XVI Wroclaw Symposium on Questioned Document Examination
(di Pietro Pavone)
La prestigiosa Università polacca di Wroclaw è stata teatro, dal 4 al 6 giugno 2014, del XVI Simposio di Studi sulla Scrittura.
Di fronte ad una numerosa platea, illustri esponenti delle scienze criminalistiche hanno dibattuto sui temi oggetto dell’evento apportando preziosi contributi personali nonché studi di casi concreti.
Le esperienze professionali nei diversi contesti internazionali dei relatori che si sono succeduti sul pulpito hanno arricchito l’analisi degli argomenti, offrendo agli stessi una connotazione di multidisciplinarità assolutamente essenziale nello studio delle scienze criminalistiche.
In questo quadro di necessaria amplificazione degli orizzonti della conoscenza intorno al tema dello studio sulla scrittura e sui documenti, ECONOMIAeDIRITTO.it ha trovato naturale collocazione presenziando le tre giornate dei lavori con relazioni ed interventi che hanno suscitato l’apprezzamento dei presenti.
L’opening del Simposio – come da tradizione – è stata affidata al Prof. Zdzislaw Kegel, fondatore dell’evento e membro del Comitato Scientifico del CeSED.
Si è dunque entrati nel vivo del dibattito affrontando gli aspetti grafici della scrittura, con particolare riguardo all’attività di analisi peritale, per poi sostenere il delicato tema della psicologia della scrittura. La valorizzazione dello scambio delle conoscenze grafologiche, resa possibile dal panorama internazionale rappresentato dai presenti nella “Sala della Musica” del Palazzo Principale dell’Università di Wroclaw, si è palesata nell’intervento del Prof. Iride Conficoni, dell’Università degli Studi di Urbino, che ha autorevolmente trattato il significato psicologico delle aste delle lettere nella grafologia morettiana, mettendo in risalto che “l’aspetto grafico della direzione assiale, risulta configurabile in una precisa caratteristica del grafismo e costituisce un unicum nel panorama grafologico internazionale”. La stessa relazione ha indotto la riflessione sulla centralità del sistema nervoso nell’esame della scrittura, con particolare riferimento ai riflessi provocati sui muscoli della mano.
Il tema della “firma modificata” ha posto le basi per le considerazioni in ordine alla falsificazione documentale, fenomeno criminale certamente non nuovo e recente, considerato che i falsi appartengono alla storia del crimine in Europa e nel mondo.
Da un punto di vista criminologico-giuridico, la falsificazione documentale è rilevante non solo quale condotta in sé, ma soprattutto quale condotta prodromica alla commissione di altre violazioni, di regola più gravi o rilevanti (ad esempio, evadere le imposte): il fenomeno della illecita sottrazione al pagamento delle imposte presenta una correlazione molto stretta con la falsificazione documentale, che il Direttore Editoriale dott. Claudio Melillo non ha mancato di evidenziare nella sua relazione concernente “L’importanza dell’analisi documentale e grafologica nella lotta all’evasione fiscale internazionale. Il caso italiano”.
Peraltro, la nocività sociale di condotte di contraffazione documentale, nel settore tributario italiano, si amplia ulteriormente ove si consideri che l’attività di accertamento è solo eventuale e comunque successiva rispetto al disvalore sociale già inesorabilmente realizzatosi.
Le considerazioni svolte attualizzano e rafforzano l’ambizioso progetto di ricerca in materia di “Criminologia e Criminalistica Tributaria”, di cui il Dott. Melillo è ideatore e coordinatore, finalizzato ad “analizzare i comportamenti che inducono gli individui e le imprese all’evasione fiscale e ad individuare misure preventive di questo grave fenomeno nonché meccanismi premiali per i soggetti virtuosi”.
Il caso italiano è stato ulteriormente messo a fuoco dal Responsabile di Redazione Avv. Giovanbattista Greco, che ha fornito un quadro essenziale della giurisprudenza relativa al valore probatorio della consulenza tecnica grafologica nell’ordinamento processuale civile italiano, prima distinguendo tra consulenza tecnica “deducente” e consulenza tecnica “percipiente”, poi soffermandosi sul valore attribuito nel nostro ordinamento alla consulenza grafologica.
La Prof.ssa Jolanta Grebowiec Baffoni, Responsabile delle Relazioni Internazionali della Rivista, curatrice della Rubrica di Criminologia e Criminalistica nonché docente presso l’Ateneo ospitante ha avuto un ruolo fondamentale sia nella fase di preparazione del Simposio che nel suo concreto svolgersi, consentendo la simultanea traduzione di diverse relazioni e arricchendo l’evento con uno specifico contributo, unitamente al Prof. Fabio Gabrielli (curatore della Rubrica Persona e Città e Preside della Facoltà di Scienze Umane presso la Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche di Lugano) in merito al bisogno di ritorno allo studio filosofico del documento in una società sempre più tecnologica e meno attenta all’altro, in modo da poter ritrovare i significati di fondo dell’esistenza umana.
In sostanza il meeting di Wroclaw, riuscendo, con estremo rigore scientifico, a coniugare i temi della psicologia applicata alle scienze del crimine, dell’importanza dei mezzi d’indagine per l’analisi tecnica e grafica dei documenti, della consulenza grafologica peritale e del suo valore probatorio, della falsificazione dei documenti, dell’erosione di materia imponibile indotta dal falso documentale, si è posto come un evento assolutamente interdisciplinare, in perfetta linea con lo spirito che anima la Rivista di ECONOMIAeDIRITTO.it, che è quello di “sostenere il principio di integrazione tra economia e diritto”.