Direttore Scientifico: Claudio Melillo - Direttore Responsabile: Serena Giglio - Coordinatore: Pierpaolo Grignani - Responsabile di Redazione: Marco Schiariti
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wroclaw

(di Justyna Żylińska) [i]

Traduzione dalla lingua polacca Jolanta Grebowiec-Baffoni

La protezione penale e giuridica dei documenti nel contesto di reato del falso intellettuale (articolo 271 c.p.)

I. Le questioni relative ai documenti possono essere analizzate tenendo conto di varie problematiche. In primo luogo, dal punto di vista della definizione del contenuto e della sostanza del documento, delle funzioni che esso compie nella società, nonché della possibilità delle sue distorsioni e della sua introduzione nelle transazioni legali in modo non autorizzato. La legge penale tratta principalmente la protezione dell’autenticità del documento come base per l’equità delle operazioni legali. Le scienze giuridiche connesse con i procedimenti penali e civili dedicano molta più attenzione al documento, tenendo anche conto della sua funzione probatoria nella determinazione della legge esistente, del rapporto giuridico o delle circostanze aventi il significato giuridico. Infine, stabilire se il documento è vero o falso, la sua distruzione, la trasformazione o l’accettazione della sua conformità con l’originale, è il dominio delle scienze forensi[ii].

L’opinione dell’esperto della scrittura nel processo penale alla luce della revisione del procedimento penale polacco

(di Katarzyna Lizynska[i])

Traduzione dalla lingua polacca Jolanta Grebowiec-Baffoni

Il 1° luglio 2015 è entrata in vigore la sostanziale novellizzazione del codice di procedura penale polacco, che è stato un punto di svolta nel procedimento contraddittorio. I lavori sulla modifica sono durati dal 2009. La Commissione di Codificazione ha concluso che il processo polacco era un processo basato sull’inquisitorio predisposto a chiarire i fatti del caso, e non sul contradditorio mirante a chiarire il caso, il che significa che il peso della responsabilità per l’esito del processo è stato distribuito in modo improprio.

La sospensione condizionale della pena di detenzione prevista dal codice delle infrazioni polacco

(di Katarzyna Liżyńska[i])

Traduzione dalla lingua polacca a cura di Jolanta Grebowiec-Baffoni

Come introduzione alle riflessioni sulla sospensione condizionale dell’esecuzione di una pena detentiva, occorre avvicinare l’istituzione stessa di sospensione condizionale dell’esecuzione, in quanto è un’istituzione che appare sia nella legge polacca sulle infrazioni, sia nel codice penale. Le osservazioni introduttive consentiranno di comprendere il meccanismo di funzionamento di questa istituzione nel diritto penale ampiamente definito.

La sospensione condizionale della pena è una misura di prova tradizionale nel sistema penale polacco. Si riferisce sia alla pena detentiva per il reato che alla pena detentiva per l’infrazione[ii]. Essa si basa sull’effettiva esecuzione della pena determinata dal giudice nella convinzione che l’obiettivo della pena verrà raggiunto nonostante che la pena stessa non verrà scontata dal trasgressore. La previsione criminologica del perpetratore suggerisce che egli in futuro non commetterà alcun crimine o alcuna infrazione e che egli non richiede nessun riadattamento.

L’etica professionale e i metodi innovativi per diffondere l’accesso ai servizi legali (e alle competenze legali) dal punto di vista dell’avvocato

(di Monika Filipowska-Tuthill[i])
Traduzione dalla lingua polacca Jolanta Grębowiec-Baffoni

Introduzione

Il contemporaneo sistema della tutela legale si basa su quattro pilastri: l’indipendenza di autogestione, l’immunità, il segreto dell’avvocato e l’etica professionale. La caratteristica distintiva degli avvocati  polacchi è il loro patriottismo senza precedenti e la sensibilità all’etica professionale. L’avvocato polacco era sempre consapevole del fatto che non era sufficiente conoscere la legge, ma che il comportamento etico era altrettanto importante. Senza etica, non è possibile svolgere in modo adeguato la professione di avvocato.

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(di Pietro Pavone)

La prestigiosa Università polacca di Wroclaw è stata teatro, dal 4 al 6 giugno 2014, del XVI Simposio di Studi sulla Scrittura.
Di fronte ad una numerosa platea, illustri esponenti delle scienze criminalistiche hanno dibattuto sui temi oggetto dell’evento apportando preziosi contributi personali nonché studi di casi concreti.
Le esperienze professionali nei diversi contesti internazionali dei relatori che si sono succeduti sul pulpito hanno arricchito l’analisi degli argomenti, offrendo agli stessi una connotazione di multidisciplinarità assolutamente essenziale nello studio delle scienze criminalistiche.
In questo quadro di necessaria amplificazione degli orizzonti della conoscenza intorno al tema dello studio sulla scrittura e sui documenti, ECONOMIAeDIRITTO.it ha trovato naturale collocazione presenziando le tre giornate dei lavori con relazioni ed interventi che hanno suscitato l’apprezzamento dei presenti.
L’opening del Simposio – come da tradizione – è stata affidata al Prof. Zdzislaw Kegel, fondatore dell’evento e membro del Comitato Scientifico del CeSED.
Si è dunque entrati nel vivo del dibattito affrontando gli aspetti grafici della scrittura, con particolare riguardo all’attività di analisi peritale, per poi sostenere il delicato tema della psicologia della scrittura. La valorizzazione dello scambio delle conoscenze grafologiche, resa possibile dal panorama internazionale rappresentato dai presenti nella “Sala della Musica” del Palazzo Principale dell’Università di Wroclaw, si è palesata nell’intervento del Prof. Iride Conficoni, dell’Università degli Studi di Urbino, che ha autorevolmente trattato il significato psicologico delle aste delle lettere nella grafologia morettiana, mettendo in risalto che “l’aspetto grafico della direzione assiale, risulta configurabile in una precisa caratteristica del grafismo e costituisce un unicum nel panorama grafologico internazionale”. La stessa relazione ha indotto la riflessione sulla centralità del sistema nervoso nell’esame della scrittura, con particolare riferimento ai riflessi provocati sui muscoli della mano.
Il tema della “firma modificata” ha posto le basi per le considerazioni in ordine alla falsificazione documentale, fenomeno criminale certamente non nuovo e recente, considerato che i falsi appartengono alla storia del crimine in Europa e nel mondo.
Da un punto di vista criminologico-giuridico, la falsificazione documentale è rilevante non solo quale condotta in sé, ma soprattutto quale condotta prodromica alla commissione di altre violazioni, di regola più gravi o rilevanti (ad esempio, evadere le imposte): il fenomeno della illecita sottrazione al pagamento delle imposte presenta una correlazione molto stretta con la falsificazione documentale, che il Direttore Editoriale dott. Claudio Melillo non ha mancato di evidenziare nella sua relazione concernente “L’importanza dell’analisi documentale e grafologica nella lotta all’evasione fiscale internazionale. Il caso italiano”.
Peraltro, la nocività sociale di condotte di contraffazione documentale, nel settore tributario italiano, si amplia ulteriormente ove si consideri che l’attività di accertamento è solo eventuale e comunque successiva rispetto al disvalore sociale già inesorabilmente realizzatosi.
Le considerazioni svolte attualizzano e rafforzano l’ambizioso progetto di ricerca in materia di “Criminologia e Criminalistica Tributaria”, di cui il Dott. Melillo è ideatore e coordinatore, finalizzato ad “analizzare i comportamenti che inducono gli individui e le imprese all’evasione fiscale e ad individuare misure preventive di questo grave fenomeno nonché meccanismi premiali per i soggetti virtuosi”.
Il caso italiano è stato ulteriormente messo a fuoco dal Responsabile di Redazione Avv. Giovanbattista Greco, che ha fornito un quadro essenziale della giurisprudenza relativa al valore probatorio della consulenza tecnica grafologica nell’ordinamento processuale civile italiano, prima distinguendo tra consulenza tecnica “deducente” e consulenza tecnica “percipiente”, poi soffermandosi sul valore attribuito nel nostro ordinamento alla consulenza grafologica.
La Prof.ssa Jolanta Grebowiec Baffoni, Responsabile delle Relazioni Internazionali della Rivista, curatrice della Rubrica di Criminologia e Criminalistica nonché docente presso l’Ateneo ospitante ha avuto un ruolo fondamentale sia nella fase di preparazione del Simposio che nel suo concreto svolgersi, consentendo la simultanea traduzione di diverse relazioni e arricchendo l’evento con uno specifico contributo, unitamente al Prof. Fabio Gabrielli (curatore della Rubrica Persona e Città e Preside della Facoltà di Scienze Umane presso la Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche di Lugano) in merito al bisogno di ritorno allo studio filosofico del documento in una società sempre più tecnologica e meno attenta all’altro, in modo da poter ritrovare i significati di fondo dell’esistenza umana.
In sostanza il meeting di Wroclaw, riuscendo, con estremo rigore scientifico, a coniugare i temi della psicologia applicata alle scienze del crimine, dell’importanza dei mezzi d’indagine per l’analisi tecnica e grafica dei documenti, della consulenza grafologica peritale e del suo valore probatorio, della falsificazione dei documenti, dell’erosione di materia imponibile indotta dal falso documentale, si è posto come un evento assolutamente interdisciplinare, in perfetta linea con lo spirito che anima la Rivista di ECONOMIAeDIRITTO.it, che è quello di “sostenere il principio di integrazione tra economia e diritto”.

 

 

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Dal 4 al 6 Giugno del 2014 si svolgerà la sedicesima edizione del Simposio di Studi sulla Scrittura organizzato dall’Università polacca di Wroclaw.

All’evento, che vedrà la partecipazione di alcuni tra i più illustri esponenti delle scienze criminalistiche operanti nel panorama internazionale, ECONOMIAeDIRITTO.it sarà presente con numerose relazioni.

Il Direttore Editoriale dott. Claudio Melillo affronterà il tema de ‘L’importanza dell’analisi documentale e grafologica nella lotta all’evasione fiscale internazionale. Il caso italiano’; il Responsabile di Redazione Avv. Giovanbattista Greco riferirà su ‘Il valore probatorio della consulenza tecnica grafologica nell’ordinamento processuale civile italiano’.

La Prof.ssa Jolanta Grebowiec Baffoni, curatrice della Rubrica di Criminologia e Criminalistica nonchè docente presso l’Ateneo ospitante ed il Prof. Fabio Gabrielli, curatore della Rubrica Persona e Città e Preside della Facoltà di Scienze Umane presso la Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche di Lugano, terranno interventi congiunti dal titolo ‘Dal testo all’esistenza, La fomazione dei giovani attraverso il documento filosofico‘ e ‘L’ansia e il rilassamento nella scrittura adolescenziale. I possibili vantaggi dell’applicazione dell’analisi grafo-linguistica in pedagogia e in assistenza sociale. Studi dei casi‘.

Informazioni e programma completo.

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