Le problematiche processuali e criminalistiche della prova documentale nell’ottica della novella del codice di procedura penale.
(di Justyna Żylińska e Monika Filipowska-Tuthill – traduzione dalla lingua polacca di Jolanta Grębowiec Baffoni)
Quarta Conferenza Scientifica “I problemi attuali delle scienze penali” svoltasi il 22 maggio 2015 presso l’Università di Giurisprudenza “H. Chodkowska” a Wrocław
Il 22 maggio 2015 presso l’Università di Giurisprudenza “H. Chodkowska” a Wrocław (Breslavia) in Polonia ha avuto luogo la Quarta Conferenza Periodica Scientifica Nazionale “I problemi attuali delle scienze penali”.
Alla Conferenza hanno partecipato numerosi studiosi da tutta la Polonia. La tematica dell’incontro scientifico riguardava la prova documentale nel contesto delle modifiche del codice di procedimento penale, introdotte dal decreto legge del 27 settembre del 2013, “sulle modifiche del decreto: il codice di procedura penale e alcuni altri decreti”.
Il tema è stato scelto prendendo in considerazione l’importanza della prova documentale nel procedimento probatorio in seno al processo penale polacco.
Grazie ad un’ampia diversificazione dei temi di ambito teorico e pratico inerenti lo svolgimento della prova documentale e delle perizie sui documenti, l’incontro scientifico ha permesso di considerare l’argomento in modo più ampio e profondo.
La conferenza è stata inaugurata dalla sua Magnificenza, prof. Justyna Żylińska – Prorettore per gli indirizzi sociali, preside della Facoltà di Amministrazione e di Logistica dell’Università Tecnico – Commerciale “H. Chodkowska” a Varsavia e dalla sua Magnificenza, prof. Monica Filipowska-Tuthill – Rettore dell’Università di Giurisprudenza “H. Chodkowska” a Wrocław. La relazione inaugurale “Gli aspetti psicologici e neurofisiologici della scrittura e il loro impiego nella criminalistica” è stata presentata dalla dott.ssa Jolanta Grębowiec Baffoni che già nelle prime parole della sua relazione ha sottolineato l’importanza della scelta del tema della conferenza di fronte alle prossime modifiche del modello del procedimento penale.
La relatrice si è concentrata principalmente sulla problematica della scrittura manuale e del suo impiego nella criminalistica, sottolineando la crescente popolarità di questa disciplina negli altri ambiti delle scienze pedagogiche, psicologiche, sociologiche e mediche. L’autrice ha presentato il metodo grafologico come mezzo di osservazione di alcune caratteristiche psichiche e del temperamento dell’uomo e anche dei sintomi di alcune malattie, soprattutto psichiche e neurologiche. Gli ulteriori studi svolti da diverse discipline e pluriennale esperienza grafologica confermano che i metodi di analisi della scrittura manuale danno la possibilità di indicare sia le caratteristiche della sofferenza emotiva che psichica della persona e di cercare le cause di queste sofferenze non soltanto nella costituzione psicofisica della persona ma anche nel suo ambiente sociale.
Molto interessante è stato l’esempio di comparazione del gesto grafico nella sofferenza emotiva tratto dalle scritture dei diari di due studenti di scuola superiore di Columbine che nel 1999 hanno eseguito l’attentato alla propria scuola uccidendo 13 persone e di conseguenza suicidandosi.
La relatrice successiva, prof. Justyna Żylińska ha presentato la relazione ”L’autonomia del perito nel contesto delle attività svolte dall’organo giudiziario nell’ambito della gestione della perizia della scrittura – le riflessioni sullo sfondo della pratica penale e processuale”. Nella sua relazione la prof. Żylińska ha svolto l’analisi dell’autonomia del perito durante l’esecuzione della perizia della scrittura nella situazione quando questa viene formalmente gestita dall’organo giudiziario. L’autrice nelle sue riflessioni ha cercato di rispondere a due domande. La prima riguardava gli argomenti connessi con “l’ambito in cui l’esperto, realizzando la perizia, rimane indipendente nelle decisioni, l’ambito delle sue valutazioni autonome e i limiti delle sue attività”. La seconda questione invece si aggirava sulla problematica: “Se le norme che regolano la gestione della perizia da parte dell’organo processuale infrangono in qualche modo l’autonomia dell’esperto nelle attività peritali e la sua autonomia nell’ambito di elaborazioni dell’opinione?”
Alla fine è stata svolta l’analisi dell’autonomia del perito, sia nell’ambito di acquisizione del materiale di studio e di attività di indagine in riferimento allo svolgimento dei procedimenti peritali, sia sulla scelta dei metodi di indagine e di formulazione dell’opinione.
Il prof. Paweł Falenta ha presentato l’articolo “Il ruolo e la collaborazione con il perito dei documenti – la prova di valutazione del progetto della nuova legge sui periti”. Nella presentazione è stata discussa la problematica della convocazione dei periti giudiziari, soprattutto dei periti dell’indagine sulla scrittura e sono stati presentati i metodi degli studi sulla scrittura con gli esempi di alcune perizie. Il prof. Falenta ha cercato di valutare le nuove soluzioni riguardanti l’attività dei periti giudiziari nel contesto del progetto della nuova legge dell’ottobre 2014.
L’autore inoltre ha indicato le modifiche più importanti delle norme della legge e ha condiviso con gli uditori i propri dubbi di carattere sostanziale e di eventuale interpretazione del diritto nel caso della sua entrata in vigore, ciò ha suscitato una viva discussione dei presenti in aula.
La successiva relatrice, dott.ssa Ewelina Sznajderska, ha presentato l’articolo „La linguistica criminalistica e il suo utilizzo nella problematica dell’autenticità dei documenti privati nelle cause penali”. L’autrice ha illustrato il concetto della linguistica criminalistica e del suo utilizzo in diversi rami della legge, che trova sempre più interesse in questo ambito per il suo significativo impiego nelle cause penali. Infatti, nella maggior parte delle cause penali l’insufficienza dei documenti è equivalente all’insufficienza dei testi sulla base dei quali si potrebbe fondare una probabile identificazione. Le informazioni acquisite potrebbero essere sufficienti per eliminare uno sospettato per il reato oppure per restringere un potenziale numero dei sospettati.
Nella seconda parte della conferenza sono intervenuti due studenti dell’Università di Giurisprudenza “H. Chodkowska”, membri del Circolo Scientifico “Liberum”, premiati per meriti nello studio, Marta Pabirowska e Paweł Jagielski, che hanno presentato le relazioni sugli aspetti della perizia della scrittura nell’ambito del procedimento penale.
I relatori hanno sottolineato l’attualità del tema della conferenza per sempre più crescente impiego delle perizie della scrittura nei processi penali e hanno avvicinato agli uditori alcuni metodi dell’indagine sulla grafia. Inoltre hanno presentato i metodi di identificazione dei falsificati e gli stessi metodi di falsificazione attualizzati contemporaneamente con lo sviluppo dei metodi tecnologici avanzati, come il più facile metodo di raggiungimento degli obiettivi e dei beni materiali.
Nella parte successiva della relazione i giovani autori hanno presentato l’analisi della problematica dell’indagine sulla scrittura per le necessità del procedimento penale e hanno cercato la risposta alla domanda: “E’ possibile stabilire con la precisione il tempo di esecuzione delle grafie?”. Come risposta gli autori hanno presentato i più attuali metodi tecnologici e le possibilità del loro impiego nell’indagine sull’età della scrittura.
Inoltre i relatori hanno sottolineato il significato della perizia penale nel procedimento diagnostico e penale che, grazie all’osservazione dei mutamenti patologici nella scrittura è in grado di identificare alcuni gruppi di malattie. In questa parte della presentazione è stato dimostrato che alcuni cambiamenti nella struttura possono segnalare la presenza di varie patologie.
Alla fine gli autori hanno cercato di rispondere alla domanda sul “Significato della perizia criminalistica della scrittura nel processo penale”.
La relazione successiva “Come porre le domande durante il controinterrogatorio dei periti nell’ambito dell’indagine sulla scrittura manuale” è stata presentata dal prof. Grzegorz Kopczyński. L’autore ha fatto notare che la problematica da lui sollevata è significativa in tutto l’ambito dell’interrogatorio, ma soprattutto durante il controinterrogatorio dei periti. Le domande sono gli aspetti fondamentali dell’interrogatorio e sono significative in ogni tappa del procedimento penale nel quale abbiamo a che fare con le prove rilasciate dalle persone, cioè: testimoni, vittime, accusati, pubblici ministeri o periti.
Il relatore ha voluto sottolineare che proprio attraverso le domande si possono chiarire le essenziali contraddizioni nelle testimonianze, interpretazioni od opinioni. E’ stato osservato che con le domande formulate in modo corretto è possibile dimostrare al perito la mancanza di competenza, mancanza di imparzialità e indicare gli errori nelle opinioni da lui pronunciate. L’autore ha osservato che il linguaggio delle perizie della scrittura è peculiare per l’utilizzo dei termini specifici, delle descrizioni e delle argomentazioni, ma in gran parte dipende dalle predisposizioni individuali, dalla routine del perito, dalla sua formazione, dalla capacità di trasmettere le problematiche complesse o il grado di complessità dei casi analizzati. In risultato di queste riflessioni è sorta la necessità di regolazione dei termini utilizzati dai periti, ciò di conseguenza dovrebbe avvicinare il linguaggio dei periti al linguaggio del diritto, facilitando la comunicazione fra l’organo giudiziario e il perito ma anche delle parti nel processo. Di conseguenza è importante la correzione grammaticale e la logicità dell’opinione, mentre le domande dovrebbero essere pertinenti all’oggetto dell’indagine e al modo di acquisizione delle informazioni e la loro costruzione dovrebbe prendere in considerazione tutte le indicazioni metodologiche e logiche.
“La prova dell’opinione della perizia della scrittura e il diritto dell’accusato alla difesa” è stato il titolo della presentazione della prof. Magdalena Kornak, che ha analizzato le condizioni di ammissione di questo tipo di prova ai fini della difesa, soprattutto in ottica delle modifiche legate alla novellizzazione del codice del procedimento penale verso il processo contraddittorio. L’autrice ha considerato il diritto dell’accusato e del suo difensore al parere della perizia della scrittura, concentrandosi soprattutto sull’ammissibilità di presentazione della richiesta di svolgimento delle prove nell’ambito di comparazione grafica, con il diritto alla valutazione degli eventuali motivi giustificanti il rifiuto di queste prove da parte dell’organo giudiziario.
Nella parte successiva della presentazione la relatrice ha analizzato le possibilità dell’accusato e del suo difensore di rispondere alla opinione del perito della scrittura, di formulare il parere complementare e di interrogare il perito sul contenuto della sua opinione. L’autrice ha inoltre considerato la problematica di acquisizione del materiale comparativo in forma dei campioni della scrittura dell’accusato ai fini della sua assoluzione.
Infine, riflettendo sull’introduzione delle modifiche in via della novellizzazione delle leggi, considerando la possibilità di convocazione dell’opinione privata nell’ambito delle prove, la prof. Kornak ha analizzato le circostanze in cui l’accusato potrebbe servirsi di tale opinione nell’ambito del suo diritto alla difesa.
La prof. Jolanta Jabłokowska ha presentato la relazione “L’arte dell’interpretazione della scrittura. La storia della grafologia”. L’autrice esplorando il mondo della grafologia, ha osservato che dai tempi remoti l’uomo cercava le regole che potrebbero giustificare la relazione fra la persona e la sua scrittura. L’interessamento della lettura dell’anima umana è stato lo stimolo per lo sviluppo cognitivo di numerose discipline del sapere. Fra queste si è sviluppata anche la grafologia. Probabilmente i suoi inizi bisogna cercarli già nell’antico Egitto, dove si cercavano i metodi per la lettura grafologica delle iscrizioni geroglifiche. Tuttavia lo sviluppo delle ricerche sul grafismo avviene soltanto fra XVIII e XIX secolo, solo allora si è cercato di formare le nuove teorie giustificanti le norme e le regole dello rispecchiamento della personalità nella scrittura. La relatrice ha presentato le fasi del formarsi della grafologia nell’approccio storico e ha descritto i più essenziali concetti dell’individuazione delle facoltà della persona in base alla sua scrittura.
La dott.ssa Marta Stanisławska nella relazione “Il parere del perito nelle cause penali economiche”, ha analizzato il processo penale nel caso dei crimini contro la circolazione economica e soprattutto alle categorie dei crimini legati al lavaggio del denaro sporco. La tutela della circolazione economica, del suo regolare funzionamento e dell’affidabilità della circolazione economica, sono gli obiettivi prefissati per la regolarizzazione nell’ambito del diritto economico. Questi sono i settori principali nei quali la perizia sul documento e sulla scrittura è essenziale nella dimostrazione della verità materiale, costituendo l’effettività della prova. L’autrice ha sottolineato la specificità dei reati economici, la cui natura è molto complessa e composta da molti elementi, creando una struttura continuamente mutabile, ponderata e intenzionale, ciò rende difficile lo svolgimento delle verifiche e le conclusioni degli organi giudiziari impegnati nel procedimento. Per questo motivo la perizia compie un ruolo decisivo per la posizione e per il ruolo dell’accusato del reato appartenente alla categoria dei crimini economici, come prova influente sull’efficienza operativa, sulla velocità e sulla conclusione del processo. Il parere peritale nelle cause penali economiche costituisce soprattutto fonte delle informazioni speciali che possono essere erogate a tutti gli attori del procedimento.
Nella sua relazione l’autrice ha avvicinato le regolazioni legali in vigore legate all’istituzione del perito nell’ambito delle cause penali economiche e della sua influenza sullo svolgimento del procedimento probatorio. L’analisi riguardava soprattutto la problematicità di convocazione del perito, della valutazione sostanziale del suo parere e il miglioramento dell’effettività di tutto il processo
La conferenza è terminata con un breve riassunto della Rettore Monika Filipowska-Tuthill e della Prorettore Justyna Żylińska .
Riassumendo, la conferenza ha trattato non solo i temi di attualità ma anche ha presentato un forum del dibattito in cui hanno partecipato i rappresentanti della scienza e della giustizia. Indubbiamente nell’ambito di questo incontro sono state sollevate moltissime questioni fondamentali sulla perizia del documento e della scrittura nel processo penale, ma tante altre rimangono ancora aperte, lasciando spazio ai futuri incontri scientifici e alle nuove discussioni.