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Repubblica di Cipro: le ultime novità fiscali

In attesa della riforma fiscale, annunciata dal Ministro delle Finanze cipriota durante il discorso effettuato al Parlamento, nel quale ha presentato gli orientamenti di base della politica economica e del programma del governo, che si riflettono nella proposta di bilancio statale per il 2022 e nella pianificazione fiscale triennale, il Governo ha emanato un decreto per la modifica dell’aliquota IVA.

In questo contesto, il governo cipriota ha evidenziato che tra i propri obiettivi principali vi è un’ampia riforma fiscale, la quale è necessaria ed è tra le priorità governative. L’obiettivo della riforma è il rafforzamento della competitività dell’economia cipriota e di Cipro come centro commerciale, ridurre le disuguaglianze fiscali, migliorare la trasparenza e la semplificazione del sistema fiscale e ridurre gli oneri amministrativi.  La riforma fiscale descritta dal ministro è ispirata a un sistema fiscale più equo e più neutrale.

Il Governo cipriota ha evidenziato le principali questioni fiscali che saranno oggetto di riforma, in particolare:

  • l’aumento dell’aliquota dell’imposta sulle società, la quale dovrebbe passare dal 12,5% al ​​15%, dalle prime stime ministeriali tali aumento non dovrebbe influire in misura sostanziale sugli investimenti esteri a Cipro;
  • la riduzione o l’abolizione del prelievo speciale sulla presunta e/o effettiva distribuzione dei dividendi;
  • La riduzione dell’imposizione sugli interessi di credito;
  • la riduzione o abolizione del canone aziendale di € 350;
  • l’introduzione della tassa sul carbonio, aumentando gradualmente le tasse sui combustibili fossili e imponendo oneri ambientali per raggiungere gli obiettivi green.
  • l’adeguamento delle aliquote IVA alla luce della recente decisione Ecofin, in particolare per i prodotti o i servizi connessi alla sanità pubblica e alle transizioni verde e digitale.

Nel frattempo, il 17/12/2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto per attuare la politica del governo per affrontare le sfide affrontate dai consumatori con l’aumento del prezzo dell’elettricità riducendo temporaneamente l’aliquota IVA sull’elettricità.

Tale decisione è stata presa tenendo conto dei principi contenuti nel pacchetto di strumenti della Commissione europea per affrontare gli aumenti dei prezzi dell’energia e a seguito di una consultazione del comitato IVA dell’Unione europea.

Il citato Decreto prevede:

  • la riduzione dell’aliquota IVA per la fornitura di energia elettrica rientrante nella tariffa domestica per i consumatori vulnerabili: si passa dall’aliquota IVA normale del 19% all’aliquota ridotta del 5%, per un periodo di 6 mesi, per i consumi di energia elettrica a partire dall’1/11/2021;
  • la riduzione dell’aliquota IVA per la fornitura di energia elettrica rientrante nella tariffa domestica: si passa dall’aliquota IVA normale del 19% all’aliquota ridotta del 9%, per un periodo di 3 mesi per i consumi elettrici a partire dall’1/11/2021.

In attesa della riforma fiscale strutturale, ispirata a un sistema fiscale più equo e neutrale, il Governo cipriota oltre ad emanare il decreto di riduzione dell’aliquota IVA relativa ai consumi elettrici domestici, ha firmato la Convenzione contro la doppia imposizione stipulata tra la Repubblica di Cipro e il Regno di Giordania.

Tale accordo contribuirà all’ulteriore sviluppo delle relazioni commerciali ed economiche, nonché alla promozione degli investimenti tra la Repubblica di Cipro e il Regno hascemita di Giordania, e non solo, servirà come spinta alle relazioni con l’intero Medio Oriente. Tali definizioni hanno la finalità di garantire un chiaro trattamento fiscale dei rapporti tra i due Stati, fornendo stabilità e certezza agli investitori.

La Convenzione firmata tra Cipro e il Regno di Giordania si basa sul Modello di Convenzione dell’OCSE e comprende tutti gli standard minimi di azioni per l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili (BEPS) relativi alle convenzioni bilaterali.

L’importanza di stipulare questi tipi di accordi risiede nel fatto che si riesce a definire come deve essere ripartito il potere impositivo fra i due Stati contraenti e si riesce a disciplinare il corretto trattamento fiscale delle singole categorie di reddito. In base alle varie categorie reddituali, tali accordi possono prevedere un’imposizione esclusiva da parte di uno Stato ovvero la possibilità di una concorrente, ossia entrambi gli Stati hanno la facoltà impositiva sullo stesso reddito.

Il Governo di Cipro ha evidenziato che l’ampliamento, il mantenimento e l’aggiornamento della rete dei Trattati contro la Doppia Imposizione sono tra le priorità della politica economica cipriota, in quanto contribuiscono all’ulteriore rafforzamento e promozione del paese come centro commerciale internazionale.

(A cura di Marco Cardillo)

RIFERIMENTI

“Annunci e Circolari” del “Ministero delle Finanze” cipriota del 17/12/2021, in particolare:

·         “Δηλώσεις Υπουργού Οικονομικών κ. Κωνσταντίνου Πετρίδη μετά την υπερψήφιση του Κρατικού Προϋπολογισμού 2022” (Dichiarazioni del Ministro delle Finanze, Constantinos Petrides, dopo il voto a sostegno del Bilancio dello Stato 2022);

·         “Υπογραφή Σύμβασης για Αποφυγή Διπλής Φορολογίας και Πρόληψη της Φοροδιαφυγής αναφορικά με Φόρους πάνω στο Εισόδημα μεταξύ της ΚΔ και Βασιλείου της Ιορδανίας” (Firma di una convenzione per evitare le doppie imposizioni e prevenire l’evasione fiscale in materia di imposte sul reddito tra il CST e il Regno di Giordania);

·         “Έκδοση διατάγματος σχετικά με την προσωρινή μείωση του συντελεστή ΦΠΑ στην ηλεκτρική ενέργεια” (Adozione di un decreto sulla riduzione temporanea dell’aliquota IVA sull’energia elettrica).


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