La rivoluzione del crowdfunding
Il 27 Ottobre 2012 si è tenuto a Roma “crowdfuture – The Future of Crowdfunding” la prima convention in Italia interamente dedicata al crowdfunding, curata da twintangibles e nois3lab in collaborazione con Università La Sapienza e The Hub Roma e in partnership con RomaStartUp.
Un tempismo perfetto, data l’approvazione del decreto sviluppo del governo Monti dello scorso 4 ottobre 2012 in cui il crowdfunding figura come uno dei meccanismi di finanziamento per le startup innovative.
In tempi di crisi, un’altra economia basata sulla cooperazione, la fiducia e il coinvolgimento attivo dei cittadini è possibile ed è già realtà. Parliamo appunto del crowdfunding, pratica di finanziamento collettivo dal basso che si è velocemente affermata nel panorama internazionale, con famose piattaforme come Kickstarter e IndieGoGo. In Italia, grazie a piattaforme di raccolta fondi come Eppela, ShinyNote, SiamoSoci o la neonata Starteed, il fenomeno del crowdfunding sta facendo emergere un nuovo modello di fare impresa, e i provvedimenti contenuti nell’agenda digitale potrebbero aprire a nuove sfide e opportunità per questi modelli.
L’introduzione del Crowdfunding come strumento di finanziamento per le startup, soprattutto nel quadro economico attuale, che ha decisamente bisogno di alternative per l’accesso a fondi, finanziamenti e capitale, potrebbe essere la risposta giusta per tutti i giovani, imprenditori o appassionati che vogliano riuscire a realizzare un proprio progetto senza dover ricorrere al finanziamento tradizionale.
Il crowdfunding è infatti la risposta naturale al vuoto lasciato dai modelli tradizionali di formazione di capitale in un ambiente nuovo, collaborativo e – soprattutto – trasparente.
Non si tratta solamente di un modello di finanziamento dal basso, ma anche e soprattutto di un processo di co-creazione, condivisione e partecipazione. Il crowdfunding potrebbe avere una portata rivoluzionaria e democratica, abbassando le barriere di entrata e riducendo in un certo senso il rischio per start up innovative, che possono godere sin da subito della validazione sociale del mercato, ancora prima che il prodotto sia realizzato.
Tuttavia è necessario aumentare la conoscenza e migliorare la comprensione di questo fenomeno tra imprenditori, start-up, investitori, policy makers, pubblico e media.
È qui che si inserisce crowdfuture, la prima convention sul crowdfunding in Italia che metterà in mostra alcuni dei migliori esempi e dei casi di maggior successo nella storia del crowdfunding, cercando di trarne una lezione utile per continuare sulla stessa strada, migliorando e innovando.
Il crowdfunding è sicuramente una «buzz word» al momento e il sensazionalismo di alcuni media non aiuta a farlo diffondere in modo adeguato, perché il crowdfunding non è una miniera d’oro e non è un modo più semplice di altri di raccogliere fondi per il proprio progetto, solo un modo più partecipativo, trasparente e sostenibile.
Tra gli speakers, sono intervenuti Dan Marom (autore di The Crowdfunding Revolution), Dario Giudici (SiamoSoci), Maurizio Sella (Smartika), Claudio Bedino (Starteed), Alberto Falossi (Kapipal), Markus Lampinen (GrowVC), Chiara Spinelli (Eppela), Alessandra Talamo (Universita’ La Sapienza), Ivana Pais (Il Corriere della Sera), Guido Scorza (Docente Univ., Avvocato e Giornalista), Oliver Gajda (European Crowdfunding Network), e molti altri.
La convention si è svolta a Roma il 27 Ottobre, presso la Facoltà di Psicologia de La Sapienza, nel quartiere di San Lorenzo, ed è stata strutturata in due momenti: conferenza (ore 8.30 – 14.00) e workshop (15.00 – 21.00).
crowdfuture è supportato da European Crowdfunding Network, Senape.tv, Waze, crowdsourcing.org, Eppela, Starteed, Goteo, SiamoSoci, JoinMyProject, Codemotion, Mozilla, Cleanweb Hackaton, Crowdknitting, GrowVC, Moleskine, ShinyNote.
Le informazioni sull’evento sono pubblicate sul sito www.crowdfuture.net.
A causa delle difficoltà di trovare sponsor tramite vie tradizionali, gli organizzatori hanno avviato una campagna di crowdfunding su Eppela per coprire le spese necessarie per l’evento (www.crowdfuture.net/campagna).
In fondo non c’è modo migliore di capire un nuovo fenomeno che facendone esperienza diretta. Come giustamente affermato da Dan Marom, autore del best seller “The Crowdfunding Revolution” e guest curator dell’evento, il crowdfunding è il nuovo LIKE, implica partecipazione attiva.