2017/la-prima-edizione-del-premio-opengov-champion

http://open.gov.it/open-government-forum/

http://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/dipartimento/30-03-2017/la-prima-edizione-del-premio-opengov-champion

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