L’utilizzo dei prodotti grafici nell’identificazione, con particolare riferimento alla diagnosi psicologica, pedagogica e alla terapia
Iwona Zieniewicz[i]
Traduzione dalla lingua polacca Jolanta Grębowiec-Baffoni
L’utilizzo dei prodotti grafici nell’identificazione, con particolare riferimento alla diagnosi psicologica, pedagogica e alla terapia
La scrittura e tutti gli altri prodotti grafici della persona sono trattati come fonte della sua conoscenza, che trova l’utilizzo in tatti ambiti della vita. Da molto tempo tante discipline scientifiche hanno provato, e lo fanno tuttora, di utilizzare questa creazione comportamentale per trarre le conclusioni, per diversi modi di applicazione. La presente relazione ha per obiettivo dimostrare i più importanti ambiti in cui la grafia è un elemento importante di conoscenza dell’uomo, a volte anche unico. All’inizio è importante sottolineare che non è la nostra intenzione giudicare l’efficacia degli esistenti metodi di ricerca, ma piuttosto dimostrare l’universalità delle possibilità di utilizzo della scrittura.
Il tema proposto è essenziale in quanto l’espressione di un parere con l’utilizzo della scrittura può incidere sulla vita della persona, e non si tratta del solo parere nelle cause giudiziarie, penali o civili, ma anche nei casi connessi con l’applicazione delle relative terapie nelle persone con le disfunzioni psichiche, della personalità, ovvero di carattere psichiatrico o neurologico, oppure con le consulenze incidenti su un’adeguata indicazione della carriera scolastica del ragazzo o professionale della persona adulta, con la possibilità di definire le attività precise. È importate sottolineare che le nostre considerazioni si riferiscono alla realtà polacca, dimostrano inoltre alcune controversie che si originano nei confronti di alcuni metodi cognitivi. Potranno quindi essere un punto di confronto per i Gentili Partecipanti della Conferenza, provenienti da diverse parti del mondo.
L’ispirazione di intraprendere la breve panoramica su questo argomento sono state le precedenti Conferenze organizzate da A.Gra.Gi a Napoli, nell’ambito delle quali sono state sollevate le problematiche interdisciplinari riguardanti la scrittura manuale.
In riferimento a questo argomento si possono distinguere tre essenziali indirizzi dell’utilizzo della scrittura come fonte di conoscenza della persona ma anche delle circostanze accompagnanti l’atto scrittorio. Il primo riguarda l’identificazione dell’esecutore della scrittura manuale e le ricerche nell’ampio campo della grafologia giudiziaria, il secondo riguarda la diagnosi dello stato psico-fisico dello scrivente e il terzo l’utilizzo dei prodotti grafici dei bambini in diversi tipi delle terapie.
Il primo di questi, il più vicino al nostro interesse, si riferisce alle possibilità di utilizzo del grafismo per i fini identificativi dell’esecutore della scrittura per le necessità dei procedimenti legali, nei quali il documento contenente la scrittura o la firma devono essere verificati dal punto di vista della sua autenticità. Si tratta delle analisi grafologiche comparative del documento contestato con il materiale comparativo, svolte con l’utilizzo dei metodi comparativi, fra i quali il più diffuso è il metodo grafo-comparativo[ii], sostenute oggi dagli strumenti informatici con i programmi facilitanti il lavoro dell’esperto e con le possibilità, sempre maggiori, di analizzare i diversi parametri della scrittura[iii]. Queste analisi sono fondate sulla tesi che la scrittura è il riflesso delle predisposizione psicofisiche della persona, e come tali emergono non solo nella parte grafica della scrittura, ma anche nella parte del contesto linguistico e tecnico. In ogni di queste parti si possono formare delle tendenze o delle inclinazioni che diventano oggetto dell’indagine del perito. Questo tipo di ricerca appartiene alle più classiche analisi sulla scrittura in Polonia, per i bisogni delle forze dell’ordine e della giustizia.
Un altro esempio di utilizzo dei metodi comparativi nell’analisi delle scritture manuali si riferisce agli studi storici. Un esempio molto noto in questo ambito sono le ricerche sull’autenticità delle copie di lettere di Fryderyk Chopin a Delfina Potocka che comprendevano le analisi della grafia. Non tutte le perizie svolte in questo caso sono state unanimi. I risultati dell’ultima di esse hanno dimostrato che le copie delle lettere esaminate sono più probabilmente il fotomontaggio dei frammenti provenienti da diverse manoscritture del compositore. Tuttavia la questione è abbastanza controversa, finora non è del tutto chiarita e oggi si sollevano le istanze di condurre le nuove ricerche con l’utilizzo dei più nuovi strumenti scientifici[iv]. Anche nella nostra Cattedra di Criminalistica presso la Facoltà di Legge, Amministrazione ed Economia dell’Università di Wrocław, sono state intraprese le ricerche storiche sui diari del generale Ludwik Mierosławski, attivista nella lotta per la riconquista dell’indipendenza della Polonia spartita fra tre Imperi (austro ungarico Prussia, Russia), che visse nel XIX secolo.
La scrittura manuale viene utilizzata anche per la creazione della banca dei dati per le esigenze della pratica indagatoria e giudiziaria. Nel mondo sono già state intraprese le prove miranti alla creazione degli archivi contenenti i campioni della scrittura, rappresentativi per le relative popolazioni o accoglienti i documenti anonimi: con minacce, con richieste di riscatto o di carattere terroristico (sistema FISH, o Wanda). Le prime di esse tendono a costruire la cosiddetta base oggettiva dei dati, che fornirebbe le informazioni sulla frequenza delle determinate caratteristiche, o dei loro gruppi, nel campione rappresentativo di una data società, con la considerazione dei criteri di età, sesso, educazione, regionalismi, mezzi scrittori utilizzati, condizioni della produzione dell’atto grafico. L’esperto, dopo aver designato le caratteristiche identificative nel materiale analizzato, sulla base dell’informazione acquisita da tale fonte, potrebbe calcolare la probabilità di verificazione di un determinato gruppo delle caratteristiche in due persone, ciò potrebbe dare la possibilità di una oggettiva determinazione del grado di sicurezza dell’opinione grafologica. In Polonia purtroppo non esiste una base di popolazione del genere (l’unica di questo genere è in Olanda e contiene 25 mila campioni della scrittura manuale), tuttavia, merita attenzione il metodo statistico della verifica del materiale di ricerca, descritto dal 1981 da Tadeusz Widła, che è l’espressione del pensiero sul bisogno di creazione di un migliore strumento di studio, più oggettivo e teso alla realizzazione della ricerca e alla successiva opinione in riferimento al calcolo di probabilità nel verificarsi delle caratteristiche grafiche identificative in una data società[v]. Il metodo statistico in questione è la prova di oggettivazione e di standardizzazione del metodo grafo-comparativo, che tuttavia basandosi sulle ricerche svolte sulle scritture degli olandesi, non trova un’applicazione immediata in Polonia[vi]. Per questo motivo il metodo non ha trovato l’utilizzo nella pratica polacca[vii].
In Polonia, l’unica base contenente i campioni della scrittura è l’archivio dei documenti in cui vengono registrate le lettere anonime. Esso rappresenta una forma di rassicurazione dei documenti per le future attività d’indagine e probatorie oltre che un registro dei modelli, ovvero il materiale comparativo per gli esami dei documenti. L’archivio accoglie le lettere anonime contenenti le minacce, le richieste di riscatto e i ricatti ed è a cura del Centrale Laboratorio Criminalistico. L’archivio è composto dal Catalogo dei Documenti Anonimi, dove vengono raccolti e registrati i documenti che potrebbero avere il legame con l’attività di carattere terroristico, di riscatto, di minacce e con la criminalità organizzata. Il Catalogo contiene inoltre il registro dei pseudonimi degli esecutori delle lettere anonime, il registro degli autori individuati, con i campioni di scrittura acquisiti da loro e il registro dei modelli dei caratteri tipografici delle macchine per scrivere[viii]. I documenti realizzati manualmente vengono conservati secondo una formula specifica che si basa sulle elementari caratteristiche della scrittura manuale, ciò permette di stabilire i loro autori ma anche di associare diverse cause[ix].
Le altre indagini basate sull’analisi delle caratteristiche della scrittura possono riguardare le proprietà di riconoscimento dell’esecutore e/o dell’autore della grafia. Esse possono essere intraprese nelle situazioni del bisogno di restringere il cerchio delle persone alle quali appartiene la scrittura, possono quindi essere un modo sicuro di giungere al materiale comparativo per le relative analisi comparative. In quel caso la fonte di informazione è la scrittura manuale nel quale il perito analizza le proprietà della scrittura, ovvero cosiddette deviazioni materiali, includendo gli eventuali mutamenti patologici. Queste caratteristiche possono dimostrare non solo l’esecutore o/e l’autore della grafia, ma anche le circostanze della realizzazione del documento (per esempio l’aiuto fornito all’autore, oppure la posizione atipica di realizzazione). Un esempio tratto dagli studi accademici che preparano alla professione dello studioso della scrittura è l’analisi del documento anonimo o della lettera di addio del suicida. Tuttavia bisogna sottolineare che l’analisi della scrittura viene intrapresa ogni volta dal perito nella prima fase della perizia, ovvero prima di intraprendere le vere e proprie analisi comparative. Tali analisi offrono la possibilità di valutare la qualità del materiale di ricerca, cioè l’adeguatezza del materiale comparativo in relazione al materiale contestato e, nei casi specifici, se il perito, in base alle analisi preliminari, ritiene l’utilità di altre informazioni, può rivolgersi all’organo processuale con la richiesta di fornire ulteriori informazioni sull’eventuale esecutore della scrittura (sua età, stato di salute, stato psichico, ecc.), soprattutto nei caso di grafismo con le caratteristiche di disturbo. Tale conoscenza può essere d’aiuto nella valutazione sia nella fase delle indagini, sia per chiarire le cause della dinamica dei mutamenti grafici, permettendo di evitare gli errori, che potrebbero verificarsi nel caso se il perito non disponesse di conoscenze dello stato dello scrivente o delle circostanze di realizzazione delle scritture. Infine, l’affermazione dell’esperto sui cambiamenti patologici della scrittura potrebbe fornire i dati sufficienti per indurre l’organo processuale a emanare un ordinanza di sottoporre l’esecutore del documento agli esami medici. I risultati di queste affermazioni in alcuni casi possono influire sulla validità del documento (per esempio di testamento)[x].
Sulla base di queste analisi sono stati realizzati molti metodi il cui obiettivo è l’identificazione del gruppo di appartenenza grafica dell’esecutore o/e dell’autore del testo. In Polonia questi metodi sono chiamati identificanti o grafologici (in relazione a come viene interpretata la grafologia)[xi]. Essi comprendono sia l’analisi della sfera grafica che del contenuto linguistico del testo. Inoltre si sottolinea che questi metodi non possono essere utilizzati per fare le diagnosi sullo stato, sulla patologia della persona e nemmeno sulle circostanze di realizzazione della scrittura poiché tali cambiamenti possono verificarsi alle scritture realizzate in tante diverse condizioni e con i tanti diversi tipi di patologie. Bisogna anche ricordare l’influenza dei fattori esterni sul quadro della scrittura, indipendenti dallo stato dello scrivente, poiché possono presentare i sintomi simili a quelli delle scritture con l’influenza dei fattori interiori. Di conseguenza questi fattori possono determinare solamente un sintomo, per esempio della malattia, e questo a sua volta può motivare l’utilizzo degli altri strumenti di ricerca oppure a intraprendere le solite attività processuali, come per esempio l’ascolto del testimone di realizzazione della scrittura o del medico conducente la terapia.
Non è possibile elencare tutti i metodi identificativi. Le prove di questo tipo vengono intraprese nelle pubblicazioni dell’ambito di studi sulla scrittura. Esse si possono dividere su quelle che si basano sulla valutazione della sfera grafica (per esempio metodo grafologico, statistico, metodo determinante il sesso dello scrivente, determinante la mano dominante destra o sinistra dell’esecutore, metodo statistico determinante la professione dell’esecutore, metodi determinanti le malattie psichiche della persona) e della sfera linguistico-contenutistica dello scritto (per esempio metodo linguistico, metodi determinanti le malattie psichiche della persona). Inoltre esistono le correnti che considerano ambedue metodi (per esempio il metodo determinante il mascheramento della grafia, metodo determinante la posizione durante l’atto scrittorio, metodo determinante il tipo della superficie di base utilizzata sotto il foglio da scrivere, metodo determinante la mano guidata dell’esecutore, metodo determinante il sostegno della mano dell’esecutore, metodo determinante il grado di stato di ubriachezza dell’esecutore, metodo determinante la realizzazione della scrittura sotto influenza degli stupefacenti, metodo determinante l’avvelenamento dell’esecutore, metodo di analisi dello stato emotivo dell’esecutore, metodo determinante la stanchezza fisica dell’esecutore, metodo determinante il mascheramento della lingua, metodo determinante il mascheramento delle conoscenze). Bisogna sottolineare che i metodi qui riportati riguardano diversi ambiti della scienza e i loro autori sono di solito i rappresentanti delle singole discipline[xii].
Descrivendo la problematica di identificazione delle persone sulla base della scrittura bisogna considerare anche la possibilità del suo utilizzo per la creazione dei sistemi biometrici di autenticazione dell’identità delle persone, il cui obiettivo è la veloce e sicura verifica dell’identità della persona dal punto di vista delle sue autorizzazioni. In questo ambito si tratta delle firme delle persone che vengono acquisite come modello per confronto, nel caso del bisogno, con la firma rilasciata durante alcune operazioni, per esempio bancarie.
La scrittura, e precisamente la firma, appartiene alle biometrie comportamentali, poiché è il risultato delle attività intraprese dall’uomo. Inoltre compie le condizioni elementari di biometria, cioè di universalità (ogni persona dovrebbe avere una data caratteristica biometrica), di durevolezza (la caratteristica non dovrebbe essere mutevole nel tempo), di acquisizione (la caratteristica dovrebbe essere possibile alla misurazione con uno pratico strumento di misurazione), di accettabilità (la data popolazione degli utenti non dovrebbe essere contraria alla misurazione del dato biometrico)[xiii].
Fino ad ora sono stati creati due di questi sistemi. Il primo, nominato il sistema off-line consiste nella ricerca dei dati statici delle proprietà della scrittura, le caratteristiche generali, ovvero per esempio grandezza, inclinazione, proporzione, caratteristiche locali, che vengono rilevati nel modo di scrivere diversi segni, come per esempio: direzione del rigo grafico, accartocciamenti od occhielli. Inizialmente la firma viene scansionata dal foglio e di conseguenza viene elaborata dal computer per eliminare ogni disturbo che potrebbe falsificare i risultati della verifica. In seguito il sistema cerca le proprietà generali e locali e poi le confronta con le proprietà rilevate nel modello acquisito in precedenza. Il secondo sistema chiamato on-line, oltre le caratteristiche statiche, analizza le proprietà dinamiche della firma, come velocità scrittoria, pressione espressa nella forza che la persona utilizza per eseguire la firma, i momenti di iniziare e di staccare la penna durante l’atto scrittorio. La firma di modello e la comparativa devono essere realizzate su un tablet speciale con l’utilizzo di uno strumento scrittorio tipo penna. Il sistema è più difficile da ingannare dal sistema off-line, poiché anche se è possibile imparare a realizzare la struttura dei segni grafici, non è possibile osservare e di seguito riprodurre la velocità o la dinamica della scrittura[xiv].
Bisogna però sottolineare che la firma non viene considerata come una delle migliori caratteristiche biometriche. Il difetto dei sistemi biometrici consiste nella mutabilità della scrittura che può avvenire in diversi periodi della vita e sotto l’influenza di diversi fattori. Gli strumenti biometrici presuppongono la presenza di alcune deviazioni dal modello registrato nel database, tuttavia le differenze troppo grandi provocano l’aumento del livello dell’errore e del falso rifiuto[xv]. Inoltre, il livello degli errori (il falso rifiuto e le accettazioni) per i sistemi basati sulle firme è più alto che nel caso delle impronti digitali, del quadro dell’iride dell’occhio o della geometria della mano[xvi]. I sistemi descritti vengono utilizzati in Polonia nell’attività bancaria come tecnologia di sostegno. Per motivi di alcune imperfezioni non sono molto popolari.
I prodotti grafici come uno degli strumenti sono considerati nelle scienze psicologiche e vengono applicati nelle ricerche psicologiche e neuropsicologiche. È importante sottolineare che in questo ambito si possono indicare due tipi di pareri, uno che nega la possibilità delle conclusioni psicologiche sulla base della scrittura, l’altro che indica la scrittura come strumento diagnostico valido nelle mani dello psicologo[xvii].
Alla conferma di quell’ultimo parere si possono richiamare poche, purtroppo, ricerche polacche dell’ambito di analisi psicologica della scrittura[xviii]. Sono le ricerche di B. Gawda, che riguardano la diagnosi delle caratteristica della personalità, come: schizzotimia-ciclotimia, maturità emotiva-neurotismo, autorevolezza-cedevolezza, insicurezza-sicurezza depressiva, tensione nervosa alta-bassa[xix], ansia situazionale, le ricerche di Z. Górska i A. Janicki riguardanti la determinazione di estroversione o di Z. Górska che riguardano l’ambito della diagnosi di nevroticismo[xx]. Secondo questi autori la descrizione di queste caratteristiche permette di valutare fra l’altro sensibilità emotiva, capacità di affrontare lo stress, tendenze di reagire con la paura e l’assunzione di atteggiamento fiducioso o ansioso nei confronti di altre persone o l’atteggiamento passivo come modo di affrontare l’ambiente. Inoltre alcuni autori indicano la possibilità di esecuzione del profiling degli stili di leadership e imprenditoriali, l’indicazione del bisogno di dominio, di raggiungimenti o di sottomissione, l’elusione delle informazioni sul fallimento o le tendenze al gioco. Invece sulla base della scrittura, secondo i psicologi, non si può determinare la professione della persona scrivente (invece è possibile la distinzione del lavoro fisico da quello intellettuale) o il sesso[xxi].
Di conseguenza si può affermare che la scrittura è la base per la costruzione di profiling della persona a più livelli, che potrebbe essere utilizzato individualmente dalla persona analizzata per esempio per programmare la futura carriera professionale o per la selezione del personale o per la strutturazione dei team lavorativi[xxii].
Attualmente quest’ultima corrente è uno strumento molto popolare, utilizzato in molti paesi del mondo. Dai dati analizzati risulta che il metodo di analisi della scrittura per la selezione del personale e il reclutamento dei lavoratori è utilizzato da circa 80% imprese in Europa[xxiii]. In Polonia è pubblicizzato GPC Method – Graphological Competence Profil di Z. Górska, che serve a delineare il profilo della personalità. Il metodo descrive quattro ambiti psicologici, chiave nei compiti di affari: stile di funzionamento, comunicazione, collaborazione con altri, emotività – motivazione e lo stile di leadership. Dalla descrizione generale del metodo, presentato alla pagina internet dell’autrice risulta che l’affidabilità e la credibilità delle caratteristiche analizzate supera 80%[xxiv], e l’integrazione della scrittura con altri strumenti di reclutamento (intervista, referenze, conoscenza) aumentano la possibilità di assumere alla posizione ricercata la persona giusta[xxv].
Dall’altra parte approfondendo altre pubblicazioni polacche riguardanti questo argomento si osserva la mancanza di unanimità sulla possibilità di utilizzare il grafismo per gli scopi di reclutamento e selezione del personale. Alcuni autori definiscono la preselezione dei candidati con l’utilizzo dell’analisi della scrittura come non convenzionale[xxvi]. K. Stemplewska – Żakowicz persino nega a questo strumento le caratteristiche di credibilità affermando che l’analisi della scrittura manuale viene considerata ingiustamente come fonte della diagnosi psicologica[xxvii]. Invece alcune pubblicazioni non si esprimono sulla possibilità di trarre le conclusioni sulle predisposizioni dei candidati sulla base della scrittura[xxviii].
Trattando il problema della diagnosi psicologica bisogna considerare anche l’utilizzo dei disegni come fonte non verbale di conoscenza sulla persona analizzata. I disegni sono la base per alcuni test proiettivi, che, generalmente parlando, partono da “l’idea che la personalità umana si esprime nelle sue produzioni”[xxix]. Le tecniche proposte servono fra l’altro per valutazione dell’abilità intellettuale, rilevamento delle irregolarità nel funzionamento del cervello, misurazione dei progressi nello studio, valutazione del grado di disturbi emotivi o la descrizione della personalità[xxx].
Il disegno proiettivo oggi è sottoposto a una forte critica e l’accusa principale formulata contro questo metodo di conoscenza è la mancanza delle prove empiriche convincenti del loro valore diagnostico. Si possono distinguere tre tipi di interpretazioni che si basano sui disegni. Il primo è l’approccio impressionistico (conclusioni diagnostiche basate sulle impressioni generali del diagnosta sul disegno senza formalizzare le categorie dell’interpretazione e dei sistemi del loro punteggio). Il secondo approccio è concentrato sui segni (alcune caratteristiche distinte del disegno sono considerate come segni di diverse variabili psicologiche; viene usato il Test del Disegno della Forma Umana, Test Casa-Albero-Uomo, Test dell’Albero). Infine è utilizzato il terzo approccio generale (alle singole proprietà del disegno non vengono attribuiti i valori diagnostici autonomi; tale significato ha un determinato gruppo di indicatori). Secondo alcuni psicologi, solo l’ultimo approccio è considerato come accettabile nella diagnosi psicologica. In Polonia i più popolari sono due test concentrati sui segni: Test dell’Albero e il Test della Famiglia[xxxi].
Nella letteratura viene sottolineato che le opinioni dei periti svolte sulla richiesta del tribunale, basate sulle tecniche proiettive del disegno, non sono credibili e possono essere contestate come non soddisfacenti i criteri di scientificità secondo i standard di Daubert[xxxii]. Secondo questi standard, perché il metodo o la tecnica di ricerca possano ottenere la denominazione della prova scientifica, devono essere: verificabili, cioè devono essere sottoposti a tale procedimento; devono essere descritti nella letteratura scientifica; devono essere sottoposti alla validazione scientifica (cosiddetta recensione); deve essere conosciuto il prevedibile livello di errore nel loro utilizzo; devono considerare gli standard scientifici “condizionanti l’uso accettabile di questo metodo di ricerca”[xxxiii]; il metodo o la tecnica di ricerca deve ottenere la comune approvazione degli specialisti[xxxiv].
Si può riscontrare anche un’altra opinione, secondo la quale, nonostante che i test proiettivi “non possano essere considerati come non deludenti o soddisfacenti le validate misurazioni in senso statistico”, possono tuttavia rappresentare un ulteriore strumento e un ulteriore aiuto durante l’intervista, poiché non sempre le prove empiriche risultano più importanti nei casi di giustificazione dell’utilità diagnostica di una determinata procedura diagnostica[xxxv].
Sulla possibilità di utilizzo del disegno nella diagnosi psicologica parla J. Grębowiec – Baffoni, che nelle sue ampie considerazioni sulla “lettura” dei disegni dei bambini sottolinea che i prodotti grafici sono una fonte di informazioni sul livello di sviluppo dell’intelligenza e del temperamento, trasmettono ciò che il bambino non è in grado di dire, non perché non dispone ancora di una adeguata espressione verbale, ma perché, il disegno essendo l’espressione grafica, è l’informazione che deriva dall’inconscio[xxxvi].
Nella diagnostica pedagogico-psicologica i prodotti grafici (compreso i disegni) possono essere utilizzati per valutazione della preparazione del bambino a intraprendere l’attività scolastica, in particolare per la valutazione del suo sviluppo motorio, e uno dei suoi elementi è la valutazione del processo di lateralizzazione[xxxvii], nell’ambito del quale, oltre l’inchiesta raccolta dai genitori e l’osservazione del bambino nelle situazioni naturali e arrangiate, vengono analizzate fra l’altro “le creazioni” del bambino eseguite con la mano sinistra e destra, che includono: il disegno del bambino, il seguimento della traccia grafica di due cerchi concentrici, gli abbellimenti[xxxviii]. L’obiettivo di queste ricerche è l’analisi del tipo di lateralizzazione e di conseguenza la regolarità del suo sviluppo. Invece nel caso della diagnosi di un ritardo possono essere intraprese le attività volte a sostenere lo sviluppo con le attività adeguate[xxxix].
La scrittura, e piuttosto i suoi disturbi, compiono un alto ruolo nel riconoscimento di diverse difficoltà nello studio, compreso la disgrafia, che è una di cosiddette non specifiche difficoltà di apprendimento, generalmente associata alla dislessia. Tutto il processo della sua diagnosi è complicato ed esige il raccoglimento delle informazioni necessarie svolte in tre tappe. In primo luogo viene svolta l’inchiesta con i genitori del bambino che è la fonte di informazioni sullo sviluppo del bambino durante la gravidanza, sul parto, sulle condizioni di crescita, sullo svolgimento dello sviluppo e della vita sociale all’età di scuola materna, sulla motivazione allo studio, sull’ambito dell’aiuto nello studio offerto da parte delle persone più vicine ecc. La successiva indagine riguarda la diagnosi logopedica volta alla verifica se le difficoltà della scrittura o della pronuncia non sono il risultato della pronuncia difettosa. Nel caso della scrittura le difficoltà della pronuncia possono riflettersi nel quadro grafico[xl].
È importante anche lo svolgimento dell’esame medico con l’obiettivo di esclusione delle cause patologiche che sorgono nelle difficoltà di apprendimento (per esempio l’artrosi del cervello, difetti dell’udito, della vista o delle nevrosi). Per questo motivo sono necessarie diverse analisi, come esami foniatrici, psichiatrici, oculistici e ortodontici[xli]. È necessario inoltre svolgere l’esame psicologico nell’ambito del quale viene valutato il livello dello sviluppo intellettuale e delle funzioni percettivo-motorie responsabili per la qualità dei processi di lettura e di scrittura, come percezione e memoria visiva, percezione e memoria uditiva, motricità, lateralizzazione, coordinazione oculo-motoria e il tempo impiegato per l’apprendimento grafico del materiale simbolico. Viene determinata anche la qualità delle altre funzioni cognitive. Invece l’analisi pedagogica riguarda la valutazione della capacità di lettura e di scrittura, dell’udito fonematico e della memoria uditiva immediata, dell’analisi degli errori nella lettura e scrittura, del livello grafico della scrittura e delle conoscenze delle regole ortografiche, comprendendo l’analisi delle espressioni grafiche autonome [xlii].
Nel caso della diagnosi della disgrafia e anche in riferimento alle altre difficoltà determinate nell’apprendimento di lettura e di scrittura o di disturbi della personalità, gli esercizi con l’utilizzo della scrittura compiono un ruolo importante nella terapia delle persone con questo disturbo. La pratica indica che il disegno migliora la comunicazione e l’espressione, comporta il piacere e rafforza la sensazione di controllo di realizzazione. I prodotti grafici possono essere indicatori dei progressi terapeutici, possono rivelare la dinamica della personalità e dei conflitti nascosti. L’attività di disegnare libera la spontaneità nei bambini piccoli e negli adulti permette di superare i disturbi nello sviluppo personale[xliii]. Gli esercizi menzionati sono dei set di compiti, il cui obiettivo è il miglioramento e la sincronizzazione delle capacità percettivo-motorie, la sincronizzazione delle funzioni di analisi e di sintesi nell’ambito visivo e uditivo[xliv].
Un altro esempio del ruolo terapeutico dei prodotti grafici, sono, popolari anche in Polonia, i set di esercizi di riempimento delle forme con i colori (anche per gli adulti) il cui obiettivo è l’eliminazione dello stress e gli esercizi di concentrazione. I set sono disponibili nelle librerie.
In risultato di questa breve panoramica delle possibilità di analisi e di utilizzo dei prodotti grafici nell’ambito delle scienze qui riportate, è possibile affermare che esiste un’alta possibilità di identificazione dell’esecutore della scrittura, per esempio nell’ambito della perizia sulla scrittura, spesso, quando la grafia è un unico mezzo di prova, e le sue conclusioni possono essere formulate ad alto livello e persino in modo categorico.
Invece in riferimento alle possibilità delle analisi dei processi cognitivi o delle caratteristiche della personalità, la scrittura più spesso è trattata come uno degli strumenti che permettono di fare delle conclusioni. Come abbiamo già accennato, nel caso della perizia della scrittura ampiamente compresa (ricerche identificative e identificanti), il grafismo non viene utilizzato per fare la diagnosi sullo stato dell’esecutore della scrittura o sulle circostanze in cui è stato eseguito. Può essere trattato solamente come sintomo, per esempio dei disturbi e ciò può essere il motivo di intraprendere delle relative attività da parte del perito e da parte dell’organo processuale. Invece la psicologia e anche la pedagogia, trattano il prodotto grafico come uno degli strumenti di diagnosi, ma anche di valutazione dello sviluppo di diversi disturbi oppure di efficacia della terapia in corso. La panoramica presentata indica che non sempre questo strumento viene valutato dai rappresentanti di questa scienza come credibile e perciò di valore.
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- Górska, http://zuzannagorska.com/7-powodow-dlaczego-gcp-method-sprawdza-sie-w-rekrutacji/ (dostęp 17.10.2017 r.).
[i] Dott. Ph.D. Iwona Zieniewicz, Università di Wrocław, Facoltà di Legge, Amministrazione ed Economia, Cattedra di Criminalistica
[ii] Oltre il metodo grafo-comparativo vengono elencati anche altri metodi comparativi, per esempio: il metodo di analisi di mutabilità, metodo del sistema di linee rette di Duyster, metodo di proiezione geometrica di Brosson, metodo di analisi geometrico-strutturale, metodo di verifica statistica del materiale analizato, metodo di calcolo del fattore di integrazione della scrittura, metodo di determinazione dell’indicatore di somiglianza cinetico-geometrica; metodo grafo-comparativo contiene in sè gli elementi di alcuni metodi comparativi; vedi per esempio A. Koziczak, Metody pomiarowe w badaniach pismo znawczych, Kraków 1996, pp. 55-63.
[iii]M. Goc, Współczesny model ekspertyzy pismo znawczej. Wykorzystanie nowych metod i technik badawczych, Warszawa – Szczecin 2015, pp. 235-319.
[iv]T. Tomaszewski, Domniemane listy miłosne Fryderyka Chopina do Delfiny Potockiej, Człowiek i Dokumenty 2010, n. 19, pp. 51-60.
[v] T. Widła, Identyfikacja rękopisów metodą statystyczną, Problemy Kryminalistyki 1981, n. 151-152, pp. 330-336.
[vi] A. Koziczak, op. cit., pp. 60-61.
[vii] M. Goc, op. cit., p. 236.
[viii] E. Gruza, M. Goc , J. Moszczyński, Kryminalistyka, czyli rzecz o metodach śledczych, Warszawa 2008, p. 403.
[ix] Ibidem, p. 581.
[x] M.A. Wasilewska, Znaczenie patologicznych zmian pisma ręcznego oraz cech językowo-treściowych, widocznych w wypowiedziach pisemnych, Jurisprudencja 2005, t. 66(58), p. 51.
[xi]A. Koziczak distingue tre significati del concetto grafologia. 1. Grafologia come qualsiasi analisi della scrittura: sia comparativo che identificativo, 2.Grafologia come capacità di descrivere capacità e tendenze della persona sulla base della sua scrittura, 3. Grafologia come qualsiasi analisi di scrittura consistenti nel trarre le conclusioni su diverse caratteristiche della persona sulla base del campione della sua scrittura; A. Koziczak, op. cit., pp. 63-64; A. Feluś descrive l’ampio concetto di grafologia, popolare in tanti paesi, come scienza comprendente le disciplicne: storia della scrittura (filogenesi della scrittura), tecnica della scrittura, fisiologia della scrittura (ontogenesi della scrittura e i disturbi della scrittura), psicologia della scrittura e identificazione della scrittura, A. Feluś, Odchylenia materialne w piśmie osobniczym, Katowice 1979, pp. 23-37.
[xii] A. Koziczak, op. cit., pp. 100-103, 127-128.
[xiii] R. Bolle, J. Connell, S. Pankanti, N. Ratha, A. Senior, Biometria, Wyd. Naukowo- Techniczne, Warszawa 2008, p. 6.
[xiv] M. Tomaszewska-Michalik, Prawne i kryminalistyczne aspekty wykorzystania technologii biometrycznej w Polsce, Warszawa 2015, p. 28-29.
[xv]Ibidem, p. 29 e successive.
[xvi] R. Bolle, J. Connell, S. Pankanti, N. Ratha, A. Senior, op.cit. p. 133.
[xvii] Z. Górska, http://zuzannagorska.com/7-powodow-dlaczego-gcp-method-sprawdza-sie-w-rekrutacji/ (accesso 17.10.2016 r.).
[xviii] B. Gawda, Psychologiczna analiza pisma, Lublin 1999, op. cit., p. 9.
[xix] Ibidem, p. 10 e successive.
[xx] Z. Górska, , http://analiza-pisma.pl/metodologia/ (accesso 17.10.2016.).
[xxi] Ibidem.
[xxii] Ibidem.
[xxiii] K. Stemplewska- Żakowicz, Diagnoza psychologiczna, Diagnozowanie jako kompetencja profesjonalna, Gdańsk 2009, p. 127.
[xxiv] Z. Górska, http://analiza-pisma.pl/metodologia/ (accesso 17.10.2016 r.).
[xxv] Z. Górska, http://zuzannagorska.com/7-powodow-dlaczego-gcp-method-sprawdza-sie-w-rekrutacji/ (accesso 17.10.2016 r.).
[xxvi] K. Szkop, Trafność metod doboru personelu wykorzystywanych w przedsiębiorstwach (in:) Procesy decyzyjne w warunkach niepewności, (a cura di) A. Grzegorczyk, Wyższa Szkoła Promocji, Warszawa 2012, p. 129.
[xxvii] K. Stemplewska- Żakowicz, op. cit., p.127.
[xxviii] zob. M. Suchar, Rekrutacja i selekcja personelu. Poznaj sekrety dobierania pracowników najlepszych dla Twojej firmy, Warszawa 2003.
[xxix] K. Stemplewska – Żakowicz, op. cit. p. 106.
[xxx] G. D. Oster, P. Gould, Rysunek w psychoterapii, Gdańsk 1999, p. 29.
[xxxi] K. Stemplewska – Żakowicz, op. cit., p. 106.
[xxxii] Ibidem, p.108.
[xxxiii] M. Goc, op. cit. s. 51-52.
[xxxiv]Ibidem, s. 52 i n.
[xxxv] Le Edizioni Psicologiche di Danzica – Gdańskie Wydawnictwo Psychologiczne, ha pubblicato nel 1999 il libro di G. D. Ostera i P. Gould, Using Drawningsin Assesment and Therapy: A guid for mental health profesionals tradotto in lingua polacca. L’edizione polacca è stata redatta dalla prof. dott. Ph.D. venia legendi di scienze mediche Hanna Jaklewicz, psichiatra. G. D. Oster, P. Gould, Rysunek w psychoterapii, Gdańsk 1999, p. 13.
[xxxvi] J. Grębowiec- Baffoni, Od rysunków do pisma. Kształtowanie sensu w przeobrażaniu myśli o świecie, (w:) E. Kochanowska, J. Wojciechowska (red.), Dziecko w przestrzeni słów i znaczeń, ATH, Bielsko-Biała, 2013, s. 43
[xxxvii]J. Bala, E. Klima, M. Bogdanowicz, Ocena lateralizacji czynności ruchowych. Zestaw zadań diagnostycznych, p. 5, http://www.zabawkipilch.pl (accesso 17.10.2016 r.).
[xxxviii] Ibidem, s.9-10.
[xxxix] Ibidem, s.31, più informazioni sulla terapia di lateralizzazione si possono trovare in più pubblicazioni, per esempio in M. Bogdanowicz, Profilaktyka i terapia w pracy z leworęcznym uczniem- wskazówki metodyczne, (in:) J. Włodek-Chronowska (a cura di) Terapia pedagogiczna, Kraków 1998; E. Kruszyńska, E. Lukaszczyk, Zestaw ćwiczeń korygujących dominację stronną. Materiały pomocnicze do pracy korekcyjno- wyrównawczej w przedszkolu, Katowice 1976; B. Rechnio, Praca z dzieckiem leworęcznym, Wszystko dla szkoły 2005, n. 2; H. Spionek, Trudności w nauce czytania i pisania u dzieci a poziom funkcjonowania sprawności analizatorów, Psychologia Wychowawcza 1963, n. 3.
[xl] M. Całkiewicz, Kryminalistyczne badania patologicznego pisma ręcznego, Warszawa 2009, p. 107-108.
[xli] Ibidem, p.108-109.
[xlii] J. Mickiewicz, Jedynka z ortografii, Toruń 1997, op. cit., s. 24.
[xliii] G. D. Oster, P. Gould, op. cit., s. 14.
[xliv] zob. B. Zakrzewska, Jeszcze potrenujmy : ćwiczenia w zakresie wzrokowo-słuchowym, Warszawa 1998; B. Sawa, Jeżeli dziecko źle czyta i pisze, Warszawa 1994; T. Opolska, Pokonujemy trudności w czytaniu i pisaniu : przegląd metod pracy korekcyjno – kompensacyjnej, Warszawa 1997; E. Waszkiewicz, Zestaw ćwiczeń do zajęć korekcyjno-kompensacyjnych dla dzieci przedszkolnych, Centrum Metodyczne Pomocy Psychologiczno-pedagogicznej Ministerstwa Edukacji Narodowej Warszawa 1994; J. Jastrząb, Usprawnianie funkcji percepcyjno-motorycznych dzieci dyslektycznych, Centrum Metodyczne Pomocy Psychologiczno-pedagogicznej Ministerstwa Edukacji Narodowej Warszawa 1994; J. Jastrząb, Gry i zabawy w terapii pedagogicznej Warszawa 1994, Centrum Metodyczne Pomocy Psychologiczno-Pedagogicznej Ministerstwa Edukacji Narodowej.