Cassazione civile, sentenza 12 dicembre 2013, n. 27733
I soci di una società di capitali non hanno titolo al risarcimento dei danni che costituiscano mero riflesso del pregiudizio arrecato da terzi alla società, in quanto siano una mera porzione di quello stesso danno subito dalla stessa, con conseguente reintegrazione indiretta a favore del socio; peraltro, un danno non può considerarsi giuridicamente riflesso quando tale possibilità non sussista, come per i danni arrecati alla sua sfera personale (diritto all’onore o alla reputazione) o di taluni danni patrimoniali, come quelli derivanti dalla perdita di opportunità personali, economiche e lavorative, o dalla riduzione del cd. merito creditizio, i quali vanno risarciti in favore del socio da parte del terzo responsabile.
Cassazione civile, sentenza 12 dicembre 2013, n. 27733